Mercoledì 9 dicembre sono state depositate 10.000 firme al protocollo del Quirinale per chiedere l’intervento del Presidente Mattarella
Manzù aveva scelto di rimanere ad Ardea
Nel giardino del Museo Manzù ad Ardea non c’è solo il sepolcro-sarcofago di Giacomo Manzù, ma anche il Monumento alla sua Memoria voluto dalla vedova Inge Schabel con opere d’arte che hanno un grande significato simbolico come “La Gondola nella Tempesta” con la “Colomba della Pace in Volo” e un “Vaso” molto particolare a perenne ricordo di Pio Manzù, il figlio amatissimo che l’artista aveva avuto dalla prima moglie Tina Oreni. Pio Manzù morì a trenta anni, nel maggio 1969, per un incidente stradale. Inge Manzù, nel 1992, raccontò in questa intervista a Monica Repetto il significato del monumento alla Memoria di Manzù con il ricordo di Pio accanto alla tomba dell’artista.
“Giacomo Manzoni, in arte Manzù, considerato uno dei massimi scultori dell’arte contemporanea, chiese di essere sepolto ad Ardea nel suo museo (donato nel ‘79 allo Stato) sotto una scultura cui stava lavorando da anni intitolata “Gondola nella Tempesta”. Dell’artista parliamo con la moglie Inge Schabel Manzu’: “Giacomo ha lavorato alla Gondola per oltre due anni e non è riuscito a finirla. Il calco in gesso è rimasto sempre nel suo studio, lo teneva lì ma non aveva il coraggio di continuare, mi diceva, forse perché ne aveva paura”. La Gondola in bronzo della raccolta è stata fusa sul calco in gesso fatto da Manzù, ma il monumento è più complesso. “Si la composizione è più articolata, ci sono diversi elementi disposti su una piattaforma: su tutti domina la Gondola in bronzo dorato, poi c’è una Colomba in Volo verso il sarcofago, alcuni sassi levigati ed un vaso. La Colomba l’aveva fatta LUI moltissimi anni fa, era incassata come fregio sul caminetto della nostra casa a Monaco di Baviera. L’ho fatta staccare per averla sul monumento. Per il sarcofago sono stati ripresi i suoi disegni per la tomba di Strawinski e il vaso è stato realizzato sul disegno di quello che aveva modellato per la tomba del figlio Pio morto nel ‘69. E’ stata una scelta di Manzu’ quella di restare ad Ardea”
Giosuè Auletta
Mercoledì 9 dicembre 2020, alle ore 12, sono state depositate nell'Uffiçio Protocollo del Palazzo del Quirinale a Roma le 10.000 firme della Petizione Popolare al Presidente della Repubblica nella quale si chiede di rispettare e far rispettare la volontà di Giacomo Manzù di riposare per sempre in pace ad Ardea nel giardino del suo Museo dove il grande artista, cittadino onorario dell’antica Città dei Rutuli, aveva Scelto di essere sepolto. Alla petizione popolare è stata allegata la lettera aperta dei cittadini della comunità di Ardea al Commissario del Ministero dell'interno che ha deciso di sradicare Manzù da Ardea senza alcuna giustificazione.
I cittadini della comunità di Ardea, inoltre, hanno invitato il Presidente della Repubblica a partecipare alla Commemorazione Civica con la quale, domenica 17 gennaio 2021, si ricorderà il trentesimo anniversario della morte di Giacomo Manzù.
Egregio Commissario
Egregio Commissario,
Come Lei dovrebbe sapere il Grande Artista Giacomo Manzù, definito il Michelangelo del XX secolo, Riposa in Pace da quasi trenta anni ad Ardea nel giardino del suo Museo dove scelse di essere sepolto. Giacomo Manzù, morto il 17 gennaio 1991, fu sepolto ad Ardea il 22 maggio 1992 in una tomba con l’inaugurazione di un Monumento alla sua Memoria voluto dalla famiglia dell’artista dopo aver ottenuto tutti i permessi e le autorizzazioni previsti dalla legge. Le ricordo che Giacomo Manzù fu sepolto ad Ardea con tutti gli onori dello Stato alla presenza di un Presidente del Consiglio dei ministri.
Senza alcun rispetto della volontà di Giacomo Manzù e della memoria storica, non solo locale, ma anche nazionale, Lei ha deciso di far svuotare la sepoltura voluta nella Terra dall’Artista per portare la salma di Giacomo Manzù nella terra dei fuochi a Castel Volturno per farla bruciare e ridurre in cenere nonostante il fatto che per ben tre volte, in un anno, il Comune di Ardea ha negato l’autorizzazione alla cremazione della salma di Giacomo Manzù perché contraria alla legge (art.79 DPR 285/90).
Per giustificare il suo atto Lei non ha esitato, sostituendosi al Comune di Ardea, ad “interpretare” a suo modo, documenti come i testamenti di Giacomo Manzù e della vedova dell’artista Inge Schabel. Nel testamento di Giacomo Manzù c’è scritto che voleva essere “Sepolto”, mentre Lei ha letto ed ha scritto “Esposto” e dove Manzù ha scritto “Ardea” Lei ha letto e scritto “Aprilia”. Ancora più grave è quello che ha fatto con il testamento di Inge Schabel Manzù facendole dire, con citazioni fuori contesto, il contrario di quello che intendeva la vedova dell’artista. Inge Manzù, che nel suo testamento scrive espressamente di voler essere sepolta, è stata fatta cremare subito dopo la sua morte il 6 maggio 2018.
Lei scrive che Inge Schabel Manzù, nel suo testamento, voleva che la salma dell’artista fosse trasferita altrove stravolgendo la verità dei fatti. Inge Manzù aveva una “Paura” e lo scrive nel suo testamento: temeva che lo Stato, senza rispettare gli impegni presi, trasferisse le opere del Museo Manzù da Ardea a Roma. Solo in quel caso, di fronte ad un museo vuoto, la salma di Manzù doveva essere trasferita altrove. Lei, egregio Commissario, ha letto e citato solo quello che le faceva comodo per giustificare la sua decisione, ingiusta ed ingiustificabile di sradicare Manzù da Ardea.
Come e possibile che tutto questo sia fatto da un funzionario dello Stato (ministero dell’interno) che dovrebbe essere un garante della Legalità, della Verità e della Giustizia?
Distinti saluti
I Cittadini della
Comunità di Ardea