Vincitrice di “Birre Preziose Premio Roma 2020”
Birra Oxiana
Il sindaco Adriano Zuccalà e la vice sindaco Simona Morcellini hanno fatto visita al birrificio Oxiana, vincitore di “Birre Preziose Premio Roma 2020”, la prima edizione del concorso promosso da Unioncamere Lazio e dedicato alle migliori birre della Regione, con l’obiettivo di stimolare la crescita del settore.
Ad aderire all’iniziativa 29 aziende provenienti dalle cinque province laziali; 76 le birre (non pastorizzate e/o microfiltrate) in gara nelle diverse categorie previste dal concorso e giudicate da un panel tecnico di degustazione.
Per la tipologia “Birre a bassa fermentazione”, ad aggiudicarsi la prima posizione è stata la birra Hotbock prodotta dal birrificio Oxiana.
“Siamo onorati di aver ricevuto questo premio – ha commentato Erasmo Paone, titolare del birrificio pometino – Un riconoscimento importante del nostro impegno e della nostra ricerca costante di materie prime e di processi produttivi in grado di valorizzare la birra e di preservarne le sue qualità originali”.
“Il birrificio Oxiana rappresenta una vera eccellenza del nostro territorio – ha osservato la Vice Sindaco – Nello stabilimento produttivo si respirano la dedizione e l’amore di Erasmo per i suoi prodotti: dalla scelta delle materie prime ai vari processi di fermentazione, dall’attenzione all’imbottigliamento alla cura dell’etichetta. Il tutto con un’attenzione particolare al km0”.
“In un momento difficile come quello che stiamo vivendo – ha sottolineato il Primo Cittadino – questa competizione rappresenta uno stimolo per il settore a promuovere e valorizzare i propri prodotti. Siamo orgogliosi che nel processo produttivo della Birra Oxiana, ci sia anche il contributo del Comune di Pomezia per il tramite del Fondo innovazione PMI, che ha aiutato l’azienda a migliorare la qualità del prodotto grazie a tecnologie innovative. Il gradino più alto del podio è segno dell’originalità e qualità del birrificio Oxiana, in grado di competere sul mercato ai massimi livelli”.
Daria Contrada
Staff Sindaco
Città di Pomezia
Medico impossibile
Non bastassero i problemi covid con le relative limitazioni ora ci si mettono anche le inefficienze della Asl6.
A raccontarcelo è una nostra concittadina che ci ha riferito che venerdì 22 gennaio si è recata alle ore 9.00 alla sede Asl6 di via dei Castelli Romani a Pomezia per effettuare il cambio del medico.
Appena giunta è stata mandata via perché avevano già esaurito i numeri per accedere all’ufficio preposto, appena 20.
Gli hanno detto di tornare alle 14:00, consigliandola di andare alle12:30 per aspettare che distribuissero i numeri.
La signora non ha neanche mangiato per ritornare verso le 12.00 alla sede Asl.
Ha fatto la fila fuori (con questo tempo) e poi ha scoperto, mentre aspettava, che dall’elenco dei dottori che poteva scegliere, che nel frattempo gli avevano consegnato, mancava il dottore che lei voleva richiedere.
La signora ben sapeva che il dottore era prenotabile perché lo aveva letto la sera prima sul sito della Regione e su quello della Asl6. Si vede che oltre alle file al freddo, danno ai cittadini in attesa anche elenchi non aggiornati.
Già lo scorso anno ci siamo interessarti di questo disservizio della Asl di Pomezia sempre su segnalazione di cittadini ma a quanto pare nulla è cambiato.
A questo punto è il caso che intervenga il Sindaco di Pomezia, che tra l’altro è anche il presidente della conferenza dei sindaci della Asl6, per pretendere che il suddetto servizio sia organizzato in un modo meno penalizzante per i cittadini.
A.S.
Le modifiche sostanziali al regolamento proposte dall’Associazione CPPS
Costituire le consulte cittadine
L’Amministrazione comunale di Pomezia, circa sei anni fa, ha tentato di costituire le consulte cittadine ma il tentativo è clamorosamente fallito. Il 22 dicembre 2020, la stessa Amministrazione presenta una bozza di nuovo Regolamento delle consulte riproponendo tuttavia la stessa impostazione generale. Contrariamente a quanto stabilito dal medesimo Statuto dell’Ente, la nuova bozza prevede un’unica consulta all’interno della quale confluiscono le varie associazioni facenti capo ciascuna a cinque aree tematiche:
1. culturali; 2.sociali, assistenziali, formative ed educative; 3. sportive; 4. tutela ambientale e degli animali, protezione civile; 5. ricreative e cura beni pubblici.
La medesima bozza di Regolamento prevede che le varie associazioni, attraverso un processo di intesa e coordinamento tra loro, possano poi formulare al Comune, per il tramite di un “Comitato di Coordinamento”, le proprie proposte od osservazioni. La difficoltà che scaturisce da questa impostazione è proprio quella di trovare un’intesa ed un coordinamento fra temi molto disomogenei tra loro come, ad esempio, l’assistenza domiciliare per le persone anziane e le esigenze del mondo dello sport o di quello ambientalista. La conseguenza è il blocco completo di ogni attività partecipativa ed il risultato non può che essere assolutamente negativo poiché nessuna problematica della comunità potrà trovare adeguato spazio di progettualità e collaborazione con l’Ente pubblico. In ogni caso, verrebbe quindi meno il fondamentale principio dell’ effettiva partecipazione democratica ai procedimenti politici ed amministrativi del Comune.
Allo scopo di ovviare a questi gravi inconvenienti e al rischio concreto di far fallire ancora, come è successo fino ad oggi, il decollo delle consulte, la nostra Associazione propone precisi e concreti emendamenti che qui di seguito vengono riportati e che sono stati già presentati formalmente al Sindaco, agli Assessori, al Presidente e al Vice Presidente della Commissione Affari Generali.
Ecco il testo integrale delle nostre proposte:
Egregi, il 22 dicembre u.s. la nostra Associazione ha partecipato alla videoconferenza indetta da codesta Amministrazione sul tema della modifica del Regolamento della Consulta delle Associazioni. In quell’occasione abbiamo avuto la possibilità di illustrare, seppure sinteticamente, le nostre proposte in ordine a tale modifica.
Pur apprezzando lo spirito di collaborazione del Comune nel rendere partecipi le associazioni a tale progetto, riteniamo che l’incontro non sia stato sufficiente per un adeguato approfondimento di un tema così importante.
Allo scopo di dare il nostro concreto contributo e mettere a disposizione tutta la nostra collaborazione, ci permettiamo di illustrare qui, in maniera più compiuta, la nostra posizione al riguardo, tenuto anche conto che già sei anni fa è fallito il primo tentativo di far decollare la consulta e che – proprio per l’interesse generale della cittadinanza di Pomezia – non ci si può permettere un secondo drammatico fallimento. Sottoponiamo quindi alla Loro cortese attenzione quanto segue:
1. Il principio di partecipazione dei cittadini, singoli o associati, alle decisioni politiche ed ai provvedimenti amministrativi del Comune, è ampiamente richiamato dallo Statuto dell’Ente agli artt. 2 – 9 - 11 -14 – 55 – 56 in ottemperanza al dettato costituzionale e alle norme dell’Unione Europea;
2. L’art. 17 del citato Statuto, ribadendo la promozione della partecipazione, impegna l’Amministrazione Comunale a promuovere e favorire leconsulte tematichequali libere ed autonome espressioni dell’associazionismo con finalità relative agli interessi della collettività locale e per il funzionamento del Comune. Le consulte, pertanto, rappresentano un momento privilegiato di consultazione volto a consentire la partecipazione alla vita della città attraverso un confronto di idee, programmi e progetti che facciano convergere le risorse disponibili verso obiettivi comuni.
3. All’art. 14 del medesimo Statuto si legge che: “ il Comune valorizza le libere forme associative e le associazioni del volontariato che detengano una effettiva rappresentanza di interessi generali o diffusi ed operano senza scopo di lucro, e comunque non in contrasto con i principi del presente statuto. Assicurando loro, tramite regolamento, la partecipazione all’iniziativa dell’esercizio delle proprie funzioni “.
4. Per quanto sopra esposto, ci permettiamo di suggerire le seguenti modifiche al Regolamento:
a. Le consulte tematiche rappresentano un mezzo importante di partecipazione democratica che hanno per obiettivo quello di rappresentare i vari e molteplici problemi e necessità. Le consulte sono il mezzo di unione tra le legittime istanze della cittadinanza e l’Ente istituzionale che, nella propria autonomia e discrezione decisionale, ha il compito di fornire risposte a tali istanze e soluzioni ai vari problemi. Le consulte rappresentano quindi la sintesi della varietà degli interessi diffusi e il mezzo attraverso il quale la società dialoga e interagisce con l’Amministrazione pubblica. Esse, pertanto, non sono una sorta di consorzio fra associazioni aventi per obiettivo la realizzazione di progetti più o meno importanti da farsi finanziare dal Comune.
b. Si suggerisce di non costituire un’unica Consulta delle Associazioni bensì le consulte tematiche (art. 17 dello Statuto)facendo inizialmente riferimento agli stessi gruppi tematici identificati al punto 2 dell’art. 14 dello Statuto. Mantenere tuttavia la possibilità di istituire in ogni tempo eventuali altre consulte in rapporto ad esigenze e problemi di interesse collettivo;
c. Poiché lo Statuto comunale fa frequenti riferimenti alla partecipazione dei giovani, si suggerisce anche la costituzione di una consulta giovanile. Quanto invece alla Consulta Per il Superamento dell’Handicap, il cui Regolamento è stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N.71 del 30/12/2014, riteniamo che essa, per la sua specificità, debba essere mantenuta ed inserita nel quadro delle altre consulte, modificando eventualmente il suo Regolamento alla luce della nuova regolamentazione generale;
d. Possono fare parte delle Consulte i soggetti iscritti all’Elenco comunale delle Associazioni, i soggetti del Terzo settore e i gruppi sociali strutturati, i nuclei territoriali, che operano su Pomezia, di Associazioni a carattere nazionale, regionale, provinciale che ne facciano formale domanda e che abbiano interesse per i propri fini statutari omogeneamente con il carattere specifico della consulta a cui si chiede l’adesione. Alla più ampia pubblicizzazione della possibilità di adesione alle Consulte si provvederà anche tramite avviso pubblico;
e. Ai fini di un’effettiva e concreta partecipazione democratica alla vita del Comune, le Consulte devono rappresentare sedi permanenti di confronto, discussione e proposta sui rispettivi temi specifici di ognuna; esse sono chiamate a promuovere occasioni di confronto e relazione con altri soggetti, svolgono funzioni di impulso e sostegno all’attività dell’Amministrazione; in altre parole, hanno una funzione propositiva e consultiva nei confronti dell’amministrazione cittadina.
f. Esse fanno riferimento al Consiglio comunale ed in particolare alla Commissione consiliare competente per materia omogenea a quella di riferimento delle singole consulte; vengono ascoltate in occasione della predisposizione di atti di indirizzo di particolare interesse sociale o di provvedimenti che riguardino la costituzione di servizi sul territorio.
Possono inoltrare al Consiglio comunale pareri sui provvedimenti in corso di adozione, relazioni sulla situazione nell’area tematica di interesse, osservazioni e proposte; tali istanze sono poste all’ordine del giorno della Commissione consiliare competente, che provvederà a darvi motivato riscontro.
Il Sindaco, l’Assessore, ovvero quando si tratti di atti di iniziativa consiliare, il Presidente del Consiglio comunale, possono richiedere il parere scritto della Consulta su atti o linee di indirizzo.
Per il Consiglio Direttivo CPPS
Il Presidente
Giampiero Castriciano