Tanto pubblico all’incontro-conferenza su Caravaggio
Caravaggio a Nettuno
Possiamo dire che l’incontro/conferenza su Caravaggio (1571 – 1610), tenutasi sabato 12 novembre, ha avuto un buon riscontro di pubblico; la sala dell’Associazione di Resistenza culturale ‘Baraonda’ (a Nettuno, via S. Maria 22, 24), infatti era gremita di pubblico. La conferenza, come le altre (le tre sull’impressionismo tanto per ricordare le ultime tenutesi dalla fine estate) è stata tenuta dai proff F. Bonanni (storico che ha inquadrato la figura di Caravaggio nel suo contesto ai tempi della controriforma e del concilio di Trento) e A. Silvestri, storico dell’Arte. che ha illustrato la figura, il percorso esistenziale e la potenza espressiva e rappresentativa dell’opera di Michelangelo Merisi, detto ‘Il Caravaggio’ a indicare -quando giunse a Roma- il suo paese di origine in Lombardia.Caravaggio fu un innovatore della pittura, non solo di quella a lui contemporanea, ma di tutta la pittura, e io direi anche di buona parte dell’arte figurativa tutta; dette vita alla corrente del ‘naturalismo’, che dalla pittura si estese un po’ a molte forme espressive. Una corrente che si opponeva al classicismo e al manierismo, prevenendo anche certe ridondanze di un barocco che si andava affermando in quegli anni specialmente nella Roma papalina. Uno stile che intendeva rappresentare realisticamente, quasi mimeticamente, la realtà di cose e personaggi, e questo suo naturalismo costituì una vera e propria rivoluzione in pittura: l’uso innovativo e teatrale dei chiaroscuri e dei colori, per esempio, conferiva alla drammaticità espressiva delle figure rappresentate un’aura quasi sacrale, aumentandone la drammaticità e l’intensità espressiva; una caratteristica questa che dalla pittura si espanderà poi, sotto altre forme, alla letteratura, teatro e al cinema oltre che alla pittura a venire. Il cinema espressionista, ma soprattutto il realismo cinematografico prima e il neo realismo dopo, devono non poco, magari anche alla lontana e implicitamente, alla figuralità del pittore lombardo, e I volti, le espressioni, le luci, le ambientazioni, la sacralità, i personaggi della Roma del 600, li ritroveremo in molte opere del neorealismo, ma soprattutto, successivamente, nella filmografia pasoliniana. Le ambientazioni, i volti e la complessità esistenziale di non pochi protagonisti pasoliniani ricordano le raffigurazioni, i personaggi, i modelli e modelle caravaggeschi, entrambi si rifacevano a una ‘antropologia’ particolare a una condizione umana simile: la plebe romana del 600 e il sottoproletariato dei borghetti del primo e secondo dopoguerra. Senza contare poi la similarità delle esperienze e della biografia personali e del tormentato loro percorso di vita (e di morte: entrambi uccisi misteriosamente la notte in riva al mare).
Un’iniziativa questa che entra a pieno titolo a fare parte di tutte quelle attività socio culturali messe in piedi da un volontariato attivo e creativo che supplisce così alla totale assenza di presìdi sociali e culturali istituzionali (biblioteca comunale, cinema, teatro comunale, auditorium, centri culturali ecc. la politica culturale, da anni a Nettuno, sembra concentrarsi tutta nei due tre mesi estivi, con una serie di eventi centrali a uso turistico. Si confonde così lo spettacolo e la politica turistica con la politica culturale, rendendo anzi la seconda subalterna alla prima. Un territorio, soprattutto poi se si definisce a vocazione turistica, deve invece produrre socialità culturale in maniera permanente ed organica, si tratta di dare, implementare, costruire, mantenere… una identità territoriale al fine di contrastare da un lato i processi di inglobamento e omologazione alla metropoli (Nettuno indistinta banlieu nell’area metropolitana romana) e dall’altro di contrastare la diffusione delle sub culture malavitose.
Quindi bisogna fare tesoro di queste iniziative e dell’associazionismo culturale spontaneo, che si mantiene attivo, spesso fra grandi difficoltà, nel ns territorio.
Giuseppe Chitarrini
A Villa Sarsina l’11 novembre organizzata dall’associazione “Noi per Anzio”
Mostra “Arte Anzio”
Si è conclusa venerdì 11 novembre, nella splendida cornice della sala dell’androne di Villa Sarsina, la mostra d’arte “Arte Anzio”, voluta e organizzata dal Comitato promotore dell’Associazione “Noi per Anzio”.
“Questa mostra, oltre ad essere stata un successo, si è dimostrata anche il volano per far apprezzare giovani artisti del territorio e non solo - ha commentato la Presidente di “Noi per Anzio”, Laura Zecchinelli - come Simona Battistelli, Sofia Gallinella, Michele Ceribelli, Donato Citro e Federica Virgili, che, attraverso le loro opere, hanno impreziosito la meravigliosa sala, facendo conoscere al pubblico le loro capacità espressive e la loro voglia di comunicare la bellezza attraverso l’arte. Questo evento rappresenta una della serie di manifestazioni che l’Associazione “Noi per Anzio” ha in programma al fine di esaltare e valorizzare le eccellenze del territorio e di rilanciare la cultura della Città di Anzio”.
Un ringraziamento va al comitato promotore, composto da Angelo Greffi, Silvio Relandini, Gaetano Mauro, Danilo Bernardini, Giuseppe Chialastri, Giovanni di Stella, Enzo della Corte e Publio Razza, che si è prodigato al fine di promuovere l’evento e la riuscita dello stesso.
Uno speciale ringraziamento anche al Critico d’arte Roberto Litta, che ha introdotto e illustrato le opere degli artisti presenti in sala.
Associazione “Noi per Anzio”
Laura Petrarca
Oltre il danno la beffa
La scuola Leonardo da Vinci, Anzio V, è stata devastata da un raid vandalico. L’istituto, dichiarato inagibile dai vigili del fuoco circa un anno fa, è stato nuovamente tradito nella sua finalità.
E’ stato deturpato da teppisti, delinquenti, ragazzi annoiati e diseducati al rispetto.
Una comunità privata di una scuola che vantava una equipe di lavoro encomiabile, oggi raccoglie i cocci di un abbandono e di una inspiegabile indifferenza da parte delle istituzioni.
Giovedì 10 novembre, una mattina di festa per Anzio V che dopo anni di isolamento vedeva aprire le sue porte ai genitori per il progetto “Io Leggo perché” compromessa da un corri corri di professori, dirigente e forze dell’ordine.
Lo scenario che si è presentato è stato inquietante. Un plesso distrutto, dalla palestra alle aule. Una scuola non riconoscibile. Muri imbrattati, materiali scolastici buttati a terra, classi vandalizzate. Non si sa ancora a quanto ammonti il danno.
Un edificio pubblico, una sede preposta all’istruzione, in balia di balordi che fanno il gioco di chi vuole che diventi una normalità una comunità senza la presenza dello Stato.
Non sono le scritte sul muro, non sono i danni materiali, non è l’erba alta o il mettere a soqquadro le aule; di tutto questo ciò che più scoraggia è il gusto malato di distruggere il bene comune, è sapere che c’è chi ignora la differenza tra il bene e il male, chi confonde la bravata con il vandalismo, chi non capisce la diversità tra il giusto e lo sbagliato.
Il luogo deputato alla educazione, all’accoglienza è stato profanato, in balia di una società deviata con la complicità dell’assenza delle istituzioni che hanno reso un territorio ricco di potenzialità in un luogo di serie B.
È il compito degli adulti, della famiglia, della scuola salvaguardare ciò che è di tutti però, laddove lentamente, in silenzio, è stato legittimato il disinteresse per nostri figli (il nostro futuro) è più facile far vincere la criminalità, perché è un crimine oltraggiare una scuola.
Non ci sono parole per descrivere la rabbia, lo sconforto, il disgusto che proviamo ma NOI CI SIAMO e faremo tutto ciò che è possibile affinché non accada più.
Genitori di Anzio
Invito ai cittadini
In assenza di iniziative del Comune rivolte ad esercitare pratiche virtuose nella gestione dei rifiuti solidi urbani il Comitato per la Difesa del Territorio, che opera nella zona di Padiglione, Sacida e Lidi dei Pini, in collaborazione col Consorzio Lido dei Pini, ha dato un segno tangibile di attività a difesa del nostro ambiente lanciando il progetto compostiAMO.
Il progetto è aperto alla partecipazione di tutti coloro che hanno un minimo di sensibilità verso il territorio in cui viviamo e che la vogliono esprimere con un segno concreto ed efficace: quello di praticare il compostaggio domestico o di unità condominiale. Il progetto è aperto a tutti coloro che abitano in Anzio o che vi posseggano un unità abitativa in cui vivono anche saltuariamente. Sono molte decine le persone che hanno già aderito e si auspica molte altre aderiranno. Il giorno 24 novembre alle ore 17,30, presso la sede del Consorzio Lidi dei Pini, Via dei tulipani n. 8, avrà luogo la seconda riunione di coordinamento durante la quale il Coordinatore tecnico del progetto Marco Mandelli parlerà di che cosa è e come si pratica il compostaggio familiare.
Non è prevista nessuna spesa da parte dei partecipanti ai quali verrà distribuita gratuitamente una compostiera di proprietà comunale, fornita nell’ambito del vecchio contratto di raccolta rifiuti. Coloro che praticheranno il compostaggio faranno parte di un albo dei compostatori che verrà reso disponibile al Comune di Anzio con la richiesta di applicare la prevista riduzione della TARI. Tutti i cittadini interessati sono invitati a venire direttamente alla riunione del giorno 24 novembre; per entrare nel gruppo Whatsapp, che coordina il progetto, basta richiederlo a unitiperlambiente1@gmail.com.