L’iniziativa di Marina Cozzo si è concretizzata con il primo incontro ad Aprilia dove la comunità pantesca è numerosissima
Gemellaggio della città di Aprilia con Pantelleria
Due comunità geograficamente distanti ma legate a doppio filo dalla cultura e dall’orgoglio di appartenenza della comunità pantesca di Aprilia. L’11 giugno scorso presso l’aula consiliare del Comune di Aprilia intitolata a Luigi Meddi, il sindaco di Pantelleria Vincenzo Vittorio Campo ed il sindaco di Aprilia Antonio Terra, hanno ratificato l’atto che avvia il gemellaggio tra il Comune nord pontino e l’isola siciliana, tessendo la trama simbolica del legame che da oggi stringerá le due comunità.
I migranti panteschi giunti ad Aprilia negli anni ‘60 sono stati il filo conduttore del gemellaggio e durante il consiglio comunale a ribadire il concetto è stata Marina Cozzo, promotrice dell’iniziativa, ma anche il sindaco di Pantelleria ha voluto rimarcare le caratteristiche dei panteschi di Aprilia, caratterizzati dell’orgoglio di appartenere al territorio dove sono nati così come di quello che li ha ospitati.
“È una caratteristica unica - ha spiegato il sindaco Campo - che non ho ritrovato nei panteschi che vivono in altre comunità. I miei concittadini che sono ospitati ad Aprilia o che hanno ormai costruito qui la loro vita, sono orgogliosi di appartenere a questa comunità”.
Una comunità caratterizzata dall’accoglienza verso gli altri, come più volte rimarcato dal sindaco Terra e che con l’abbraccio virtuale a Pantelleria inaugura il suo decimo gemellaggio, dopo il primo con Pergola nelle Marche del 1991 e il più significativo gemellaggio con Mostardas in Brasile del 1996 - città natale di Menotti Garibaldi - giunsero quelli con i comuni di Buja (Friuli 1997), Montorio del Vomano (Abruzzo) nel 2000, Sciacca (Sicilia 2003), Ben Arous (Tunisia 2003), Tulcea (Romania 2003) e Cingoli (Marche 2004), infine con Aldeno nel 2019.
“Il gemellaggio oltre a legare due città - ha detto il sindaco di Aprilia Antonio Terra - lega due comunità nel segno della fratellanza e della condivisione. L’opera dei panteschi ad Aprilia fa parte della storia della nostra città”.
Ad allietare i presenti i canti proposti dall’associazione Laeta Corda e gli abiti regionali proposti dall’associazione Lo Scrigno.
Francesca Cavallin