Per molte settimane il sistema di raccolta è letteralmente impazzito e la differenziata è stata mischiata con l’indifferenziata
La chiusura della discarica crea caos
Un’altra estate di guerra sta finendo e, come ogni anno, si contano le vittime. La guerra contro i rifiuti e per una città pulita è stata anche quest’anno tragicamente perduta; una Caporetto. Peggio degli anni scorsi, uno scempio per l’immagine di una città che potrebbe costituire un polo di attrazione storico-naturalistica di prima grandezza. I
l Sindaco ha detto che anche quest’anno Anzio è “sold-out”; anche grazie alle limitazioni della mobilità che hanno costretto i Romani a riversarsi sulle spiagge del litorale laziale, e quindi “sold-out” nonostante le tonnellate di rifiuti maleodoranti che hanno accompagnate le vacanze di migliaia di villeggianti. Ma quest’anno non è stato solo un problema di mucchi di rifiuti lungo le strade di Anzio ma il servizio raccolta sembra essere andato letteralmente in tilt. E’ circolata la notizia che la discarica era stata chiusa per alcuni giorni e che quindi la frazione indifferenziata, che dopo la necessaria lavorazione, vi viene smaltita, non poteva più essere raccolta. E qui accade l’inverosimile; i comuni interessati cercano soluzioni temporanee ed Anzio va in pallone perché, è la versione condivisa dai maggiorenti del Comune, la Regione non interviene in suo aiuto per ragioni politiche. Allora si può pensare che mucchi di indifferenziata vengano ad accumularsi fuori dai condomini e dalle ville e villette del comune...non è cosi: è molto peggio.
Il sistema di raccolta è, per molte settimane, letteralmente impazzito, secchi di vari colori si sono accumulati per giorni fuori dalle abitazioni; raccolte vengono eseguite qua e la senza nessuna logica operativa. Per settimane centinaia di sacchi trasparenti con i rifiuti verdi restano ammucchiati lungo i muri di cinta dei giardini, il calendario di raccolta è stravolto ed Anzio ha passato l’ennesima estate immersa nei rifiuti. Secondo la logica irrazionale della ”bonifica” sono state effettuate raccolte di rifiuti differenziati nei loro contenitori e rimescolati insieme fra loro con un forte aggravio di spese per il loro smaltimento e, ciò che appare ancora più incomprensibile, per una situazione che è stata attribuita alla difficoltà di smaltire proprio la frazione indifferenziata.
Il Sindaco ha chiesto scusa ai cittadini ed ai villeggianti che, nella quasi totalità, non hanno capito che cosa stesse succedendo e ne, tanto meno, il perché.
Per essere onesto nemmeno a me, che ritengo essere un cittadino informato, sono apparse chiare le ragioni per cui se la frazione indifferenziata non può essere smaltita il calendario e la raccolta delle altre frazioni debbano risultarne stravolti. Si ripete quello che negli anni scorsi abbiamo auspicato non si ripetesse più; abbiamo rivissuto il disagio di ricevere, in un ambiente cosi degradato , un amico a cui abbiamo sempre detto che ad Anzio si vive bene.
Ho cercato di pormi all’interno del problema e non da sterile e critico osservatore esterno. Ho concluso, per l’ennesima volta, che è il sistema della gestione dei rifiuti ad Anzio che non funziona, così come è stato in passato e che la temporanea chiusura della discarica è stato quest’anno solo un elemento aggiuntivo ma che non ha inciso più di tanto. Mi occupo di rifiuti da molti anni e, da molti anni cerco di contribuire a creare un sistema di raccolta degno di una cittadina come la nostra.... con risultati molto limitati grazie ad una struttura che si è caratterizzata per la sua impermeabilità agli interventi dall’esterno e alle proposte di ogni novità. E intendo sottolineare che la responsabilità della gestione di un servizio comunale è del dirigente competente.
I rappresentanti eletti e cioè l’Assessore o il Sindaco non possono, per legge, intervenire nella gestione tecnico-amministrativa di un contratto relativo ad un servizio. Allora alcune domande vanno fatte a chi ha la responsabilità di gestire la raccolta dei rifiuti ad Anzio: il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani è un servizio essenziale e quindi deve sempre prevedere soluzioni alternative da attuare in caso di emergenza.
Quali erano le soluzioni previste per il caso che si è verificato?
Se la frazione indifferenziata non poteva essere smaltita, perché le altre frazioni, con particolare riferimento a quella organica, non sono state puntualmente raccolte separatamente?
Perché la frazione verde non è stata raccolta per settimane?
E’ vero che, come segnalato e documentato da molti cittadini, la ditta ha raccolto con lo stesso mezzo meccanico frazioni precedentemente separate dagli utenti?
Nel caso affermativo, che sarebbe gravissimo, che provvedimenti sono stati presi?
E così via. Girando per le strade di Lavinio ho di nuovo verificato l’effetto deleterio delle telecamere installate per stanare l’incivile.
Basta percorrere lo Stradone di Sant’Anastasio, provenendo da via delle 5 miglia, arrivati all’altezza del Caracol è visibile una telecamera installata su un palo telefonico; controlla lo spiazzo antistante sul quale si è sempre formata una piccola discarica. Bene, la discarica non c’è più. Basta proseguire per una ventina di metri fuori dalla portata visiva della telecamera e, sul lato destro della discesa, una fila di sacchi e sacchetti di rifiuti sono l’effetto “spargimento” delle telecamere che, invece di risolvere il problema, almeno come deterrente, lo peggiorano perché fanno in modo che l’incivile che non può più gettare i rifiuti in un luogo, perché video controllato, li depositi a circa 50 metri di distanza distribuendoli su un area più grande. E’ nell’aria una nuova gestione rifiuti senza la Camassa e con una società pubblica ma anche se funzionerà alla perfezione sussistono forti dubbi sul fatto che Anzio diventerà una città pulita.
La ditta appaltatrice è solo un elemento del sistema di raccolta e non basta per ottenere un sistema efficiente se il capitolato di gestione non è stato formulato nel modo adeguato alla realtà di Anzio e se il management non è adeguato per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza.
Se la gestione del contratto spetta al Dirigente, la scelta degli obiettivi, il controllo del loro raggiungimento e la scelta del responsabile della gestione spettano al Sindaco e al suo designato che ne devono rispondere a chi li ha eletti ed anche a chi non li ha votati. Quindi i cittadini di Anzio hanno preso atto delle scuse del Sindaco ma restano convinti del fatto che egli abbia l’obbligo di creare una struttura di gestione basata su principi di efficienza e funzionalità. Molti cittadini che ho avuto occasione di incontrare in questo periodo mi hanno chiesto: “chi è l’assessore che deve vigilare ed agire di conseguenza?”.
Nessuno ne sa niente. Pochi lo conoscono e certamente le sue urla indignate per una situazione vergognosa non si sono sentite; non si ha notizia di decisioni drastiche prese o di azioni perentorie per far fronte ad una condizione che ha indignato tutti. Dove è l’Assessore che ha la delega dal Sindaco per le politiche ambientali? Dove è andato? Che decisioni ha preso per una serie di disservizi che con il blocco della discarica hanno poco a che fare? I cittadini di Anzio e coloro che ad Anzio vengono in vacanza aspettano che l’Assessore faccia il punto sulla situazione, faccia la sintesi di quanto accaduto e ne tragga le conseguenze per quanto riguarda il suo incarico e l’incarico di coloro che possano aver concorso al disastro estivo 2021. Infine che provvedimenti ha preso o prenderà il Sindaco, che non credo vorrà continuare a permettere che le cose vengano gestite come lo sono state quest’anno, e l’anno scorso e l’anno prima.
Se il Sindaco non prenderà provvedimenti drastici che diano ai cittadini il segno che esiste una logica di gestione si assumerà la responsabilità politica di un disastro avvenuto e di quelli annunciati ed ogni tentativo di sminuirli o di razionalizzarli potrà solo apparire un’inutile arrampicata sugli specchi.
Sergio Franchi
Un aiuto alle attività produttive
Ancora una volta il nostro modo di fare opposizione, intransigente ma costruttivo, ha portato un importante risultato. La nostra proposta di agevolare le attività commerciali sul pagamento dell’occupazione suolo pubblico aggiuntivo è stata infatti oggi approvata in giunta, attingendo proprio dal fondone covid che avevamo individuato.
Ora l’ultimo step sarà la votazione in consiglio comunale per ratificarla. La proposta dobbiamo giustamente ricordare che aveva avuto anche il voto unanime della commissione bilancio ed il susseguente impegno dell’assessore Ilaria Coppola di portarla in giunta al più presto.
Da parte nostra avevamo chiesto l’esenzione totale, ma il traballante bilancio del comune ha consentito solamente lo sconto del 50%. Comunque, possiamo dire, di aver dato almeno un segnale di vicinanza alle attività produttive. Nei prossimi giorni presenteremo anche una serie di proposte sul sociale di aiuto alle famiglie, anche se, come noto, la situazione delle casse del comune è decisamente complicata a causa di scelte, a dir poco, azzardate di questa amministrazione e di quella precedente. Noi comunque proseguiamo nel nostro modo di intendere la politica, dalla parte della città, sempre, non a parole ma con proposte fattive e controllo puntuale, come abbiamo dimostrato durante questi due anni di consiliatura.
Roberto Alicandri
Marco Federici