BORGATE NEWS
Sarà un 2021 di grandi cambiamenti
Il 2021 sarà un anno di grandi cambiamenti. Questo è l'auspicio di tutti, al termine di un anno di stop a causa della pandemia che ha lasciato in sospeso molte questioni e accumulato un arretrato di decisioni e iniziative.
A maggior ragione, sono le periferie che vogliono dare una svolta, perché alle spalle di questo strano 2020 vi sono anche decenni di progetti di risanamento igienico-sanitario, di riqualificazione generale, di messa in sicurezza delle strade e di pubblica illuminazione, non tutti poi effettivamente realizzati.
L'anno scorso si è chiuso con un intenso dibattito interno al Coordinamento dei Consorzi e delle Borgate di Aprilia, un comitato che nel corso di più di tre decenni ha saputo (pur a correnti alternate) unire le tante associazioni consortili di auto recupero, rappresentando una voce autorevole delle periferie coese e ponendosi come prezioso interlocutore delle istituzioni.
Il dibattito è parso scaturire proprio dall'indebolimento del Coordinamento, che forse ha ceduto il passo generazionale. Può darsi che in epoca "social", un coordinamento che ha riempito le piazze vere e non virtuali ha perso quello smalto e quell'appeal che l'aveva caratterizzato, giacché lo stesso attuale presidente Giancarlo Mulas ha posto i suoi dubbi all'intero Coordinamento, che sul declinare del 2020 è stato convocato con all'ordine del giorno proprio il futuro e il dibattito sull'utilità o meno del Coordinamento stesso, ovvero se era opportuno continuare o riprendere ognuno la propria strada.
Non si fa mistero, d'altro canto, che all'interno delle periferie è cresciuto un po' di malumore per l'atteggiamento del presidente Mulas che è parso a molti troppo poco "pungente" nei confronti dell'Amministrazione Comunale e del suo immobilismo.
Anzi, in alcuni casi, l'accusa che arriva da singoli rappresentanti dei Consorzi apriliani è che i problemi locali vengono ammorbiditi e non invece cavalcati e sostenuti nel confronto con i rappresentanti delle istituzioni.
Proprio quando doveva esserci un nuovo incontro del Coordinamento per chiarire le tante questioni aperte, è intervenuto il divieto di riunione e assemblea causa-Covid (giusto e doveroso).
Tutto rinviato, quindi, a breve scadenza. Anche perché la presidenza Mulas ha ancora davanti a sé un anno di lavoro ed è volontà di tutti rilanciare e far cambiare passo al Coordinamento stesso.
Fin qui il clima collaborativo non sembra essere mai venuto meno e questo grazie all'esperienza maturata negli anni dai rappresentanti più anziani delle periferie di Aprilia, ma anche alla presenza di una nuova generazione di residenti nelle borgate che vogliono mettersi a disposizione della loro comunità e che hanno anche maggiore capacità rispetto alla vecchia guardia di interpretare le normative sopraggiunte e stare al passo con i tempi in fatto di innovazione tecnologica, di opere igienico-sanitarie, ecc.
Ma non si tratta certo del vecchio contro il nuovo, non ci sono in campo rottamatori o pseudo-tali, quanto piuttosto si tratta di dinamismo contro immobilismo, di un radicato dibattito su chi ha interesse a risolvere annosi problemi delle periferie e chi invece al momento sembra tenere più allo status quo del momento.
G.B.