Un poliziotto è ricoverato allo Spallanzani, risultano positivi i due figli, la moglie e la cognata. Chiuso il liceo Pascal con 1200 studenti
Cinque positivi al Coronavirus a Pomezia
Verso le otto di mattina del 2 marzo si apprende che un nostro residente, un poliziotto della Questura di Roma in servizio presso il Commissariato della zona Sud di Roma, malato dal 25 febbraio e poi ricoverato allo Spallanzani, è risultato positivo al Coronavirus del tipo presente in Lombardia.
Subito in via precauzionale viene chiuso il Liceo Pascal di Pomezia frequentato da uno dei figli. Sempre in giornata si apprende che la moglie del poliziotto e i due figli e una cognata sono stati contagiati e sono in isolamento nella loro abitazione a Martin Pescatore sottoposti a sorveglianza domiciliare da parte della Asl.
Il Sindaco intanto incontra i dirigenti scolastici degli istituti di Pomezia per un confronto sulla situazione, ribadendo le indicazioni del Ministero e della Regione Lazio sulla prevenzione e sulla sanificazione delle aree. Nel frattempo viene confermata la chiusura del Liceo Pascal fino a nuova comunicazione e le lezioni del Corso di Laurea in Informatica della Università Sapienza di Roma, canale AL, frequentato dall’altro figlio.
Viene comunicato che la nostra Asl sta ricostruendo tutti i contatti con il nucleo familiare interessato per eseguire il protocollo sanitario, lo stesso si sta facendo con i colleghi del poliziotto.
Nella conferenza stampa del pomeriggio del 2 marzo tenuta dal sindaco Adriano Zuccala e dal comandante della polizia locale Angelo Pizzoli il primo cittadino ha tranquillizzato dicendo che al momento Pomezia non è una zona rossa perché è stato possibile ricostruire che un membro della famiglia è stato recentemente in Lombardia e quando è tornato aveva alcuni sintomi contagiando poi il resto del nucleo familiare. Attualmente tutta la classe del liceo Pascal frequentata dallo studente positivo al coronavirus è sottoposta a controlli sanitari. Gli altri componenti della famiglia risultati positivi al Covid-19 sono a casa, sotto stretta sorveglianza della Asl, in alcuni casi senza neanche sintomi.
Anche se vi sono timori e preoccupazioni da parte degli operatori scolastici del territorio il Sindaco ha dichiarato che non risulta al momento necessaria la chiusura di altri istituti scolastici oltre al Pascal.
A.S.
Le raccomandazioni della Regione Lazio
Lavati spesso le mani. Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%. Lavarsi le mani elimina il virus.
Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute. Mantieni almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso a distanza ravvicinata.
Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani. Il virus si trasmette principalmente per via respiratoria, ma può entrare nel corpo anche attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non ben lavate. Le mani, infatti, possono venire a contatto con superfici contaminate dal virus e trasmetterlo al tuo corpo.
Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci. Se hai un’infezione respiratoria acuta, evita contatti ravvicinati con le altre persone, tossisci all’interno del gomito o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, indossa una mascherina e lavati le mani. Se ti copri la bocca con le mani potresti contaminare oggetti o persone con cui vieni a contatto.
Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. A
llo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo coronavirus (Sars-CoV-2). Gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il Sars-CoV-2 è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche.
Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. I disinfettanti chimici che possono uccidere il nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) sulle superfici includono disinfettanti a base di candeggina / cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio. Il tuo medico e il tuo farmacista sapranno consigliarti.
Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo coronavirus, e presenti sintomi quali tosse o starnuti, o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus (viaggio recente in Cina e sintomi respiratori). L’uso della Mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus, ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene quali il lavaggio accurato delle mani per almeno 20 secondi. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte.
I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici. A tutt’oggi non abbiamo alcuna evidenza che oggetti, prodotti in Cina o altrove, possano trasmettere il nuovo coronavirus (Sars-CoV-2).
Chiama i numeri disponibili, non andare inutilmente al Pronto Soccorso. Se hai febbre, tosse, dolori muscolari e sei stato in una zona interessata al focolaio, o sei entrato in contatto con persone provenienti da quelle zone, consulta al telefono il tuo medico di base oppure chiama il numero verde 1500 del Ministero della Salute per avere informazioni su cosa fare. Se hai il prefisso telefonico 06 puoi chiamare anche il 112. Per tutti gli altri prefissi del Lazio chiama il numero verde 800 118 800.