Il Pontino Nuovo • 2/2019
Pagina 5 di 59
ANNO XXXIV - N° 2 - 16/31 GENNAIO 2019 Cronaca di Pomezia IL PONTINO NUOVO Pag. 5
Apprendiamo con estrema
delusione la smentita del
Sindaco Adriano Zuccalà a
proposito dell’intervista ri-
lasciata al Corriere della
Sera e riguardante il cosid-
detto “Decreto Sicurezza”.
Un rifiuto nell’applicare
tale decreto sarebbe stato
un motivo di orgoglio per
la nostra città.
Il Sindaco nella smentita
dichiara: “Una legge va
rispettata e fatta rispetta-
re”. L’applicazione di un
decreto dipende da varie
istituzioni, tra cui i Comu-
ni. La nostra Costituzione
prevede che la Repubblica
sia, tra gli altri enti, “co-
stituita dai Comuni”, “enti
autonomi con propri statu-
ti, poteri e funzioni secondo i
princìpi fissati dalla Costituzio-
ne” (Art. 114). Le diverse istitu-
zioni hanno i propri ruoli e ne
vanno rispettate le competenze.
Non si può considerare i sindaci
come semplici esecutori degli or-
dini di un ministro e del Governo.
Le leggi per poter essere applica-
te devono rispettare i princìpi
fondanti della nostra Repubblica
e i diritti umani, contrariamente a
questo decreto che invece li vìola.
Il decentramento dei poteri è stato
pensato dalle Madri e dai Padri
Costituenti proprio per via della
dittatura fascista che si era appe-
na conclusa e che vorremmo la-
sciare soltanto alla memoria stori-
ca. L’articolo 5 della nostra Costi-
tuzione, uno degli articoli fonda-
mentali, recita: “La Repubblica,
una e indivisibile, riconosce e
promuove le autonomie locali; at-
tua nei servizi che dipendono dal-
lo Stato il più ampio decentra-
Al sindaco di Pomezia la sicurez-
za non interessa, probabilmente
non riesce neanche a comprender-
ne i principi per tutelare i cittadini
che vivono sul nostro territorio.
Lo affermiamo non solo perché
lui e la sua maggioranza in consi-
glio comunale hanno ripetutamen-
te bocciato le nostre proposte sul
Campo Rom di Castel Romano e
l’ordine del giorno legato al ma-
cro tema della sicurezza, ma ne
siamo ancora più convinti dopo le
affermazioni lette oggi sui quoti-
diani locali e nazionali fatte da
Zuccalà in merito al dl Salvini.
Questo strumento nasce per favo-
rire le istituzioni, comuni compre-
si, nella gestione di tematiche fon-
damentali, non solo l’immigrazio-
ne; ebbene, il signor sindaco, leg-
giamo prima sul Corriere e poi su
altre testate locali, non avrebbe
letto la legge e non ne conosce-
rebbe il funzionamento nella parte
legata ai migranti ma si sarebbe
dichiarato contrario perché, se-
condo lui, verrebbero meno i di-
ritti basilari delle persone. Di di-
verso avviso è il capogruppo di
Essere Pomezia, Fabio Fucci:
“Ragionare sui criteri di acco-
glienza non significa essere dis-
umani o inospitali. Accogliere in
maniera indiscriminata, come è
avvenuto per anni in Italia, ha da-
to solo un’apparenza di solidarie-
tà, ma ha generato “bombe” so-
ciali che hanno aggravato situa-
zioni delicate come quelle delle
periferie delle città. Servono re-
gole – dichiara Fucci - e serve un
limite all’accoglienza, per il bene
di tutti, dei migranti e di chi ospi-
ta. Ciò che invece non si può ar-
restare è il fatto di salvare delle
vite, quello va fatto sempre e co-
munque. Ma salvare è un conto,
accogliere e garantire un’esisten-
za dignitosa è un altro. L’Italia
negli ultimi anni in quanto al te-
ma dell’immigrazione è stata trat-
tata come il “pierino” d’Europa,
ora è bene che affermi la sua so-
vranità ed il potere negoziale ver-
so gli altri paesi europei. Io credo
che dire sempre di si non serva al-
la crescita, sono i no che fanno
maturare anche una coscienza
“europea” in cui ciascuno deve
fare la sua parte”. Per quanto ri-
guarda il dl Salvini, che darebbe
al Comune di Pomezia strumenti
utili per agire in tema di sicurezza
e quindi tutelare i cittadini, Fucci
è convinto che si tratti di un’otti-
ma legge, che argina l’immigra-
zione fuori controllo, che allonta-
na dal nostro paese chi ruba, spac-
cia, molesta, che riconosce la cit-
tadinanza solo agli stranieri che
sanno esprimersi nella nostra lin-
gua. Un dl che controlla gli stal-
ker e fornisce anche ai vigili pi-
stole “a scarica elettrica”, che
contrasta le occupazioni abusive
degli immobili, che prevede l’al-
lontanamento dei criminali dalle
aree urbane e punisce l’accatto-
naggio molesto ed i posteggiatori
abusivi, oltre che riconoscere ai
sindaci il potere di limitare l’in-
sorgere di negozi “stranieri”.
“Zuccalà e i grillini che fanno?
Invece che accogliere con favore
la legge – afferma il capogruppo
di Essere Pomezia - e adoperarsi
per sfruttare le potenzialità offerte
dal nuovo quadro normativo, con-
tinua a fregarsene delle necessità
di sicurezza di Pomezia. Io dico
solo una cosa: questa ammini-
strazione deve andarsene a casa
al più presto! In 7 mesi – conclu-
de Fucci - hanno già fatto più
danni della peste”. E.Pomezia
mento amministrativo; adegua i
princìpi ed i metodi della sua le-
gislazione alle esigenze dell’auto-
nomia e del decentramento”.
Le istituzioni sono tante proprio
perché dovrebbero costituire una
rete democratica necessaria per la
tutela dei diritti di tutte e tutti. Al-
cuni sindaci, nell’autonomia del
loro ruolo, stanno decidendo di
non applicare l’articolo 13 del co-
siddetto “Decreto Sicurezza”, per-
ché nega l’iscrizione all’anagrafe
alle persone che richiedono asilo
e quindi la possibilità di avere la
residenza, impedendo loro di usu-
fruire di qualsiasi servizio, tra cui
l’assistenza sanitaria. In questo
modo, tali persone sarebbero giu-
ridicamente cancellate. Ciò porte-
rebbe inevitabilmente all’illegali-
tà, non garantendo affatto la sicu-
rezza delle cittadine e dei cittadi-
ni, al contrario dei proclami. Que-
sta norma prevede di essere appli-
cata addirittura per i minori non
accompagnati. Non si tratta di
disobbedire, ma di responsabilità
del proprio ruolo di Sindaco e
rappresentante dell’istituzione più
vicina alla cittadinanza: il Comu-
ne. È responsabilità del Comune
difendere i diritti umani e i princì-
pi scritti nella nostra Costituzio-
ne.
Chiediamo al nostro Sindaco di
rivedere la sua posizione. Come
società civile siamo pronte e
pronti a non lasciarlo solo nel
prendere una scelta che in questo
momento sembra debba essere
coraggiosa.
Aspettiamo la cittadinanza in
Piazza Indipendenza tutti i prossi-
mi sabato mattina per raccogliere
delle firme a sostegno della nostra
petizione antirazzista. La raccolta
firme terminerà con un evento fi-
nale dedicato che stiamo organiz-
zando per sabato 26 in Piazza In-
dipendenza.
Rete Antirazzista Pomezia
Al centro di tutta la discussione il sindaco Adriano Zuccalà che prima critica il Decreto legge Salvini e poi fa marcia indietro
Favorevoli e contrari al DL Salvini
Leggi di più
Leggi di meno