ridotto male, ero molto infuriata.
Amelia
Ieri a sport due bambine mi hanno fatto infuriare. Perché ogni volta che parlavo con un bambino si intromettevano sempre e mi davano fastidio. Ogni volt che io e Valerio facevamo gli esercizi ci prendevano in giro e noi certe volte gli nascondevamo le cose come le borracce e alla fine gliele ridavamo. La nostra insegnante di atletica ci diceva di fare amicizia ma noi non volevamo.
Ivan
Ero appena uscita di scuola. Avevamo appena deciso che io potevo tenere la casetta di cartone per un mese. Maestra ‘C’è qualcuno che prende Martina?’. ‘Mia mamma dice ‘Sì, io’ io rispondo ‘Ciao mamma, Tommaso mi tieni la casetta?’. ‘Ok’ disse scocciato, ‘Grazie’ risposi, il tempo che mi tolgo il cappotto. ‘Tommaso, mi dai la casetta?’ e me l’ha data tutta distrutta e mi sono infuriata e mi veniva da dargli un pugno in faccia.
Martina
Ieri Roberta mi ha fatto veramente infuriare. Durante l’ora di matematica mi ha detto che io ho detto una cosa ‘offendente’ tipo che si arrabbiava senza motivo e non so il perché. Forse perchè si è svegliata così un po’ infuriata. Si è svegliata si è preparata per andare a scuola poi è uscita quando era ancora infuriata.
Roberta P
Un giorno stavo giocando con la P3 mia sorella la prese e la lanciò per terra e mi sono arrabbiato tantissimo persino ero diventato rosso e mia madre l’ha menata, però io ero diventato matto. Mio padre era disperato perché l’aveva comprata con tanto cuore. In seguito mio padre me ne comprò un’altra ma un altro modello.
Mattia G
Ieri ho deciso di andare sulla spiaggia con Giulia la mia amichetta. Stavamo passeggiando insieme con il mostriciattolo di mia sorella, quando ad un tratto io dissi ‘Guarda lì, sì proprio lì, c’è una conchiglia enorme’ esclamai sorpresa. Giulia corse come un ghepardo, la prese, e la guardò intensamente. Era viola chiaro, quali lilla, un bordo color arancio brillante. Insomma era stupenda. Giulia me la lanciò, ma io ero in direzione del mare, quindi lanciandomela troppo in alto non riuscii a prenderla, ma l’aveva presa il mare. Io mi ero infuriata tanto, ma in fondo non l’ha fatto apposta, quindi non me la presi tanto e la perdonai.
Giorgia
Ieri mia sorella mi ha fatto davvero infuriare perché mentre mi stavo cambiando mi ha preso il calzino. ‘Vittoria per favore mi puoi dare il calzino?’. Lei ancora non me lo aveva ridato e lì ho iniziato ad arrabbiarmi ‘Non te lo voglio ridare!’. Poi me lo ha ridato e io ho detto ‘Quello non è il mio calzino!’. Ma mia sorella lo ha negato e mi ha detto ‘Sì che è il tuo’. Allora mi sono arrabbiata ancora di più e ancora. Poi si sa che di lei non ci si può fidare. Ma non era finita qui perché avrò vendetta molto presto. A un certo punto mia madre ha sentito tutto quel baccano ed è venuta a controllare che stava succedendo. E ha detto ‘Vittoria ridai il calzino a tua sorella!!!’ e poi a quel punto me lo ha ridato.
Milena
AL SUPERMERCATO
Adesso sto uscendo con papà per andare al supermercato con la moto. Siamo partiti, quando siamo arrivati ci siamo dovuti mettere la mascherina. Siamo entrati, gli ho chiesto ‘Ma cosa dobbiamo comprare?’. Papà mi rispose ‘Compriamo il tonno, la pasta ed anche il latte’. Io subito ‘Possiamo comprare anche il gelato?’. ‘No, a casa abbiamo già una scatola di gelato!’. Andammo alla cassa, pagammo e uscimmo. Mettemmo tutta la spesa nello zaino che mi ero portato. Quando arrivammo a casa scaricai la spesa e mi accorsi che c’era una scatola di gelato, allora chiamai papà e gli chiesi: ‘Ma sul foglietto della lista c’è scritto di comprare un’altra scatola di gelato?’. ‘Sì’ confermò papà. Facemmo merenda con il gelato.
Quando ero piccolo mi è successo che stavo tornando da Roma e ad un certo punto ha iniziato a piovere fortissimo, molto forte. Ci siamo dovuti accostare con la macchina ma non è servito a niente, allora ci siamo fermati a Roma e siamo rimasti a casa di nonno. Mamma e papà volevano tornare a casa il giorno dopo. Quando ci siamo svegliati stava piovendo ancora ma molto più piano, non potevamo ancora andarcene via perché le strade erano ancora allagate. Quindi siamo rimasti a casa di nonno per altri due giorni. Io e miei fratelli eravamo felicissimi.
Tommaso
Adesso sono entrata al supermercato. Quando entro nel supermercato c’è una porta scorrevole e sopra un condizionatore che fa uscire aria fredda e alla cassa c’è sempre una lunga fila di gente. ‘Mamma mi puoi prendere le caramelle a forma di coccodrillo?’. Mamma: Ma certo!’. Andiamo al reparto delle caramelle a al reparto del latte e poi alla cassa. Io: ‘Mamma ma dobbiamo fare tutta questa fila?’. Ma per fortuna c’era una cassa libera!
Greta M
Adesso sono appena entrata al supermercato con mia mamma e mio fratello. mio fratello chiede alla mamma: ‘Possiamo prendere le brioches?’. ‘No a casa ce ne abbiamo due scatole’. Appena arrivati al reparto delle verdure dico: ‘Non prendiamo le zucchine?’. Mio fratello con una smorfia dice ‘Bleah!’. Dopo qualche minuto incontriamo un amico dell’asilo di mio fratello. Io mi annoio mentre Matteo gioca felice con il suo amico. Mia madre mi sussurra: ‘Puoi decidere un dolcetto’. Io sorrido.
Giulia T
Adesso sono arrivata al supermercato, mi piove sulla porta una sorta di aria calda. C’è molta gente. ‘Vado a prendere il carrello’ dico alla mamma. ‘Prendiamo i biscotti al cioccolato?’. ‘Abbiamo già