Due incredibili storie raccontate da Fausto Onori
Barbari a Torre Astura
Stare tutti i giorni a Torre Astura per svolgere un servizio a 360°, come lo facciamo noi dal 10 luglio, di cose ne vediamo tante. Ma ieri domenica 22 agosto 2021 questa che vi racconto non era mai successa o meglio così eclatante. Chi di noi, soprattutto nella giornata di Ferragosto non ha mangiato a mare come da tradizione, lasagne, parmigiana, pollo con peperoni per fermarci qui (almeno negli anni passati).
Ma quello di ieri ha dell’inverosimile. Sotto una tenda di 16 mq, (che non si potrebbe installare rispetto alla normativa del Prefetto) un manipolo di ragazzi adulti, non pischelli, avevano montato un cucina con tanto di fornelli (due) e con pentola, pronti a prepararsi due spaghetti con la polpa dei ricci e quanto altro.
Tutto questo accadeva, verso le ore 10,00, durante il controllo che facciamo quotidianamente. Alla persona presente in quel momento, abbiamo dato questa informazione, cioè che non era possibile accendere fuochi in spiaggia, tra l’altro usando una bombola, che poteva essere molto pericolosa.
La ragazza rispondeva che non sapeva nulla e che avrebbe riferito tutto al cuoco.
Perbacco, vi era anche un cuoco! Verso le ore 12.00, mi sono recato nuovamente all’accampamento, dove vi erano tutti, compreso il cuoco.
Dicevo loro, che non era possibile fare quello che stavano facendo in base ecc. ecc. Il cuoco mi risponde che lo fanno sempre (cosa mai vista prima) e che poi io ero un vigilante troppo severo e che per una volta potevo anche far finta di niente, oltretutto mi diceva che non mi ero accorto che già stavano riscaldando l’acqua, quindi che cosa stavano facendo di strano se io non mi ero anche accorto che già il fornello era acceso (in barba alle raccomandazioni che avevo dettato la mattina alle ore 10,00.
Tutt’intorno vi erano tante altre persone che avevano il loro ombrellino ed erano sbigottiti di quello che i ragazzi stavano facendo così per loro in modo naturale fregandosene di tutte le regole anche quelle più semplici l’educazione, rispetto delle regole, rispetto per gli altri. Comunicavo che avrei portato a conoscenza della cosa i Carabinieri interni alla zona militare, e il cuoco a mò di sfida mi rispondeva “e chiamali..”.
Tornavo al nostro presidio, telefonavo ai Carabinieri in servizio, ai quali raccontavo il tutto e mi rispondevano che dovevo chiamare la Polizia Locale di Nettuno in quanto la spiaggia è stata data in uso al Comune di Nettuno. Facevo presente che già conoscevo la risposta della Polizia Locale, cioè: siamo in pochi, abbiamo servizi in corso più importanti ecc. ecc. e che ci dovevano pensare i Carabinieri. Infatti questo è successo.
Il colloquio veniva riportato ai Carabinieri che hanno telefonato alla Polizia Locale, la quale dopo pochi minuti ci telefona dicendo che stava arrivando sul posto una pattuglia. Infatti dopo circa 20 minuti, arriva la pattuglia s’informa dell’accaduto e confermano quello che io avevo detto a quei signori. Si recano sul posto, dopo appena 2 minuti ritornano e vanno via. Non sappiamo che cosa sia successo, ma certamente non chi hanno fatto smontare niente, così invece come avrebbero dovuto fare in base a quanto detto dai Carabinieri a noi.
Che cosa abbiamo capito da tutto questo. Che non c’è più la possibilità di poter recuperare la sottocultura di certe persone. Noi tutti siamo impegnati per poter portare la zona di Torre Astura a divenire un luogo dove la cultura e non solo possa riprendersi quegli spazi ormai abbandonati a se stessi da anni, dove l’inciviltà impera sovrana.
Dove la bestie umane, manifestano il loro istinto. Comunque la storia non è finita qui. Nel pomeriggio veniamo chiamati per un Primo Soccorso, proprio vicino ai bivaccari, il cuoco quando mi vede mi dice se volevo due spaghetti aglio e olio in segno di presa per il cu.., ovviamente visto che la Polizia Locale si sia soltanto adoperata per vedere se c’erano fiamme libere.
Comunque approfitto per lanciare questo appello: un’orda di Barbari ogni giorno fa scempio di Torre Astura, basterebbero alcuni volontari delle Associazioni di Salviamo Torre Astura che a turno, almeno per questi ultimi giorni informino che non è possibile utilizzare le spiaggette all’interno delle peschiere e di non percorrere le strutture ormai divenute fragili onde contribuire alla loro distruzione.
Noi garantiamo la logistica con e quanto altro. Vi prego facciamo qualcosa, basterebbe organizzarsi. Grazie.
Fausto Onori
Inizia il 3 settembre il laboratorio di scultura sulle origini di Anzio: Ascanio e Anteo
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Parte il prossimo 3 settembre presso la scogliera di Piazzale Marinai d’Italia ( che sarebbe di fatto il parcheggio dietro il Porto di Anzio) il “Laboratorio di Scultura sulle Origini di Anzio: Ascanio e Anteo” denominato come “2021 sculture sulla scogliera”.
L’evento ( che avrà la durata di 9 giorni e si concluderà il 12 settembre) è nato da una idea di Andrea Mingiacchi, (e che anche quest’anno ne sarà il responsabile organizzativo) già fondatore dell’Associazione Culturale 00042 ed è la prosecuzione delle due edizioni precedenti e in particolare di quella dello scorso anno, all’epoca incentrata sulle figure di Nerone e Caligola, sempre voluta e organizzata dalla omonima associazione, in collaborazione con il Comune di Anzio nonché con la società di gestione del Porto neroniano, la “Capodanzio”. Il curatore della manifestazione, Andrea Mingiacchi, in particolar modo sottolinea l’importanza del sostegno personale avuto sia dal primo cittadino di Anzio, Candido De Angelis e dal suo assessore alla cultura, Laura Nolfi: “Senza la loro profonda convinzione in questo progetto e la loro volontà nel darci una mano in questo ennesimo difficile anno sotto l’emergenza del Covid, non saremmo riusciti a mettere in piedi l’organizzazione per questo evento di allestimento artistico collegato alla storia della nostra città”.
Il tema “storico” di questa edizione 2021 è sempre legato al recupero delle origini della storia anziate e in particolare è dedicato alla realizzazione di interventi scultorei su quattro massi della scogliera che rappresenteranno il “mythos” di questa città dedicati alla figura mitologica di Anteo, concepito da Ulisse nel suo incontro con la maga Circe e alla figura di Ascanio, figlio di Enea, l’eroe troiano che nell’Eneide di Virgilio viene delineato come il capostipite della progenie che porterà poi a Romolo e Remo e alla fondazione di Roma.
Andrea Mingiacchi spiega quelli che saranno le “forze” messe in campo per la definizione pratica di questi interventi: “Avremo la direzione artistica di Luca Marovino in collaborazione con Alessandro Canu e poi avremo il contributo fattivo degli studenti di scultura dell’Accademia delle Belle Arti di Frosinone, Leonardo Antonucci, Matteo Marovino, Claudia Saltarelli e Ramona Urbano”.
Il curatore di “2021 sculture della scogliera” infine ringrazia la presidente dell’Associazione 00042 per avere contribuito a livello associativo per la definizione del sostegno al progetto: “il ruolo svolto da Elisabetta Civitan come presidente della associazione culturale che ho fondato oramai qualche anno fa in questo progetto è inestimabile; allo stesso modo non posso che ringraziare tante amiche e amici della nostra associazione, che dietro le quinte ci hanno dato una mano per la riuscita di questo evento”.
Angelo Pugliese
Legate da un sottile filo rosso
Dopo il successo del libro “La violenza declinata”, sabato 24 luglio, nella splendida cornice di Tuoro sul Trasimeno (Perugia), località Isola Maggiore, è stato annunciato dall’editore Jean Luc Bertoni, il secondo libro della scrittrice nettunese Anna Silvia Angelini “Legate da un sottile filo rosso”, la cui uscita è prevista per settembre, con la presentazione ufficiale. Il libro è una comunicazione illuminata, ponendo particolare attenzione al mondo femminile. “È davvero importante far conoscere alle ragazze ed ai ragazzi che il cammino verso la libertà ed il rispetto di se stessi e degli altri, è stato ed è un cammino lungo, impegnativo e non scontato” dichiara Angelini. Il libro è impreziosito dalla prefazione di Vittoriana Abate, giornalista di cronaca nera ed inviata del programma di Rai 1 “Porta a porta”, e la postfazione di Monica Brandiferri, consigliera di parità della provincia di Teramo. Le immagini nel libro sono della pittrice Simona Battistelli che ha dato un volto alle storie delle donne narrate nel libro: Michela, Maria, Claudia, Rossella, Lorella, Sonia. Bertoni Editore.
Giovanni D’Onofrio