Tra pochi giorni dovrebbe aprire il sottopasso al Casello 45 se la Città Metropolitana di Roma installerà il gruppo elettrogeno
Caporaso: Trano non provare a mettere la bandierina
Tra pochi giorni la Città Metropolitana di Roma provvederà ad installare il gruppo elettrogeno per portare l’elettricità a Casello 45, dopo di che il tanto atteso sottopassaggio potrà dirsi finalmente completato. Ad assicurare la prossima conclusione dell’opera viaria strategica per Aprilia, Anzio e Nettuno, il deputato Raffaele Trano, che si è recato in visita presso l’area per constatare di persona lo stato dei lavori. Proprio l’intervento della Città Metropolitana di Roma, strategico per giungere finalmente all’apertura del sottopasso, alcune settimane fa era stata oggetto di una riunione dai toni accesi, durante la quale l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Aprilia Luana Caporaso aveva intimato agli enti preposti di portare a termine in breve tempo gli adempimenti necessari all’apertura del sottopassaggio, ideato per sostituire il passaggio a livello.
“Per l’attesa apertura del sottopasso di Casello 45, ai confini tra i Comuni di Aprilia e Nettuno e fondamentale per snellire il traffico in quella zona – assicura Raffaele Trano - manca ormai poco. Me lo ha assicurato il consigliere delegato alla viabilità ai lavori pubblici della città di Roma Capitale, Carlo Caldironi. Insieme a lui, al consigliere delegato all’ambiente Marco Tellaroli e al consigliere comunale di Nettuno, Mauro Rizzo, ho compiuto un sopralluogo.
Sono state installate due idrovore su entrambi gli accessi al sottopassaggio, che entreranno in funzione in caso di emergenza, ed è stata installata anche una sbarra elettronica che si abbasserà nel caso in cui i sensori collegati dovessero rilevare che le idrovore non hanno funzionato, scongiurando in caso di allagamento di rimanere impantanati. Mancano solo il gruppo elettrogeno, che dovrebbe essere istallato entro pochi giorni, per rendere l’intero impianto funzionante, e il collaudo. Tutti lavori seguiti dal dirigente Orsini, del VII dipartimento della Città metropolitana”.
Gli interventi più importanti e necessari per poter tagliare il nastro di un’opera tanto attesa e necessaria per i residenti, sono ormai completati.
“Il sottopassaggio – specifica il deputato de L’Alternativa c’è - è dotato di illuminazione, di un passaggio pedonale abbastanza ampio e di scale che consentono l’uscita a metà percorso. Ho seguito dall’inizio lo stato di avanzamento dei lavori, un intero quartiere era rimasto isolato e vi erano attività commerciali che erano state costrette ad abbassare la serranda.
I lavori erano in alto mare e gli automobilisti costretti a percorrere chilometri per superare la linea ferroviaria. Immediatamente ho allertato le Ferrovie dello Stato, chiedendo spiegazioni su quei lavori infiniti, e in due anni e mezzo tra me ed Rfi c’è stata una fitta corrispondenza. Sono state quindi aperte le complanari e ora Casello 45 può finalmente rinascere ed essere un quartiere accogliente”.
Intanto l’amministrazione apriliana prosegue il percorso per rendere permanente la complanare e di conseguenza il prolungamento di via Vesuvio. Nei giorni scorsi la determinazione a firma del dirigente del settore Lavori Pubblici è servita ad avviare le procedure per l’esproprio dell’area, avviate proprio per evitare che con l’apertura del sottopassaggio il prolungamento di via Vesuvio venga soppresso.
Francesca Cavallin
Il sottopassaggio di Casello 45 aprirà a breve, risolvendo i problemi di viabilità di un intero quartiere, ma non certo per merito dell’onorevole Raffaele Trano. Questo in estrema sintesi il tenore dell’intervento dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Aprilia Luana Caporaso, che l’indomani della visita e dell’intervento del deputato de L’Alternativa C’è, confermando la prossima apertura di un’opera strategica per il territorio, ha voluto mettere i puntini sulle i rispetto all’impegno portato avanti nei mesi dall’amministrazione apriliana, che si è duramente scontrata con la Città Metropolitana di Roma proprio per i ritardi negli adempimenti tecnici che hanno allontanato il taglio del nastro del sottopassaggio.
“Apprendo che l’onorevole Trano è nuovamente molto attento nel dispensare notizie e informazioni rispetto alla situazione di casello 45 – sottolinea l’assessore Caporaso - cosa che in questi due anni e mezzo non ho riscontrato dai suoi ex colleghi di partito della Città Metropolitana di Roma, che non si sono mai interessati della situazione in cui hanno ridotto i miei concittadini, che vivono in quel quartiere, e sopratutto non hanno mai forzato la mano per far sì che la situazione si sbloccasse.
I grandi ritardi degli ultimi mesi sono proprio imputabili alla Città Metropolitana di Roma governata proprio dai M5S apparsi nel sopralluogo. L’onorevole Trano non è lo stesso che diceva che il sottopasso sarebbe stato aperto a novembre 2020?”.
In particolare la delegata ai lavori pubblici, che nei mesi scorsi ha lavorato anche per rendere permanente il prolungamento di via Vesuvio, ha mal digerito il tono dell’intervento e sottolineato mancanze da parte degli altri enti.
“Per l’apertura del sottopasso – precisa - siamo in dirittura d’arrivo, ma posso garantirvi che non è frutto dell’interesse sporadico del deputato Trano o dei suoi colleghi, ma del lavoro quotidiano degli uffici di tutti gli enti che hanno lavorato per sbloccare una situazione imbarazzante. Trovo al quanto ridicolo cercare di mettere il “cappello politico” in una situazione come questa dove sono emerse tutte le criticità del sistema amministrativo e burocratico italiano. Lotto da due anni e mezzo, insieme agli amministratori locali di Anzio e Nettuno, per far sì che i nostri concittadini tornino a vivere una vita normale, senza difficoltà di mobilità e impedimenti. Non permetterò assolutamente che qualcuno posso far passare l’apertura come una vittoria politica, questo sottopasso mal progettato e mal gestito è lo specchio dell’amministrazione disattenta dei partiti nel nostro paese”.
Francesca Cavallin
Fare memoria con nuove intitolazioni di spazi pubblici
Si è riunita la Commissione Toponomastica, chiamata a decidere in merito ad alcune richieste di assegnazione di nuove denominazioni per spazi pubblici cittadini. L’organo consultivo ha approvato all’unanimità le seguenti proposte:
- Intitolazione a don Aldo Bellio, don Fernando Antonio Della Libera, don Clemente Cietto e don Luigi Fossati delle aule 4, 5, 2A e 2B del Polo CulturAprilia (ex Claudia)
- Intitolazione dell’area verde in via Bulgaria “Ai Martiri delle Foibe”
- Cambio del nome dell’area verde tra via delle Palme e via Cavalieri di Vittorio Veneto, da “Battaglia di Takrouna” a “Ai Caduti della battaglia di Takrouna”
- Intitolazione del parco situato tra via Marco Aurelio, via Giulio Cesare e via Traiano a Nilde Iotti
- Intitolazione del parco situato tra via Gramsci, via Volturno, via Fermi e via Di Vittorio a Giuseppe Impastato
Ora le proposte dovranno esser oggetto di una delibera di Giunta, prima dell’invio alla Prefettura per la ratifica che ufficializzerà anche formalmente le nuove denominazioni.
Ad aprire la seduta, cui ha preso parte anche il Sindaco Antonio Terra, è stato un ricordo di Gianfranco Compagno, giornalista e ricercatore di storia locale della Città, recentemente scomparso e membro della Commissione Toponomastica.
I quattro sacerdoti cui saranno intitolate le aule del Polo CulturAprilia sono tutti appartenenti all’Istituto San Raffaele di Vittorio Veneto, che ha guidato la chiesa di San Michele Arcangelo in piazza Roma per più di 50 anni.
La richiesta di intitolare un luogo pubblico a Nilde Iotti, prima donna ad esser eletta alla presidenza della Camera dei Deputati, una delle tre più alte cariche dello Stato, era giunta invece dal PD di Aprilia. Mentre l’intitolazione dell’area verde di via Bulgaria ai cittadini italiani vittime nella sanguinosa pagina storica delle Foibe, fa seguito alla domanda pervenuta al Comune da parte dell’Associazione La Lestra.
Infine, la decisione di intitolare a Giuseppe Impastato (giornalista, conduttore radiofonico e attivista politico ucciso dalla mafia nel 1978) il parco di fronte alla scuola Menotti Garibaldi recepisce una delibera di Consiglio Comunale, votata all’unanimità diversi anni fa.
“In attesa di poter svolgere le cerimonie di intitolazione degli spazi già votati in Giunta nei mesi passati – commenta l’assessora Luana Caporaso, che detiene la delega al patrimonio – abbiamo ritenuto opportuno recepire nuove richieste da parte delle realtà sociali cittadine. Assegnare un nome ad un luogo è un atto dal valore simbolico, che credo abbia anche una rilevanza importante per la vita cittadina: permette di unire il passato al presente, di fare memoria di persone, fatti ed eventi che hanno avuto un’importanza cruciale per il nostro territorio e per il Paese intero. La speranza è quella di poter organizzare presto eventi pubblici che ci permettano anche di ritrovarci fisicamente in questi luoghi, una volta che l’epidemia sarà alle nostre spalle”.
Comune di Aprilia