L’ultimo libro di Alessandra Donati sui rituali lunari
Manifestare con la luna
Sono in compagnia di Alessandra Donati, autrice del libro Manifestare con la luna che sta avendo un notevole successo. Le rivolgo qualche domanda.
- Ciao Alessandra, puoi dirci cosa ti ha spinto a scrivere il libro Manifestare con la luna?
“Il libro manifestare con la luna è la realizzazione di un mio grande desiderio, che ho fin da bambina: diventare scrittrice, anzi, diventare VISIBILE, perché mi sentivo invisibile. Ci ho messo tanto prima di pubblicarlo, non me ne sentivo degna e mi dicevo: ma a chi vuoi che interessi il libro di una perfetta sconosciuta? Però una voce dentro di me mi spingeva a farlo perché volevo che più persone possibili sperimentassero il potere delle intenzioni emesse in certe fasi lunari. Noi umani siamo fatti per un’alta percentuale di acqua e la luna muove i mari! Muove le nostre emozioni: possiamo sfruttare questo potere a nostro vantaggio emettendo continuamente intenzioni”.
- Nel tuo libro ci parli dei rituali con la luna. Puoi dirci come funzionano?
“La tecnica è facilissima, te la riassumo in poche parole.
- a luna nuova (quando è senza luce e in cielo non si vede) si “seminano” i desideri come fa il contadino con gli ortaggi. Si prende il quaderno della luna, si accende una candela ad Haniel, l’Arcangelo della luna, si prega per scrivere desideri più in linea possibile con la nostra anima e poi di getto, si scrivono i desideri con la formula “grazie per”, come fossero già realizzati e pronti per l’uso.
Quanti sono? ecco, i desideri vanno contati e poi si seminano tanti fagioli secchi quanti sono i desideri o nel cotone bagnato o direttamente nella terra. Nasceranno le piantine e ci faranno emozionare come i bambini! Sapremo che quei desideri si realizzeranno!
- a luna crescente, che dura circa 2 settimane, si cerca di restare positivi e si leggono spesso i desideri, per indurre l’Universo a mostrarci la via per realizzarli.
- la sera prima che la luna sia piena si espone la lista dei desideri alla luce di luna, con la preghiera ad Haniel. Questo è il rituale più bello, più emozionante perché la vista della luna piena INCANTA il subconscio. Si espongono anche oggetti, acqua da bere, gioielli, creme... La massima espansione lunare amplifica l’efficacia della preghiera, il valore emotivo delle cose esposte, l’intento.
- A luna piena si chiedono guarigioni fisiche o guarigioni dell’anima, distruggendo un foglio su cui scriviamo le negatività.
- A luna calante si continua, volendo, la “distruzione” delle negatività, si fanno pulizie fisiche della casa, dell’auto, dell’ambiente di lavoro, si fa decluttering... E’ un lavoro di smaltimento, per fare posto al nuovo!
Questi piccoli rituali aiutano il dialogo con la parte divina di noi, con l’amore e la luce che siamo davvero”.
- Sia la tua pagina Facebook che il gruppo privato, con il nome del tuo libro, sono piene di testimonianze di chi ha manifestato i propri desideri con la luna. Puoi dirci cosa rappresentano per te queste testimonianze?
“Quelle testimonianze per me sono TUTTO. Sono fonte di soddisfazione e gioia immensa perché nella mia missione c’è lo spirito di servizio con la S maiuscola, quello fatto senza sacrificio, ma con l’essenza divina insita in me e nelle persone che incontro, i miei specchi. Non c’è somma di denaro che potrebbe pagarmi di più della testimonianza di qualcuno che, sul mio esempio, MANIFESTA la verità di chi è: un essere divino, nato per risplendere e per creare la sua realtà. Io credo che tutti i cambiamenti, anche i più piccoli, siano miracoli. Superare le paure è un miracolo. Guidare in autostrada dopo anni passati a ripetersi “ho paura” è un miracolo. Perdonare qualcuno dopo anni e anni di risentimento è un miracolo. Smettere di dire bugie o di mettersi maschere per piacere agli altri è un miracolo. Ho molte testimonianze di questo tenore, è Dio che mi parla attraverso questi miracoli e mi spinge a continuare su questa strada. Allora la luna è una scusa? Forse! Io credo sinceramente che aiuti, sia per il magnetismo sia perché è incantevole, sia perché ci fa sentire UNO con l’Universo, ma l’intento ha la maggior forza nel cambiamento”.
- Ed anche a te ho un’ultima domanda da fare… un sogno ce lo hai? Ti va di raccontarcelo?
“Ho sogni umani! Divertirmi il più possibile, mantenermi in salute fisica e nella gioia di vivere, aiutare i miei figli e i miei assistiti a dare il meglio di sé, diffondere i miei libri all’estero e scriverne un paio all’anno fino a che ne ho voglia! Poi ho un sogno più complesso: aiutare più persone possibili, specie nei ceti meno abbienti, a credere in se stessi e nella bontà dell’Universo, work in progress! Per chiunque legga questa intervista, il messaggio per lui/lei è: TI AMO E VOGLIO CHE TU SIA FELICE!”.
Due parole su questa donna fantastica le vorrei dire. Alessandra oltre ad aver pubblicato il libro manifestare con la luna, ha pubblicato un secondo libro intitolato “Il potere purificante della luna calante” dove ci da consigli preziosi su come eliminare paure, cattive abitudini, emozioni distruttive, ricordi di traumi sfruttando il potere della luna calante ed ultima sua creatura e l’ultimo suo libro “Gocce di vergogna” dove, mettendosi a nudo con il lettore, racconta come sia riuscita ad affrontare e a sconfiggere un problema che affligge molte donne e che provoca in loro tanta vergogna: l’incontinenza urinaria.
Potete seguire Alessandra Donati sulla pagina facebook: manifestare con la luna, oppure sul suo blog: paradisointerra.com
Barbara Balestrieri
Ecco la testimonianza di una mamma della Lombardia in periodo Covid
L’esperienza della mamma Sara
Questa la testimonianza di Sara, una giovane mamma della Lombardia che ci racconta come lei e le sue bambine hanno vissuto questo periodo di pandemia dove è scoppiato il primo caso Covid.
“Era il 23 febbraio, un giorno come tanti a caso. Era sereno, l’aria era tiepida, la classica giornata che preannuncia una desiderata primavera. Io e le mie due figlie Noemi di sette anni e Denise di quattro, stavamo trascorrendo la giornata in parrocchia; prima e durante la Santa Messa si sentiva uno strano vociferare, poi in oratorio durante il pranzo è scattato il tutto. Il clima è diventato surreale. I bambini giocavano tranquilli nel cortile dell’oratorio, inconsapevoli che quello sarebbe stato l’ultimo pomeriggio che avrebbero passato in compagnia degli amichetti prima che venissimo reclusi per mesi… i primi ad essere avvisati furono, giustamente i membri della Chiesa. Ai sacerdoti fu chiesto di chiudere tutti i cancelli e le porte delle Chiese fino a data da destinarsi e che da quel momento eravamo sotto epidemia e da lì a poco, come sapete, saremmo tutti passati sotto la pandemia.
Da quel preciso istante era vietato abbracciarsi, toccarsi, perfino stringersi la mano. Ancora non si conosceva la reale pericolosità del virus, né di come si contagiasse. Quello che sapevamo era che di questa epidemia cinese era troppo lontana perché arrivasse fino a qui tutti noi eravamo al sicuro… e lo stesso governo ci aveva rassicurato nei giorni precedenti.. Arrivata a casa ho cercato di spiegare alle mie figlie l’accaduto e che probabilmente saremmo dovuto stare rinchiuse. Inizialmente erano anche felici, sembrava di stare in vacanza, ma dopo un po’ le giornate erano sempre lunghe e sempre uguali.
Purtroppo così non è stato… questo “male oscuro” era entrato in casa nostra e nel giro di poche ore hanno cancellato appuntamenti, gite, chiuso scuole, palestre… Era un tam tam di notizie sempre più negative. In due ore han blindato la Lombardia, ci hanno vietato di entrare e uscire dai comuni, Inizialmente si passava da persone allarmate e spaventate a persone tranquille che sdrammatizzavano.
Era inquietante vedere i supermercati presi d’assalto, gli scaffali vuoti… sembrava di vivere in un film dove tutto era veramente surreale. Non vivevo aspettando l’Apocalisse, ma neppure restavo tranquilla.
Evitavo di far vedere alle mie bimbe i vari tg per non urtare la loro felicità e spensieratezza, cosa non facile, perché in tv era un continuo bombardamento di notizie. Loro son piccole e volevo che vivessero questo momento senza paura. Un po’, ve lo con fesso, mi sono ispirata al film di Benigni “La vita è bella”. Così il mettere le mascherine diventava un gioco… Lo stare a casa iniziava a pesare, loro iniziavano ad essere sempre più sofferenti, mancava loro il padre ed essendo separati e vivendo distanti lui non poteva muoversi troppo e i contatti con loro erano o telefonici o virtuali, così come li erano con le loro amichette. Noemi, dal carattere più timido e chiuso, principalmente si lamentava delle sue migliori amiche, ma Denise è senza dubbio quella che ha più sofferto di più. Dal carattere vivace e intraprendente le mancavano le amichette, le maestre, l’asilo, le mancava la socializzazione. Parecchie volte ha pianto perché voleva uscire… nei suoi 4 anni faceva fatica a capire a capire perché le era stato negato il suo mondo, i suoi giochi. Noemi ha iniziato a leggere , il suo temperamento dolce ha fatto sì che sviluppasse la fantasia ma i giorni scorrevano tutti uguali inesorabilmente. In principio nell’aria si respirava la paura, per il vicino, per l’amica e perfino per il padre delle mie figlie. Il mio comportamento era diligente, ma il suo? Come tutti, credo, abbiamo iniziato a dubitare l’uno dell’altro, ma poi ci si abitua ed ecco che l’uso delle mascherine diventa normale, il fare la fila, ci si abitua al distanziamento sociale e a me, come credo per molti di noi, è sopraggiunta la solitudine. Ringrazio per aver avuto le mie figlie con me il mio bene più grande, la mia forza che mi ha fatto andare oltre, ho avuto amiche sole chiuse in casa e le ho sentite piangere. Non credo che la mia bambina di 4 anni ricorderà questo particolare periodo, questa esperienza di sopravvivenza forzata agli “arresti domiciliari” e tutto sommato è meglio così. Noemi ricorderà sicuramente qualcosa in più, ma non credo di avergli trasmesso una sostanziale paura. Credo che questo Covid 19 non cambierà la vita delle persone, forse magari all’inizio, ma una volta rientrati nella routine del quotidiano tutto si dimenticherà. A me ha fatto sentire la mancanza di un abbraccio dei miei genitori, della mia migliore amica, del profumo e del relax di un cinema. Qui siamo dove tutto è nato, dove le imposizioni sono diventate più rigide, dove gli ospedali sono andati al collasso. In tutta Italia molti nipoti non hanno potuto abbracciare i loro nonni per l’ultima volta e anche io non ho potuto abbracciare una persona a cui tenevo molto… Tutto è passato, domani, 22 giugno, mia figlia Denise tornerà a riabbracciare i suoi compagni di asilo con tutte le precauzioni necessarie, ma il suo sorriso la sua felicità nell’addormentarsi stanotte fa dimenticare per un po’, tutto quello che noi abbiamo passato stanotte”.
Ho raccolto questa testimonianza perché a parlare è una mamma di Cantù in Lombardia. Purtroppo nessuno di noi potrà dimenticare questa esperienza e le parole di Sara ci hanno fatto comprendere come una mamma ha vissuto questo brutto momento riuscendo a tramettere serenità e sicurezza alle sue figlie.
Grazie mille Sara per questa tua testimonianza. Grazie di cuore
Barbara Balestrieri
Spiaggia libera
Vorrei segnalare, che la spiaggia libera, adiacente allo stabilimento la Scialuppa, è invasa dai rifiuti. Inoltre non vi è nessun controllo, sui bagnanti.
L’anno scorso nelle spiaggie libere di Anzio, era presente un servizio di assistenza ai bagnati, cosa che inspiegabilmente, quest’anno, non sembra sia stato programmato. È di tutta evidenza che l’attuale situazione di pandemia da Covid 19, imporrebbe un più puntuale controllo degli arenili pubblici, sia sotto il profilo della pulizia che sotto il profilo sanitario, al fine di fare rispettare le norme di prevenzione e distanziamento.
Vi è sicuramente da sottolineare l’inciviltà dei fruitori delle spiagge, che incuranti della buona educazione, si permettono di lasciare gli arenili come delle discariche, la mancanza di un controllo, favorisce e lascia impuniti gli autori di tali comportamenti.
Si allegano delle foto, che dimostrano lo stato di degrado, in cui si trova il sito dopo il fine settimana.
È gradita una risposta da parte delle autorità competenti, al fine di rendere edotta la cittadinanza sulle iniziative che verranno poste in essere, per la tutela degli arenili e della salute pubblica.
Grazie.
O.R.