L’istituto scolastico Copernico di Pomezia ha incontrato l’Esercito Italiano
Esercito in classe
Un incontro per entrare nel mondo della vita militare e per conoscere, in modo diretto e approfondito, le diverse attività svolte dai vari reparti del nostro Esercito. All’Istituto scolastico di Istruzione Superiore “Via Copernico” di Pomezia ha fatto il suo ingresso il personale dell’Ufficio Comunicazione del Comando Militare della Capitale, che ha salutato gli studenti illustrando loro una serie di attività che sta portando nelle scuole di tutta Italia.
L’iniziativa, chiamata “Esercito in classe”, nasce nell’ambito di un progetto nazionale di promozione e reclutamento che i militari stanno proponendo ai giovani studenti, i quali non si sono fatti certo pregare per rivolgere domande e richieste di spiegazione ai militari intervenuti. A partecipare sono state le classi quinte, coordinate dalla Vice Preside dell’istituto pometino Maria Elena Pezone, che hanno ascoltato con grande interesse gli ufficiali e i sottufficiali dell’Esercito, con i quali hanno potuto condividere idee e curiosità. In particolare, il Col.Mario Neri, Capo della Comunicazione del Comando di Roma Capitale e già Capo del Cerimoniale del Ministro della Difesa, che ha informato gli studenti in merito alle molteplici opportunità di carattere professionale che offre l’Esercito.
Una buona occasione per i giovani di Pomezia per conoscere da vicino tecniche, organizzazione e azioni che l’Esercito sviluppa ogni giorno sul territorio, con l’impiego di mezzi ad alto impatto tecnologico e uomini addestrati e pronti ad intervenire nelle emergenze quotidiane.
Nuovo riconoscimento come “Birra dell’Anno 2020”
Birra Oxiana
Secondo una leggenda, la birra è nata grazie all’errore o alla sbadataggine di una donna, che dimenticò un piatto di cereali fuori casa; ci fu poi un temporale, i semi si bagnarono, poi venne il sole e così nacque la birra. Sicuramente è una delle bevande più antiche prodotte dall’uomo, probabilmente databile al settimo millennio a.C., registrata nella storia scritta dell’antico Egitto e della Mesopotamia. Definita anche il “pane liquido”, sono ormai tanti gli studi relativi ai benefici di un consumo moderato di birra in un regime dietetico sano ed equilibrato. Questa bevanda, infatti, oltre ad essere OGM Free, è un alimento benefico per la salute, riducendo del 24,7% il rischio di malattie coronariche e del 17% gli incidenti cardiovascolari. Di questo prodotto abbiamo a Pomezia una fabbrica di eccezione, Birra Oxiana, che da 5 anni sta sviluppando presso lo stabilimento di Via Vaccareccia16, prodotti che hanno già meritato diversi importanti riconoscimenti. Cosi è successo anche quest’anno nel corso di Beer&Foodattraction, la più importante fiera italiana dedicata a questo prodotto, nel corso del quale Birra Oxiana ha presentato la sua ultima creazione la HOTBOCK, una doppelbock di scuola tedesca dalle stupende fragranze di pane e di miele. “Accogliamo questa menzione a Birra dell’Anno 2020 con estremo piacere - commenta Stefano Frasca Presidente e titolare anche dello storico pub di Ostia, Il Birrifugio - il rinnovato interesse per gli stili “classici” e senza tempo non può che riempirci di gioia; essere stati premiati proprio in una categoria come questa ci rende particolarmente orgogliosi e ci sprona a proseguire convinti sulla strada dell’innovazione rispetto alla tradizione”.
“Quello della birra è un mercato in espansione - continua Erasmo Paone amministratore della società, soprattutto da quando è avvenuta la riscoperta delle cd “artigianali” oggi regolamentate anche per legge. Le Artigianali sono prodotti che tendono ad utilizzare solo materie prime naturali e spesso di straordinaria qualità come quelle usate da Oxiana. La mancata pastorizzazione, la fermentazione naturale (senza gas aggiunti) rendono il prodotto gustoso e assolutamente sano come pochi. Però - continua Erasmo Paone - è importante non confonderle con i prodotti industriali o con le false artigianali (le uniche che possono fregiarsi in etichetta di questo marchio) assai meno costosi e qualitativi. Meglio bere con moderazione ma di qualità ma con rispetto del nostro gusto e della nostra salute”.
Birra Oxiana era inoltre presente in fiera anche lo stand di “Fritti doc” una altra eccellenza pometina del settore food, specializzata nella produzione di supplì, fiori di zucca, filetti di baccalà, crocchette e che sposa la stessa filosofia dell’artigianale di qualità. E’ proprio questa definizione ha unito le due imprese pometine che si sono fatte ben valere in Fiera nei rispettivi settori. Prossimi appuntamenti, festival della Birra da Eataly, in attesa della conferma della data della quarta GrandFest che si terrà probabilmente il 2 giugno presso il birrificio di Via Vaccareccia.
E.P.
Buonuscita Poste
Vorrei segnalare all’opinione pubblica un annoso problema che riguarda la indennità di buonuscita dei lavoratori postali e più precisamente la parte di buonuscita relativa al periodo statale che terminava il 28/02/1998. Con il decreto legge gialloverde numero 4 del 2019 (quota cento), i lavoratori postali che hanno lasciato il lavoro, hanno ricevuto da parte della gestione commissariale fondo ipost di Poste Italiane, una comunicazione che il pagamento della indennità di buonuscita sarebbe decorso non dopo 27 mesi dalla data di cessazione del servizio, ma dopo 15 mesi dal raggiungimento della pensione di vecchiaia (67 anni per ora), cioè al compimento di anni 68 e mesi 3. Questo diritto viene ulteriormente posticipato di 5 anni e, considerando il fatto che sono soldi dei lavoratori fermi dal 27 febbraio 1998, data in cui Poste Italiane si è trasformata in SpA, si ritiene una grave ingiustizia a carico degli stessi lavoratori. Al riguardo è stato creato su facebook un comitato “stop al furto delle buonuscite dei lavoratori di Poste Italiane” visionabile da tutti. Quello che facciamo non è solo per i quattro soldi dovuti, ma per affermare i nostri diritti e la nostra dignità, vogliamo far capire che comunque vada forse riusciranno a truffarci, ma non si potrà dire che non abbiamo lottato. Considerato il periodo, cioè dal 1998 fino alla data del presunto pagamento, passerebbero 27 anni e non 27 mesi come previsto precedentemente, inoltre l’importo dovuto non è stato fino ad ora rivalutato nè di interessi e nè rivalutazione monetaria dal governo, così come previsto dalla legge numero 297 del 29 maggio 1982 sul Trattamento di Fine Rapporto (TFR), legge prevista per tutte le categorie di lavoratori dipendenti.
Vincenzo Vellucci