Cresce il degrado della pista ciclabile di via Arno adiacente la tenuta del Presidente
Lettera a Mattarella
Una lettera è stata inviata allo stesso Mattarella per far sì che sia bonificata e messa in sicurezza la clicabile.
Nella mattinata di sabato 21 gennaio alcuni cittadini volontari residenti a Campo Ascolano del Comune di Pomezia, in collaborazione con l’Associazione Green Mobility Tevere, hanno avviato l’opera di pulizia e bonifica dai rifiuti e vegetazione di vario genere che, accumulatisi nel corso degli anni, impedivano l’uso della pista ciclabile che corre su viale Arno per circa un chilometro e ostruivano il fosso del Grande Passo adiacente la pista predetta, entrambi contigui al perimetro della Tenuta del Presidente della Repubblica.
Oltre al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la lettera è stata inviata al Prefetto di Roma, Bruno Frattasi, alla Città Metropolitana di Roma, Dip II serv 3°, Paolo Emmi, alla Regione Lazio, Cristiana Avenali, al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al Municipio X, Presidente Della Commissione IV Ambiente, Valentina Scarfagna, Al Presidente di Roma Natura, Maurizio Gubiotti, Al Comune di Pomezia, All’AMA ed a Legambiente Roma.
“Diciamo subito che il nostro intervento non è stato agevolato dal fatto che la strada “provinciale” lungo la quale corre la pista ciclopedonale (via Dell’Aeroporto- via Arno) segna il confine tra il Comune di Roma (Municipio X) e quello di Pomezia, mettendoci dinanzi a competenze non sempre chiare circa la normale gestione del territorio che, per la qualità della nostra vita, è essenziale che sia ben tenuto ed è forse giunto il momento di fare chiarezza – hanno sottolineato i cittadini volontari protagonisti della pulizia della pista ciclabile su Via Arno -. Particolarmente seria è, a questo proposito, la situazione del condotto insistente nel bosco delle querce - a tratti interrato e intubato - e destinato alla regimentazione delle acque nella stagione delle piogge. Esso, specie in alcuni punti, è quasi totalmente ostruito da canneti ed intasato, soprattutto negli ultimi 300 metri prima del suo sbocco a mare, per la presenza di cumuli di materiale inquinante quale, plastiche, bottiglie di vetro, metalli e rifiuti di ogni genere. Considerando che, giunti in prossimità della fascia marittima, lo stesso condotto, transitando nella Riserva presidenziale, scarica nel nostro mare, si rende assolutamente necessaria una bonifica che deve essere oramai improcrastinabilmente programmata da chi sia il responsabile di tale operazione. A ciò si aggiunga che la rete della recinzione perimetrale della Riserva del Presidente della Repubblica in più punti divelta, presenta fori e varchi dai quali agevolmente passano gli animali selvatici presenti nella Tenuta stessa e che costituiscono sicuramente un pericolo non solo per il traffico degli autoveicoli ma ancor più per pedoni e ciclisti”.
“Noi volontari – proseguono - che vorremmo ripristinata la lunga pista ciclopedonale e, mediante accorgimenti atti a garantirne la sicurezza, desidereremmo veder realizzata l’ambiziosa idea del suo congiungimento ad altra pista che consentirebbe di arrivare fino a Roma - per ora abbiamo entusiasticamente iniziato, in piena sicurezza, un lavoro di pulizia, che intendiamo continuare, ma che ora abbisogna dell’intervento coordinato di più soggetti pubblici e privati. Da un lato, auspichiamo che - come sempre - l’Aeronautica Militare possa, con i mezzi di cui è dotato il Comando dell’Aeroporto di Pratica di Mare, integrare il nostro sforzo per la parte di sua competenza, al fine di assicurare il decoro dell’area. Ciò in quanto la pista, adiacente al perimetro della Tenuta presidenziale, corre parallela alla banchina contigua alla recinzione dell’area militare predetta. Dall’altro confidiamo che, in tempi brevi, molti altri soggetti possano operare coordinatamente tra loro per garantire la rimozione dei rifiuti, comuni e speciali, che abbiamo in parte già ordinato e quelli che ancora debbono essere recuperati. Tali rifiuti recano intralcio ai mezzi e alle persone e, dunque, all’azione di bonifica e valorizzazione della pista. Oltre alla sicurezza stradale di chi opererà per la pulizia, infatti, occorre garantire che i mezzi specializzati per la rimozione della vegetazione più folta e resistente non siano ostacolati da rifiuti, anche di grandi dimensioni, illecitamente discaricati negli anni lungo la Tenuta presidenziale. Nella collaborazione tra le sottoscritte Associazioni promotrici, vorremmo altresì che, completata la raccolta e lo smaltimento differenziati dei rifiuti - che noi volontari, secondo accordi con l’Azienda interessata, ci impegniamo a collocare in modo da favorirne il prelievo - l’area e la pista siano sistemate e, dopo la pulizia meccanica degli arbusti, riqualificate anche la piantumazione di idonee essenze, ove necessarie. Nel rispetto delle norme sulla sicurezza stradale, inoltre, saremmo davvero soddisfatti se, a protezione della pista, nel tratto che conduce sino al mare fossero contestualmente poste regolamentari protezioni a delimitare la strada dall’area della pista, affinché i ciclisti e podisti che potranno fruirne possano farlo in piena sicurezza, protetti dai rischi del veloce traffico automobilistico. Tali elementi di protezione assolverebbero, con l’indispensabile segnaletica di complemento e a mirate azioni preventive di polizia, anche alla funzione di deterrente nei confronti di coloro che, in spregio alle norme e con pericolo per la circolazione, col favore della notte sono usi fermarsi sulla pista per scaricare i rifiuti di qualsiasi genere, trasformando il fosso di raccolta delle acque e la pista intera in una discarica a cielo aperto. In definitiva, Signor Presidente, Autorità e Amministrazioni tutte, chiediamo, come “cittadini di confine”, di non essere dimenticati e che, nel rispetto della nostra dignità e della salute e dell’incolumità dei nostri figli, siano compiuti gli interventi necessari per restituire funzionalità, decoro e cure a un’infrastruttura essenziale del territorio in cui viviamo”.
Sabatino Mele
La prima edizione si è svolta al parco Zoomarine
Festival Ecolors
Il 21 gennaio al parco Zoomarine si è svolta la prima edizione del Festival ECOlors, a cui sono intervenuti l’Associazione Pleiadi Arte e Cultura Pomezia ed Ecolors ColorVelvet Roma. Al centro dell’iniziativa c’erano l’ecologia e la sostenibilità; si trattava, infatti, di sensibilizzare gli animi delle famiglie e dei più piccoli sostenendo il riciclo della carta, dei colori ecologici al fine di ridurre l’inquinamento per non danneggiare ulteriormente l’ambiente. Motivazioni e scopi di una certa rilevanza, proposti, però, in maniera leggera e gioiosa per fare si divertire, ma anche riflettere.
La Ecolors - ColorVelvet Roma, promossa dal colonnello bionergeta Eugenio Buscemi insieme a Silvia Lamperti, utilizza da tempo gli equilibri energetici dei colore per migliorare la vita delle persone.
Per quanto riguarda l’Associazione Pleiadi Arte e Cultura hanno partecipato il presidente Paolo Sommaripa, Ingrid Lazzarini, Roberto De Luca, Luigia Gabrieli e Massimo Benassi. Al termine dei laboratori creativi di Art Therapy, a cui hanno partecipato bambini e non solo, i lavori più originali sulla natura e sugli animali sono stati valutati dagli stessi pittori.
L’evento si ripeterà a Zoomarine nella prossima primavera con un’estemporanea degli artisti.
Manuela Mazzola
Croce Rossa Italiana
Sabato 18 febbraio dalle 8.00 alle 12.00, vieni a donare il sangue.
Ti aspettiamo in Via Pontina Vecchia 21, Località Cinque Poderi, presso il parcheggio del Bar Mengozzi.
E’ necessaria la prenotazione via Whatsapp al numero 340 4964696 fornendo nome e cognome.