Raccolta di firme per dedicargli uno spazio pubblico
Per Norma Cossetto
Venerdì 28 maggio vi è stata una raccolta di firme presso la sede dell’Associazione Pomezia Aiuta di via Singen per la “Intitolazione di una via, parco, piazza, giardino, o altro spazio pubblico alla memoria di Norma Cossetto, Medaglia d’Oro al merito civile alla memoria della Repubblica Italiana, giovane studentessa istriana violentata e poi infoibata nella Foiba di Villa Surani nel 1943 dai partigiani Juogoslavi.
La raccolta di firme è stata promossa da: Antonio Ballarin, Vice Presidente della Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia con delega per il Centro-Sud, esule di seconda generazione, nato nel Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma e residente a Pomezia; Alessandra Duma del Comitato 10 Febbraio; Associazione Pomezia Aiuta.
La petizione con le relative firme sarà inviata al Sindaco di Pomezia, al Consiglio comunale, al Prefetto di Roma.
Ricordiamo che nel Consiglio comunale del 18 marzo la proposta di intitolazione dei giardini di via Farina fu respinta dalla maggioranza Cinque Stelle adducendo che quel luogo era privato. Ora la richiesta viene riproposta e riguarda un qualsiasi luogo della nostra città, naturalmente da concordare con i proponenti dell’iniziativa.
Ora il Sindaco e la sua maggioranza hanno l’occasione di rimediare a quell’assurdo diniego.
Lo faranno?
A.S.
Scoperta in via dell’Industria dalla Compagnia dei Carabinieri di Pomezia
Piantagione di cannabis a Pomezia
I Carabinieri della Compagnia di Pomezia, unitamente ai militari della Sezione di P.G. – Aliquota Carabinieri della Procura di Perugia, hanno arrestato cinque uomini, tra cui due stranieri, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti.
La complessa operazione si è sviluppata nel corso del pomeriggio di sabato, quando i Carabinieri hanno deciso di procedere al controllo di un furgone sospetto partito da un capannone in via dell’Industria a Pomezia. Il mezzo, con a bordo due uomini, un 46enne ed un 56enne, entrambi originari di Roma, è stato fermato sul Grande Raccordo Anulare ed al suo interno i Carabinieri hanno rinvenuto, oltre a un grande quantitativo di materiali legati alla coltivazione di canapa indiana, svariati sacchi, contenenti foglie di cannabis, in parte verdi, in parte essiccate e triturate, per un peso complessivo di 160 kg.
L’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Pomezia e dei militari della Sezione di P.G. della Procura di Perugia, quindi, si è concentrata proprio sul capannone da cui era stato visto uscire il mezzo. Infatti, poco dopo, gli operanti fermavano un terzo soggetto, un 46enne di origini kazake, che, con atteggiamento sospetto, era uscito dalla medesima struttura. L’uomo, sottoposto a controllo, veniva trovato in possesso di pochi grammi di marijuana, di 510 euro in contanti e di un borsone contenente vari attrezzi sempre legati alla coltivazione.
Decisi quindi a verificare cosa si nascondesse all’interno dello stabile, nella stessa serata, i Carabinieri vi hanno fatto accesso in forze, scoprendo una vasta piantagione di cannabis dell’estensione di circa 400 mq. Nella circostanza, inoltre, venivano fermati e arrestati un cittadino italiano ed un tunisino, rispettivamente di 51 e 47 anni, intenti a custodire la struttura.
Nel capannone, i Carabinieri hanno rilevato la presenza di due vasti locali, entrambi perfettamente attrezzati con sistemi di ventilazione ed illuminazione, nonché con particolari attrezzature per la coltivazione, cosiddetta idroponica, per un valore complessivo stimato in circa 300.000 euro di materiali.
Più in dettaglio, in un primo locale la coltivazione era stata da poco estirpata e verosimilmente caricata sul furgone precedentemente fermato, mentre in un secondo ambiente sono state rinvenute ben 544 piante di cannabis, di altezza variabile tra i 150 e 200 cm, in piena fioritura. Tutto d’intorno, i militari hanno poi raccolto altri 6 chilogrammi di sostanza già essiccata.
L’operazione condotta dai Carabinieri ha consentito quindi di smantellare un grosso centro di produzione di cannabis, che, collocata sul mercato, avrebbe potuto fruttare quasi un milione di euro.
L’attività in parola è nata da una convergenza informativa tra i militari della Compagnia Carabinieri di Pomezia, che da qualche giorno, nel corso dei propri servizi preventivi, osservavano il sito, attirati da un continuo via vai di mezzi e persone sospette, ed i Carabinieri della Sezione di P.G. della Procura di Perugia, i quali, sul proprio territorio, avevano avuto il sentore che parte della marijuana smerciata potesse provenire proprio da Pomezia.
I cinque uomini tratti in arresto in flagranza di reato sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Pomezia in attesa di essere trasferiti presso le strutture penitenziarie per la convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria di Roma e Velletri.
Capitano Marcello Pezzi
Comandante della Compagnia Carabinieri di Pomezia