SVOLTA DRAGHI - La luce in fondo ad un tunnel fatto di incompetenza e mediocrità
Il Governo del Covid
Il Governo Draghi verrà ricordato come il Governo del Covid, nel senso di quello che avrà liberato l’Italia dal Virus, a differenza del precedente che è stato del tutto incapace di gestire la Pandemia e dei cui errori prima o poi dovrà rispondere alla Politica se non alla Magistratura.
Ma di virus è un pò permeato anche questo strano Governo che in altri tempi avremmo chiamato “ammucchiata”e che invece abbiamo dovuto chiamare “governo dei migliori”, nonostante alcuni fuori quota che non dovrebbero farne parte, perchè tutto sono meno che “i migliori”.
C’è uno stato permanente di mare agitato nel governo: con Enrico Letta che pur di dare segni di vita continua a sparare bordate fatte di Jus soli, di voto ai sedicenni, di leggi sull’omofobia , di tassazione dei patrimoni ereditati e, la piu recente, di sacerdozio alle donne; tutte medicine indispensabili a chi è malato di pandemia e di profonda crisi economica!
Ma qualcuno dovrebbe pure ricordargli che le “cose di sinistra” di morettiana memoria non sono queste, ma quelle che si rivolgono alle periferie, a chi ha parso il lavoro ed ai tanti che lo perderanno dopo la fine del blocco dei licenziamenti, insomma ai tanti deboli che la pandemia ha anche contribuito a far crescere.
Con Salvini, che è entrato nel governo anche per arrestare il declinare dei sondaggi del suo partito e che millanta meriti per la fine del coprifuoco e la riapertura dei ristoranti, tutti avvenimenti che sono solo legati al rallentare della stretta pandemica.
E poi il maggiore partito della coalizione, nel marasma più completo, che non sa piu a chi deve dare i resti, che si sta disgregando in un “tutti contro tutti” che nemmeno un guru, forse troppo impegnato con le ipotesi di stupro del figlio, riesce piu a gestire.
E li al timone c’è l’ex banchiere centrale, un uomo di cui capi di stato, come la Cancelliera di ferro ed autorità come la Presidente della Commissione Europea, si onorano di avere l’amicizia e che, quando parla alle controparti straniere, lo fa con la sicurezza e col piglio dello statista di pregio e ciò non solo per far dimenticare la modesta figura del suo predecessore ma anche per sopperire alla limitata statura internazionale di un ministro degli esteri che, forse, non ha potuto evitare di includere nella compagine governativa.
E dire che di questo dovremmo ringraziare quel discolo di Renzi che, se non avesse messo in atto il suo ennesimo colpo di testa, staremmo ancora a fare la gara d’appalto per acquistare 2700 primule in cui fare i vaccini, a fare interviste per reclutare 20.000 nuovi medici o magari anche a fare un nuovo capitolato per l’acquisto di mascherine del tutto inadatte allo scopo per cui sono state prodotte o a stipulare un nuovo contratto per completare la fornitura dei banchi scuola con le ruote.
Invece, il “Banchiere” ha messo il turbo rimuovendo una parte degli incapaci e portando il livello di vaccinazione a circa 500.000 unità giornaliere e lo ha fatto come chi sa che per gestire un sistema complesso come quello della logistica non ci voleva un manager ma un “logistico”, del tipo di quelli che solo le Forze Armate, per il loro specifico ruolo e addestramento, possono fornire.
Si è scoperto che vaccinando subito le categorie che piu contribuivano ai decessi si sarebbero ridotti i decessi (Sic!).
Si è scoperto che si possono fare vaccini nelle palestre, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle caserme ed anche nelle chiese e nei monumenti nazionali.
Si è scoperto che fare un vaccino significa immettere del liquido con un ago in un braccio e che è qualcosa che molti possono fare; si sono scoperti i medici di base che, colpevolmente, sono stati relegati ad un ruolo marginale nella gestione della pandemia e che poi esistono migliaia di farmacie con validi operatori sanitari al loro interno. Tutti fatti che solo un incapace poteva ignorare.
E si fanno vaccini ovunque, si fanno nei week end, si fanno di notte, si fanno a domicilio, si creano zone turistiche covid free e si faranno vaccini ai vacanzieri, e, il Covid 19, ne ha ricevuto un brutto colpo ed ha dovuto necessariamente ridurre il numero delle persone da portare al Creatore.
Ci voleva una mente eccelsa per scoprire tutto questo?
Ci voleva un Banchiere Centrale per scoprire l’acqua calda?
Ci voleva un esperto in logistica per capire e mettere in pratica elementi di logica elementare?
Si può giustificare, a cuor leggero, chi ha gestito gli eventi con un’incapacità che è stata causa di perdita di vite umane?
Si può concepire di fare politica o di permettere di dirigere sistemi pubblici complessi ha chi ha fatto errori del genere?
Non so se la cronaca di un Paese che è costretto alle ammucchiate politiche per gestire la cosa pubblica, sia capace di dare una risposta a queste domande; forse lo potrà fare la storia.
A Draghi il merito indiscutibile di aver costituito un’eccezione in mezzo a tanta mediocrità.
Sergio Franchi
Il sindaco di Nettuno Coppola in mezzo alla faida tra fazioni
L’apocalisse della maggioranza
Abbiamo atteso qualche giorno per ricomporre il quadro che le solite liti tra le fazioni della maggioranza e i consueti atti apparentemente di routine all’albo pretorio hanno disegnato. Ma prima di dare una nostra impressione sul risultato che ne abbiamo tratto ci pare giusto fare qualche passo indietro e fare ordine tra i fatti accaduti.
La prima cosa di cui vale la pena parlare avviene qualche giorno fa e si palesa mediante una delibera con cui si concede un comando ad un dipendente comunale che armi e bagagli passa alla corte degli onorevoli fratelli Capolei presso la Regione Lazio. Fin qui nulla di male, anzi, appare di buon senso che gli stessi si dotino di qualcuno che sa scrivere e leggere atti amministrativi, visto che fino ad ora intorno a loro si era creata solo una rumorosa e variopinta corte dei miracoli.
Ma il problema in realtà c’è ed è un problema che, a parte la delibera che è scritta così male da sembrare che il dipendente soggetto a comando vada a fare il vigile urbano presso la Regione, cosa ovviamente non prevista, si scontra con la volontà di un’altra fazione della maggioranza, quella che ha come punta di diamante l’assessore Dell’Uomo, che da mesi parrebbe aver chiesto un altro comando per un altro dipendente comunale senza però mai ricevere il disco verde da Giunta e organi comunali preposti. Insomma una vera e propria batosta per l’assessore “anarchico cimiterialista” che sembra quindi spostare il sindaco Coppola sotto l’ombrello dei Capolei mettendo in un cantuccio il gruppo politico che per primo aveva individuato proprio Sandro Coppola come l’uomo giusto per vincere le elezioni. Questa lotta tra fazioni per un occhio attento però si vedeva già da diverse settimane sia per la lunga querelle sulla gestione economica della Poseidon sia perché in Giunta se c’era un gruppo mancava l’altro e viceversa e non poteva certo sempre essere un caso. Messo ora il primo punto fermo, passiamo al secondo tassello, il documento con cui l’ente prende atto che la gestione dello stabilimento balneare in concessione alla Pro Loco venga dalla stessa affidata per lungo tempo ad una srls, ovvero ad una società a responsabilità limitata a carattere semplificato di nuovissima generazione, di quelle insomma che possono avere anche un solo euro per capitale sociale. Ovviamente nulla di irregolare ci mancherebbe, eppure ciò che ci lascia molto dubbiosi è la valutazione che il pacchetto stabilimento balneare Pro Loco valga solo poche migliaia di euro.
Per carità, non possiamo e non vogliamo mettere bocca su una contrattazione tra privati, ma visto che poi le entrate della Pro Loco servono per promuovere la città senza che un solo euro resti nelle loro tasche, meglio sarebbe stato, dal punto di vista della collettività, fare una vera e propria evidenza in modo che il mercato avesse creato un prezzo più alto con evidente vantaggio per la città di Nettuno e la sua promozione turistica.
Ripetiamo, per evitare fraintendimenti, non riteniamo ci sia un vulnus in questa storia ma non ci pare che il prezzo che sia uscito sia un prezzo per così dire di mercato e quindi discerniamo a carattere prettamente accademico sulla anti economicità di una simile contrattazione senza subdorare alcunché.
Ma d’altronde il super consulente al demanio avrà sicuramente ben controllato la questione anche se questo è uno di quei casi, che avevamo paventato, in cui controllore e controllato si assomigliano così tanto che se non si sta troppo attenti potrebbero sembrare la stessa persona.
A meno che poi non si evidenzi che tra la Pro Loco e la srls ci siano altri rapporti di gestione o di capitale umano, cosa che invece sarebbe inopportuna, ma sicuramente non sarà così, anche perché un controllo sarebbe alquanto semplice e noi saremo i primi a metterlo in atto. Insomma, per finire, visto che ci siamo dilungati molto, che quadro si è composto. Secondo noi, un quadro dove coloro che avevano scelto il sindaco (Dell’Uomo e Mauro) sono relegati in un angolo a vivacchiare ed ad accumulare bile e coloro che fin dal primo momento hanno messo in difficoltà in tutti i modi la coalizione e Sandro Coppola (Capolei, Armocida e i sopravvissuti della Lega) comandano spavaldi e si allargano in ogni direzione. “L’apocalisse della maggioranza”, sarebbe un buon titolo per questo quadro, a nostro avviso.
Marco Federici
Waldemaro Marchiafava
Antonio Taurelli
Roberto Alicandri