Carmen Porcelli, Andrea Ragusa e Rosalba Rizzuto vogliono vederci chiaro su questo accordo transattivo di quasi 2,5 milioni di euro
Il Comune chiude il contenzioso con Acqualatina
La decisione del Comune di Aprilia di chiudere con un accordo transattivo di quasi due milioni e mezzo di euro il lungo contenzioso con Acqualatina, non convince La Città degli Alberi, Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati e Aprilia Libera. Attraverso una nota stampa i referenti dei tre gruppi, Carmen Porcelli, Andrea Ragusa e Rosalba Rizzuto sottolineano poca trasparenza nell’operazione e soprattutto l’assenza di un dato certo per quanto riguarda i crediti vantati dall’amministrazione nei confronti del gestore del Servizio Idrico, per mancati investimenti.
La transazione infatti, come riportato nella determinazione del settore Finanze del 21 dicembre scorso, ha infatti reso noto solo l’ammontare del debito cumulato dall’ente verso il gestore.
“Dopo quasi due decenni di contenziosi - specificano Porcelli, Ragusa e Rizzuto - il Comune di Aprilia ha deciso di deporre l’ascia di guerra con il gestore del Servizio Idrico Integrato e lo ha fatto impegnando fino al bilancio di previsione 2025/2027, la somma di € 2.418.898,45 necessaria al pagamento della transazione con Acqualatina.
Malgrado il Comune di Aprilia abbia rivendicato nel tempo di avere forti motivazioni per contestare Acqualatina, l’ente ha chiuso la transazione come parte soccombente e in una posizione debitoria importante.
Nel corso degli anni, infatti, il Comune di Aprilia è diventato creditore nei confronti della società delle somme a titolo di rimborso dei mutui (contratti per l’esecuzione delle opere, come fogne e depuratori), nonché degli oneri del canone di concessione riferibili agli anni 2003-2011, ma ha accumulato anche debiti per gli importi fatturati per il consumo idrico e servizi connessi relativi a tutte le utenze del Comune e mai corrisposti, in parte ridimensionati, poiché sono state riscontrate importanti perdite per alcuni contatori”.
Il confronto con Acqualatina ha definito l’ammontare del debito a 2 milioni 418 mila 898 euro, a fronte della cifra originaria 3 milioni 225 mila 517 euro, con un risparmio complessivo di 806 mila 618 euro che include il canone di concessione, il rimborsi mutui e lo sgravio perdite.
“Mentre conosciamo per certo l’ammontare del debito maturato dal Comune di Aprilia nei confronti di Acqualatina - notano le tre associazioni - la determina non rende noto l’ammontare del credito vantato da Aprilia nei confronti del gestore del Servizio Idrico Integrato e ciò mette in discussione il fine della transazione che, secondo il dirigente, «inciderà positivamente su tutta la collettività».
Non conosciamo questo dato dalle fonti ufficiali, ma lo possiamo desumere dall’esito di una indagine condotta dalla Guardia di Finanza in materia di evasione dell’Iva sulle presunte somme incassate dai comuni dell’Ato 4 a titolo di rimborso rate mutuo da parte di Acqualatina: secondo le Fiamme Gialle, l’Iva evasa dal Comune di Aprilia sui ratei ammontava, dal 2009 al 2013, a € 521.053. Una cifrache considerando i restanti sei anni potrebbe superare i dieci milioni di euro.
Lecito porsi domande, visto che dalla determinazione dirigenziale emerge che i crediti vantati dal Comune di Aprilia sarebbero di appena € 806.618,82 euro.
Poiché la cifra comprenderebbe i mutui, gli oneri concessori e gli sgravi per le maggiorazioni dei contatori, non ci convince affatto!
Siamo in attesa di vedere l’accordo transattivo, che attendiamo venga allegato alla delibera di consiglio che non è stata ancora pubblicata, anche se i due atti avrebbero dovuto viaggiare insieme.
Una cifra esigua, malgrado gli impegni di spesa assunti dal Comune di Aprilia per realizzare impianti di depurazione, rete idrica e fognaria, alcuni dei quali hanno richiesto anche l’accesso a finanziamenti della Cassa Depositi e Prestiti, alcuni dei quali sono stati recentemente pure rinegoziati e spalmati per ulteriori annualità”.
Francesca Cavallin