Il Pontino Aprilia • 21/2019
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ANNO XXX - N° 21 - 6/20 DICEMBRE 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 47
Un cancello privato
ma intestato al Co-
mune. Una anoma-
lia venuta alla luce
solo di recente,
quando la famiglia
Tesei, storica pro-
prietaria della ditta
di trasporti di via
Nettunense e di
conseguenza del
cancello “conteso”,
ha eseguito una vi-
sura che ha inequi-
vocabilmente con-
fermato il nomina-
tivo del proprietario
dell’accesso verso
la sua azienda: il
Comune di Aprilia
appunto, che pur
volendo di quella
minuscola particel-
la, vitale per l’atti-
vità, non saprebbe
che farne. Per cor-
reggere quella stra-
nezza venuta fuori per caso, una
stortura che si trascina dietro
dall’esproprio del 1994 senza che
nessuno fino ad ora se ne fosse
reso conto, è stata convocata per
le 11.30 del prossimo 5 dicembre
una commissione lavori pubblici
ad hoc, che oltre a esaminare l’e-
lenco aggiornato dei beni aliena-
bili, dovrà cercare di sbrogliare
una matassa lasciata in eredità da
precedenti amministrazioni.
Nello specifico dalla giunta gui-
data da Rosario Raco, che nel
1994 diede mandato di espropria-
re i terreni di proprietà della fa-
miglia Tesei per realizzare un’a-
rea verde per il quartiere Nord di
Aprilia. Parco Friuli è stato rea-
lizzato senza intoppi nè conten-
ziosi, ma solo di recente la fami-
Aprilia e
Pantelleria,
due città
pronte a le-
garsi indis-
s o l u b i l -
mente at-
traverso il
gemellag-
gio, trova-
no nella
musica di
G i a n n i
Be rna rdo
un primo
punto di
c o n t a t t o .
Apri l iano
d'adozione,
Be rna rdo
porta nel
cuore le ra-
dici e la
b e l l e z z a
della sua
terra e fa rivivere il profumo del
mare e dei sapori panteschi nelle
12 tracce riprodotte nell'ultimo
cd, "Di terra e di respiro", in ven-
dita presso Mondadori Bookstore
ad Aprilia e Nettuno. Gianni Ber-
nardo ha deciso di scendere per
una volta dal palcoscenico, dove
ha saputo sempre dare prova della
sua maestria nell'arte della recita-
zione e da artista poliedrico quale
è ha vestito i panni del cantauto-
re. Non si tratta della prima volta:
già nel 1980 Bernardo si era ci-
mentato con la sua prima raccolta
di canzoni, che segnala il primo
vero tentativo di mettere in musi-
ca le sue emozioni e altre prove
restano nelle raccolte del 1983,
1989 e 1993, sempre dedicate alla
sua terra. Poi arrivò "C'è un'isola
in mezzo al mare", prodotta con
Erba Tinta Cantieri Culturali e ar-
La famiglia Tesei ha scoperto di non essere il proprietaria del suo cancelloL’ultimo CD del cantautore pantesco Gianni Bernardo
Privato ma intestato al ComuneDi terra e di respiro
glia Tesei si è resa conto che al-
l’atto dell’esproprio qualcosa è
andato storto e per un mero errore
oggi anche il cancello della loro
attività, situata lungo via Nettu-
nense, risulta intestata all’ente di
piazza Roma. Un accesso sostan-
zialmente inutile per la parte pub-
blica, mentre di vitale importanza
per il privato cercare di corregge-
re quel vecchio errore, anche a
costo di pagare di tasca propria
tutte le spese tecniche e notarili
necessarie. “E’ stata la famiglia a
presentare questa istanza, che
non dovrebbe trovare particolari
motivi di contrarietà tra i com-
missari, ma che abbiamo deciso
di portare in commissioni proprio
per spiegare cosa è accaduto e
garantire una maggiore traspa-
renza agli atti che ne consegui-
ranno. Il privato del resto ha di-
mostrato con i documenti che il
cancello esisteva prima del mo-
mento dell’esproprio ed è dispo-
sto a pagare le spese notarili ne-
cessarie”. Del resto, non è la pri-
ma volta che l’amministrazione
Terra deve rimettere mano a erro-
ri su procedure di esproprio fatte
in passato: tra i casi più eclatanti
il parco di via dei Mille, i terreni
di via Giustiniano sede del po-
liambulatorio, quelli su cui sorge
la scuola Menotti Garibaldi e ad-
dirittura l’area verde del quartiere
Grattacielo - terreni ex Salini -
per i quali il Comune è stato con-
dannato a pagare 4 milioni 233
mila euro.
Francesca Cavallin
rangiato da Lutte Berg. Ma è pro-
prio con quest'ultima raccolta "Di
terra e di respiro", che Bernardo
offre la più autentica prova can-
tautoriale.
La voce del cantautore sembra
fondersi con le note, ricche di
suggestioni tratte dalla musica
araba e pantesca, ma che non ri-
nunciano ai legami con la grande
tradizione cantautoriale italiana.
Nelle tracce più malinconiche,
come in quelle da ballare, sembra
sia la splendida isola siciliana a
prendere parola e a descrivere i
suoi viali, i suoi scorci, i suoi sa-
pori e le sue tradizioni e l'uso del
dialetto pantesco e di sonorità
marcatamente etniche non fanno
che arricchire di suggestioni que-
sto viaggio ideale negli occhi e
nel cuore dell'artista.
Francesca Cavallin
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