Nella riunione della Commissione congiunta Ambiente-Urbanistica è stata votata all’unanimità una mozione che verrà portata in Consiglio
Semaforo rosso per gli impianti di rifiuti ad Aprilia
La Commissione congiunta Ambiente-Urbanistica riunitasi il 7 giugno scorso ha espresso all’unanimità dei presenti la netta e decisa contrarietà alla previsione di localizzare impianti di smaltimento finale di rifiuti sul territorio del Comune di Aprilia.
I commissari sono tornati ad affrontare queste tematiche ambientali a seguito dell’iniziativa della società Creaplant che ha depositato presso la Regione Lazio un progetto per la realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti da 430 mila tonnellate sul territorio del Comune di Aprilia e precisamente in via del Campo.
Tutti i gruppi politici della Commissione hanno votato una mozione voluta e presentata dalla maggioranza del sindaco Antonio Terra con la quale, ancora una volta, si ribadiscono principi, fatti e circostanze con i quali si conferma un assunto ormai chiaro a molti: “sul terreno ambientale Aprilia ha già dato”.
“Preliminarmente alla termovalorizzazione dei rifiuti dovrebbero essere attuate tutte le politiche nazionali e regionali di prevenzione, riuso, raccolta differenziata e recupero di materia che appaiono totalmente assenti dalla programmazione regionale in spregio alle direttive europee e alle leggi nazionali, esordisce la mozione votata dai commissari, gli impianti di termovalorizzazione, come dimostrano innumerevoli studi, hanno un impatto devastante sulla salute umana, sulle matrici ambientali e sull’economia locale me per il principio di precauzione andrebbero dismessi sia quelli esistenti che eliminati dalla pianificazione ulteriori nuovi impianti”.
La mozione inoltre chiarisce che il costo ambientale per le economie locali non potrà mai essere compensato da alcun teleriscaldamento.
L’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Terra, dopo aver contrastato recenti progetti di impianti di trattamento rifiuti, interviene tempestivamente per sgombrare il campo da equivoci e con chiarezza iniziare un percorso di netta contrarietà all’ipotesi di un termovalorizzatore ad Aprilia.
“Un impianto da 410 milioni di euro non risponde, palesemente, neanche al principio di economicità”.
Impianti come questo, hanno convenuto i gruppi, non servirebbero al fabbisogno dei cittadini di Aprilia, né a quello della provincia di Latina, andrebbero, invece, a servire altri Comuni.
I commissari hanno specificato che “Aprilia ha già pagato molto, negli anni, in tema di rifiuti essendo sede di numerosi impianti di trattamento di caratura regionale, alcuni di dimensioni tale da superare di gran lunga il fabbisogno provinciale servendo infatti molti comuni di province diverse e lo stesso comune di Roma”.
Nella mozione e anche negli interventi in aula è stato sottolineato anche un altro importante aspetto e cioè che da oltre un decennio le politiche di Aprilia sono molto più in linea con le direttive europee di quelle regionali infatti fin dal 2009 non si sono realizzate azioni importanti di riduzione dei rifiuti e successivamente di raccolta differenziata spinta con risultati che la collocano ottava in Italia tra le città di pari dimensioni con una percentuale oltre il 70%.
Non solo, i commissari scrivono anche che “lo studio epidemiologico condotto con la ASL territoriale ha fatto emergere una situazione preoccupante per alcuni tipi di patologie oncologiche pertanto a governare le decisioni degli enti deve essere la preoccupazione per la salute dei residenti e dei numerosi lavoratori pendolari”.
La mozione ancora una volta richiama il principio di omogeneità del Piano di gestione dei rifiuti, in relazione all’ambito territoriale ottimale, nella localizzazione dei nuovi impianti, sia di trattamento che di smaltimento, “in modo da non determinare ulteriori carichi ambientali, soprattutto nei casi in cui la capacità di trattamento degli impianti soddisfi il fabbisogno dell’intero ambito”.
Una volta votato l’atto verrà inviato al Ministro della Salute, al Presidente della Regione Lazio, al Presidente della Provincia di Latina, al Commissario Regionale Illuminato Bonsignore e agli uffici tecnici regionali competenti ed alla commissione ambiente della Commissione Parlamentare Europea per l’Ambiente. La commissione congiunta dunque mette il semaforo rosso al progetto di un termovalorizzatore e ne preannuncia il voto durante il prossimo Consiglio Comunale.
Alessandro Piazzolla
Multe a chi sbaglia il conferimento
Multe salate nei confronti di chi non conferisce i rifiuti correttamente. Una misura che l’amministrazione apriliana ha voluto assumere per difendersi non solo dall’abbandono indiscriminato di rifiuti, che fa pullulare i sacchetti dell’indifferenziata soprattutto nelle aree periferiche, ma finalizzato anche a “educare” i cittadini più duri al corretto conferimento, in vista della prossima introduzione della tariffa puntuale.
Proprio a questo scopo, l’amministrazione con la delibera di giunta 95 del 9 giugno scorso, ha approvato le tariffe previste per le sanzioni da comminare nei confronti dei cittadini che in tema di differenziata dimostrano di avere ancora molto da imparare. Multe che variano da 25 a 250 euro sono state previste nei confronti di chi fa uso improprio dei mastelli della raccolta differenziata, in particolare per chi viene sorpreso a conferire rifiuti non domestici, ma verrà punito con una multa dello stesso importo anche chi esporrà mastelli nei giorni sbagliati rispetto a quanto stabilito dalla raccolta di zona o chi esporrà mastelli con rifiuti non opportunamente differenziati. Sanzioni da 25 a 50 euro sono state previste nei confronti di coloro che verranno sorpresi a imbrattare i mastelli con volantini pubblicitari o che conferiranno carta e cartone nei contenitori della plastica. Multe più alte da 55 a 400 euro verranno previste per coloro che danneggieranno i contenitori conferendovi all’interno materiali ingombranti; conferiranno liquidi corrosivi e nocivi, rifiuti taglienti non avvolti da materiale isolante, che abbandoneranno i rifiuti fuori dai mastelli assegnati o conferiranno i rifiuti di cittadini di altri comuni o non iscritti a ruolo presso il Comune di Aprilia.
Chi conferisce utenze non domestiche invece dovrà prestare attenzione alle quantità, per non superare il limite entro il quale è necessario procedere presso l’isola ecologica.
Francesca Cavallin