Ad Anzio la prima presentazione del nuovo atteso libro di Patucchi sulla storia di Gabor Adler, agente britannico morto nel 1944
“La spia venuta dal nulla” di Marco Patucchi
Valentina Corrado, assessore del Comune di Anzio con deleghe al turismo e spettacolo, politiche giovanili e sport, commercio, industria, artigianato, agricoltura e zootecnia, caccia e pesca, ha condiviso la sua esperienza durante la presentazione del libro “La Spia Venuta dal Nulla” di Marco Petucchi, tenutasi presso il Museo Archeologico e dello Sbarco di Anzio a Villa Adele.
L’evento si è rivelato un’opportunità unica per immergersi in un racconto emozionante che ha trovato ulteriore profondità grazie alla testimonianza di Paolo Bianchini, regista e testimone diretto degli eventi del 1944.
Le sue parole hanno guidato i presenti attraverso i ricordi di un periodo cruciale della storia italiana, rendendo la serata particolarmente intensa e commovente.
Valentina Corrado ha espresso gratitudine ai relatori e a tutti coloro che si dedicano a mantenere viva la memoria di eventi che non devono essere dimenticati, sottolineando l’importanza di tali iniziative per la comunità di Anzio.
Edo Capri
La straordinaria e inedita storia di una misteriosa spia arruolata dai servizi segreti britannici per depistare i tedeschi dallo sbarco degli Alleati in Sicilia a quello di Anzio - Nettuno e la successiva liberazione di Roma.
Sabato 11 gennaio, alle 17, presso gli spazi del Museo dello Sbarco di Anzio, via di Villa Adele, si è tenuta la prima presentazione del libro del giornalista e scrittore Marco Patucchi, “La spia venuta dal nulla – Storia di Gabor Adler, agente britannico morto nel 1944 per la libertà di Roma” (Marlin editore, collana Filo spinato diretta dagli storici Mario Avagliano e Marco Palmieri).
L’evento è stato organizzato dal Museo dello Sbarco e dalla Casa editrice Marlin con il patrocinio del Comune. In dialogo con l’autore ci sono stati lo storico e scrittore Mario Avagliano e Paolo Bianchini, regista cinematografico e testimone diretto dei fatti del 1944. Modera Antonella Mosca, giornalista del Messaggero.
La presentazione del libro ha inaugurato gli eventi predisposti dal Museo dello Sbarco di Anzio in occasione dell’81º anniversario dell’Operazione Shingle del 22 gennaio 1944.
“La spia venuta dal nulla è la storia, raccontata attraverso documenti e testimonianze, di un ventenne che negli anni della Seconda Guerra Mondiale sacrificò la propria vita per la liberazione dell’Europa dal nazifascismo. È anche il racconto, nelle memorie dei romani, del 4 giugno 1944 giorno dell’arrivo degli Alleati. Una storia che in filigrana ci parla anche di questi nostri tempi di revisionismi e populismi vari, ricordandoci che la democrazia non è una certezza acquisita per sempre, ma ha bisogno di cura e impegno costanti”, racconta l’autore.
Trama
Il 4 giugno del 1944, mentre a sud di Roma gli Alleati stanno entrando nella città liberandola, qualche chilometro più a nord, lungo la via Cassia, i tedeschi ormai in fuga uccidono quattordici prigionieri prelevati dal carcere di via Tasso. Partigiani e antifascisti, tra i quali il deputato e sindacalista Bruno Buozzi: sono i “Martiri della Storta”, vittime di quella che, dopo le Fosse Ardeatine, è stata la strage nazifascista più efferata compiuta a Roma. Tra di loro anche il “soldato inglese sconosciuto”, come è stato indicato da sempre nei libri di storia e sulla lapide dell’eccidio un uomo non identificato. In realtà si trattava di un giovane ungherese, Gabor Adler alias capitano John Armstrong, arruolato dai servizi segreti britannici e sbarcato nel 1943 in Sardegna per una missione che doveva depistare il nemico dall’imminente sbarco alleato in Sicilia.
Questo libro racconta la storia della sua vita e della sua missione, riemerse dal nulla e ricostruite attraverso documenti e testimonianze inediti. È anche la storia di quelle ore straordinarie che segnarono la liberazione di Roma.
Dalla prefazione di Massimo Giannini
“Questo libro sembra un romanzo d’avventura. Ma non è così. È la nostra Storia, che non dobbiamo e non possiamo dimenticare né disperdere. Mai. Come ripete Liliana Segre, piccola, grandissima donna sopravvissuta all’orrore di Auschwitz, che questa Italia irrisolta ed immemore costringe a vivere sotto scorta: ‘Io sono una delle pochissime ancora in vita, ma quando saremo morti tutti, non ci sarà più nessuno che potrà dire io c’ero…. Non ci sarà più niente’. È contro questo oblio, oggi, che dobbiamo combattere”.
Biografia
Marco Patucchi (Roma, 1962), giornalista di “la Repubblica” dal 1991, si è occupato di economia e politica. Ha pubblicato i seguenti volumi: Maratoneti. Storie di corse e di corridori (Baldini & Castoldi, 2010); La mia guerra non è finita. Storia del soldato inglese che dà pace alla memoria (Baldini & Castoldi, 2011), scritto insieme ad Harry Shindler e pubblicato anche nel Regno Unito con il titolo My war is not over (Austin Macauley Publishing, 2016) - dal libro è stato tratto il film My war is not over, regia di Bruno Bigoni (Altamarea film, 2017) presentato al Torino Film Festival; Popoli in corsa. Storie di vittorie e di sconfitte (Edizioni Correre, 2016). Con “la Repubblica”, infine, sono stati editi i libri: Morire di lavoro. Storie dietro i numeri di una tragedia italiana (2022); Lo sbarco. Ottanta anni fa gli Alleati in Sicilia, storie di personaggi, soldati e famiglie (2023); Due bambini e un sogno. Cinquant’anni fa il primo scudetto della Lazio (2024), scritto insieme a Massimo Maestrelli e Giulio Cardone.
Ufficio stampa
per Marlin editore
Rete NoBavaglio Lazio
La Rete NoBavaglio Lazio ha messo in cantiere un evento straordinario, dedicato a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al benessere degli animali e a lanciare una raccolta firme per la creazione di un rifugio per animali nei comuni di Anzio e Nettuno. Negli ultimi anni, la situazione degli animali abbandonati in queste località è diventata sempre più critica, e la Rete intende fare la propria parte per affrontare questa emergenza.
Ogni anno, i comuni di Anzio e Nettuno investono oltre mezzo milione di euro per gestire l’accoglienza di cani e gatti nei canili convenzionati. Tuttavia, la Rete NoBavaglio Lazio sostiene che questi fondi potrebbero essere utilizzati in modo più efficace.
La creazione di un rifugio comunale non solo garantirebbe migliori condizioni di vita per gli animali, ma permetterebbe anche una gestione più sostenibile e responsabile delle risorse pubbliche. Un rifugio, infatti, potrebbe offrire spazi adeguati, personale qualificato e programmi di adozione che darebbero a questi animali una seconda opportunità.
Durante l’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di firmare una petizione che verrà presentata alle amministrazioni locali, chiedendo loro di sostenere il progetto del rifugio. La Rete NoBavaglio evidenzia che un approccio etico nella gestione degli animali abbandonati non è solo un dovere civico, ma una scelta che riflette i valori di una comunità solidale e responsabile. Inoltre, l’evento rappresenterà un’occasione di incontro tra cittadini, attivisti e amanti degli animali, tutti uniti dalla stessa missione.
Ci saranno stand informativi, attività per bambini e, naturalmente, la presenza di tanti amici a quattro zampe in cerca di una casa. L’atmosfera sarà festosa e coinvolgente, con l’obiettivo di trasmettere un messaggio di speranza e responsabilità.
Chiunque desideri contribuire alla realizzazione dell’evento è invitato a contattare la Rete NoBavaglio via mail all’indirizzo retenobavagliolazio@gmail.com. Ogni aiuto, grande o piccolo che sia, è fondamentale per garantire il successo di questa iniziativa.
Unisciti a loro per fare la differenza! Insieme, la Rete NoBavaglio è convinta di poter costruire un futuro migliore per gli animali e per la comunità, perché ogni animale merita un rifugio sicuro e amorevole. La loro lotta è una lotta per il bene comune, dove tutti possono avere un ruolo attivo.