Il Pontino Aprilia • 21/2019
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I ragazzi del Centro Addestra-
mento Professionale Enap si ritro-
vano dopo 50 anni a ricordare una
pagina importante della storia del-
la città, che dopo il boom econo-
mico degli anni ‘60 vide innescar-
si una corsa all’industrializzazio-
ne anche grazie ai fondi della cas-
sa del Mezzogiorno e di conse-
guenza il dispendio di energie per
la formazione dei giovani da im-
piegare nelle fabbriche.
A ritrovarsi in occasione di un ap-
puntamento conviviale, due classi
che frequentarono la scuola negli
anni dal 1968 al 1970: vivo in tut-
ti loro il ricordo di Don Angelo
Zanardo - scomparso nel 2011 - il
prete venuto da Casa San Raffaele
di Vittorio Veneto e pioniere non
solo nella formazione tecnica dei
giovani accolti presso il Centro
addestramento di cui era direttore,
ma anche nella loro introduzione
attiva nel mondo del lavoro.
Il Centro addestramento profes-
sionale di Aprilia è stato voluto
proprio da Don Angelo Zanardo,
un vero e proprio pioniere che ha
diretto con successo una scuola di
avviamento al lavoro in fabbrica
in quegli anni di vitale importan-
za, non solo in virtù dell’elevato
tasso di abbandono scolastico, ma
anche per l’esigenza dopo la
scuola primaria di una preparazio-
ne tecnologica necessaria per la-
vorare nelle fabbriche, numerose
in quegli anni tra Aprilia e Pome-
zia.
Durante il biennio trascorso tra i
banchi di scuola, si gettavano le
basi necessarie per la successiva
specializzazione: si imparava a
usare il tornio, la fresa, la saldatri-
ce, si studiava rettifica e aggiu-
staggio.
Solo quando il centro fu trasferito
da via Trieste a via dell’Industria,
si aggiunsero i corsi di elettricista
e informatica. L’esperienza del
Centro addestramento terminò
molti anni dopo, con la cessione
dei locali Enap all’ENFAP, ma
per una sera, seduti davanti a una
pizza e a un boccale di birra, i ra-
gazzi delle sezioni A e B del bien-
nio 1968/1970 hanno potuto ri-
cordare insieme gli anni d’oro del
Centro addestramento. Hanno
partecipato alla cena: Loris Ame-
righi, Renzo Andreato, Pietro Ba-
lena, Giuliano Brugnoni, Paolo
Busolini, Giuliano Cappelletto,
Alberto Cavallin, Roberto Claz-
zer, Elio Compagnucci, Domeni-
co Cornacchia, Adriano De Caro-
lis, Alfonzo De Santis, Domenico
Di Luciano, Antonio Fincato,
Amerigo Fusco, Giacomo Guerra,
Gianfranco Iacobelli, Calogero
Manno, Gianfranco Mattia, Gior-
gio Nardin, Pietro Neroni, Giu-
seppe Paoloni, Ennio Pigliapoco,
Franco Rossi, Angelo Testa, Gra-
ziano Trobiani, Mauro Trombetta,
Doriano Zandri.
Francesca Cavallin
Verso l’assemblea na-
zionale unitaria delle si-
nistre di opposizione a
Roma, adesioni di Sini-
stra Anticapitalista Apri-
lia, Partito Comunista
Italiano Campoleone/
Lanuvio, Potere al Po-
polo Latina. Il governo
Conte bis è un governo
dei poteri forti, naziona-
li ed europei, col soste-
gno del capitale finan-
ziario e del Vaticano. Il
PD è il loro punto di ri-
ferimento organico, il
M5S un utile comprima-
rio, per di più capace di
assumere su alcune te-
matiche posizioni ancor
più di destra. La legge
di stabilità è il loro ma-
nifesto: riduzione del
cuneo fiscale senza che
i padroni paghino un eu-
ro, e dunque a carico dei
lavoratori; ripristino e
allargamento delle agevolazioni
fiscali a vantaggio dei profitti; ri-
spetto ossequioso del Patto di sta-
bilità concordato con la UE. Nel
mentre resta intatto tutto il lavoro
sporco dei governi precedenti:
Jobs Act, Legge Fornero, decreti
sicurezza contro i migranti e le
lotte dei lavoratori, accordi con la
Libia, autonomia differenziata.
Partito Comunista Italiano Cam-
poleone/Lanuvio, Potere al Po-
polo Latina e Sinistra Anticapi-
talista Aprilia partecipano all’as-
semblea nazionale. “Paradosso
ancora più tragico - scrivono le
tre sigle della sinistra apriliana - è
che il governo si regge sul soste-
gno diretto delle direzioni sinda-
cali e sul coinvolgimento della si-
nistra parlamentare e ciò regala
alle destre peggiori (Salvini e
Meloni) un ampio spazio di de-
magogia reazionaria presso gli
strati popolari in funzione della
propria rivincita. Come sempre,
il “meno peggio” spiana la stra-
da al peggio. Lo stesso risultato
delle elezioni regionali in Umbria
conferma questa analisi. C’è al-
lora urgente bisogno di ricostrui-
re un’opposizione di massa al go-
verno Conte dal versante dei la-
voratori e delle lavoratrici.
Un’opposizione radicale e senza
equivoci. Un’opposizione che
punti a unire tutto ciò che padro-
ni e governo vogliono dividere, a
Si ritrovano dopo 50 anni i ragazzi delle sezioni A e B del biennio 1968/70Le sinistre italiane all’assemblea nazionale di Roma
I ragazzi del Centro EnapContro il governo Conte
partire dalle lotte di resistenza a
difesa del lavoro (ex Ilva, Whirl-
pool...) per contrastare i nuovi
grandi processi di ristrutturazio-
ne capitalista. Una opposizione
che si raccolga attorno ad una
piattaforma generale indipenden-
te, in una prospettiva di alternati-
va anticapitalista. Una opposi-
zione che possa diventare riferi-
mento utile per connettere i movi-
menti sociali, ambientalisti, fem-
ministi, contro la repressione e la
reazione, a partire dal movimento
contro il cambiamento climatico
e di quello delle donne, dando
continuità alle mobilitazioni di
novembre. Una opposizione che
possa saldare attorno alla classe
lavoratrice la più vasta insoddi-
sfazione popolare sbarrando la
strada alla destra. In funzione di
questa prospettiva, e su queste
basi di chiarezza, riteniamo ne-
cessaria la più vasta unità d’azio-
ne di tutte le sinistre di opposizio-
ne, sociali e politiche (comuniste,
socialiste, anticapitaliste e liber-
tarie) per unire le lotte contro un
governo padronale e contro le de-
stre reazionarie. Per questo moti-
vo aderiamo e invitiamo a parte-
cipare all’ assemblea nazionale
unitaria delle sinistre di opposi-
zione che si terrà a roma sabato
7 dicembre ore 10.00, presso il
teatro de’ servi (via del mortaro
22). P.N.
Pag. 48 IL PONTINO APRILIA Cronaca di Aprilia ANNO XXX - N° 21 - 6/20 DICEMBRE 2019
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