Il Pontino Nuovo • 4/2019
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Pag. 34 IL PONTINO NUOVO Cronaca di Ardea ANNO XXXIV - N° 4 - 16/28 FEBBRAIO 2019
Ordinanza di Savarese per la presenza di troppe buche
Limite di velocità
La nuova ditta non rispetterebbe il capitolato
Controlli mensa
Silver Cohousing Ardea
Ordinanza per le buche e limite di
velocità a 30 chilometri all’ora. È
questa l’iniziativa, che sicura-
mente farà discutere, presa dal
Comune di Ardea, riguardo alle
buche presenti su gran parte (se
non su tutte) le vie del territorio.
L’ordinanza firmata dal Sindaco
Mario Savarese, infatti riguarda
soltanto l’istituzione del limite
massimo di velocità (ridotto) e
l’apposizione della segnaletica
stradale sia nel centro urbano che
fuori dal centro abitato per avvi-
sare del pericolo. In pratica si
scarica, di fatto, tutta la responsa-
bilità sugli automobilisti. L’ordi-
nanza predispone l’istituzione del
limite massimo di velocità di 30
km/h con apposizione, in entram-
bi i sensi di marcia, del segnale
composito con la seguente dicitu-
ra: “Strada dissestata – Buche
sulla carreggiata”, su tutto il terri-
torio comunale ad iniziare dalle
strade sopra rappresentate. Le vie
interessate all’ordinanza sono Via
Laurentina, Via Pratica di Mare,
Litoranea, Via Campo di Carne,
Viale San Lorenzo, Viale Nuova
Florida, Via Verona, Via Po, Via
dei Tassi, Via Modena, Via Nova-
ra – Via Bologna. Intanto si legge
nell’ordinanza che L’ Ammini-
strazione Comunale è sollevata
da qualsiasi responsabilità per
eventuali danni a veicoli a perso-
ne e/o a cose derivanti dalla inos-
servanza della presente ordinan-
za.
“Scandalosa l’ordinanza emessa
in data 12 febbraio dal sindaco di
Ardea, Mario Savarese – ha detto
la consigliera comunale di Fi,
Raffaella Neocliti -. L’ imposizio-
ne del limite di velocità di 30
km/h sul territorio, causa buche e
strade dissestate. Aveva ragione
Cetto la qualunque.... Se ci sono
le buche evitarle. Questo compor-
ta una segnaletica nuova ovun-
que, e mi aspetto di vederla già
da oggi. E gli interventi? I famosi
700 mila euro messi in bilancio
per le strade? Va raccontato ai
cittadini che siete in ritardo con
l’approvazione del bilancio e che
già è arrivata la diffida del Pre-
fetto. Savarese quante volte ti ap-
pellavi alla prefettura per le sca-
denze prima? Adesso potete fare
tutto”.
“Viene emanata ordinanza n° 05
del 12.02.2019 da parte del Sin-
daco di Ardea, sulle strade del
territorio comunale – Istituzione
del limite massimo di velocità.
Apposizione segnaletica stradale
sia nel centro urbano che fuori
dal centro abitato. Il territorio è
devastato e dissestato da voragini
pericolose e gravi per l’incolumi-
tà delle persone – ha scritto la
consigliera comunale “Con la
gente per Ardea”, Edelvais Ludo-
vici -. Il Comune di Ardea è gra-
vemente amministrato da persone
irresponsabili e incapaci di inte-
ragire con la cittadinanza e con il
territorio, senza dare la giusta
priorità agli obiettivi primari,
quali un manto stradale in grado
di poter ospitare e dare la possi-
bilità ai viaggiatori di transitare
senza incorrere in gravi incidenti
per la loro salute e la loro incolu-
mità. Leggo dall’ordinanza al
punto n° 3 che “L’amministrazio-
ne comunale è sollevata da qual-
siasi responsabilità per eventuali
danni a veicoli a persone e/o a
cose derivanti dall’ inosservanza
della presente ordinanza. L’istitu-
zione del limite massimo di velo-
cità di 30 km/h con apposizione,
in entrambi i sensi di marcia, del
segnale composito.” La situazio-
ne della nostra rete stradale – ha
detto ancora la consigliera comu-
nale “Con la gente per Ardea”
Edelvais Ludovici - è in effetti in
continuo peggioramento e ogni
giorno migliaia di automobilisti
devono fare i conti con strade-co-
labrodo che mettono a repenta-
glio la sicurezza delle persone e
dei veicoli. Non c’è bisogno di
percorrere strade in località re-
mote per accorgersi del problema
poiché buche e voragini sono di-
ventate ormai una consuetudine
anche nella rete viaria urbana e
con le piogge il fenomeno diventa
ancora più insidioso poiché l’ac-
qua ricopre le buche e diventa
ancora più difficile evitarle. Il
manto stradale della città è dis-
seminato da buche o per meglio
definire da vere e proprie voragi-
ni che in mancanza di un inter-
vento periodico di manutenzione
continuano ad allargarsi. A tal
proposito il Sindaco si vede co-
stretto ad emanare un’ordinanza
per sollevarsi dalle responsabili-
tà, degrado e sciatteria, sono di-
ventate un serio pericolo per il
Comune di Ardea. Due sono le
norme che regolano questa mate-
ria. In base all’articolo 2043 del
Codice Civile, infatti, le ammini-
strazioni comunali sono respon-
sabili della manutenzione del
manto stradale per evitare che la
strada dissestata possa causare
danno a cose e persone. Inoltre,
l’art. 2051 permette di contestare
alla Pubblica Amministrazione
un “danno cagionato da cose in
custodia”, in quanto le strade so-
no beni che le amministrazioni
locali, cioè comuni e provincie,
sono tenuti a curare in quanto
appartenenti alla collettività.
Non basta scrivere un’ordinanza
di viaggiare a 30km/h sulle stra-
de del territorio, per sollevarsi
dalle proprie responsabilità, per
meglio definirle responsabilità
gravi. L’ordinanza emanata da
parte del Sindaco non esonera lo
stesso dalla responsabilità per
l’incolumità delle persone nei
confronti della cittadinanza, pe-
doni, automobilisti, ciclisti, moto-
ciclisti e bambini che rischiano
la vita sulle strade appartenenti
al Comune di Ardea. È necessa-
rio che il Sindaco si rimbocchi le
maniche e si metta all’opera per
Il giorno 28 gennaio prima del
consiglio comunale abbiamo in-
contrato le addette della refezione
scolastica assorbite come lavora-
trici, dell’impresa appaltatrice,
che ha in concessione la refezione
scolastica del Comune di Ardea.
Dopo l’incontro ci siamo sentiti
in dovere di avvisare le autorità
preposte al fine di dover supervi-
sionare il rispetto degli articoli
del capitolato di appalto, che ri-
guardano il personale e l’adegua-
mento degli spazi e arredi, delle
scuole come previsto dalla nor-
mativa vigente. Con questa nota
informiamo della situazione che
al momento vige nel contesto la-
vorativo tra l’impresa appaltatrice
e i lavoratori che sono stati assor-
biti dalla stessa. Si lamentano
problematiche di lavoro serie e
non conformi alle leggi vigenti.
Si invitano il Sindaco e gli uffici
preposti in materia a risolvere il
problema lavorativo di tutte le ad-
dette mensa che sono state assun-
te dall’impresa appaltatrice della
ristorazione scolastica del comu-
ne di Ardea. Questo dovrà acca-
dere prima della firma definitiva
del bando di concessione con un
sopralluogo preposto all’interno
delle istituzioni scolastiche al fine
di valutare l’idoneità e il rispetto
della normativa vigente, a seguire
per le lavoratrici il rispetto delle
regole in materia di lavoro (con-
tratto di lavoro). In riferimento al
capitolato speciale di appalto per
la procedura di gara per la gestio-
ne in concessione del servizio di
refezione scolastica si comunica
quanto segue: E’ necessario pri-
ma della firma definitiva tra la
S.A. e l’impresa appaltatrice (Se-
renissima) operare da parte del-
l’ente e degli organi preposti i
dovuti controlli al fine di garanti-
re e rispettare tutte le norme pre-
viste secondo le leggi vigenti al
fine di dover salvaguardare la
procedura di gara e i relativi con-
tenuti.
Vista la nota del 29.01.2019 n.
5505 da parte dei lavoratori o per
meglio dire addette mensa dove
reclamano la non osservanza di
alcuni diritti sul personale e il
non rispetto del CCNL. Seguito
anche dal l’inosservanza degli
art. 41 e 42 del capitolato specia-
le di appalto per la procedura di
gara per la gestione in concessio-
ne del sevizio refezione scolasti-
ca. Si richiede l’osservanza e la
supervisione sulla procedura del-
la concessione soprattutto su al-
cuni aspetti molto importanti: I
sottoscritti chiedono alle SS.LL.
di supervisionare e controllare
prima della firma definitiva con
la I.A.
Art. 41 – disciplina del rapporto
di lavoro e clausola di salvaguar-
dia sociale “l’aggiudicatario del
contratto di appalto è tenuto ad
assorbire prioritariamente nel
proprio organico il personale già
operante alle dipendenze dell’ag-
giudicatario uscente, come previ-
sto dall’art. 50 del codice, garan-
tendo l’applicazione del CCNL di
settore, di cui all’art. 51 del Dlgs
n. 81 del 15 giugno 2015” in
quanto i lavoratori lamentano il
non rispetto dell’art. sopra citato.
Art. 42 – Organico e reintegro del
personale con il rispetto del rap-
porto minimo di 1 addetto mensa
ogni 30 pasti.
Considerando l’art. 43 – respon-
sabile del servizio che deve ga-
rantire la corretta attuazione di
ogni aspetto del contratto.
Art. 15 - Per quanto riguarda gli
ambienti e gli spazi con relative
attrezzature e arredi è necessario
che l’I.A. rispetti il Titolo V, at-
trezzi e arredi dove gli spazi de-
vono essere adeguati in merito ad
opere di adeguamento alle nor-
mative di leggi vigenti, che ne
garantirà l’efficienza e la confor-
mità in materia di igiene e sicu-
rezza.
E’ obbligo dell’amministrazione
comunale verificare che siano ri-
spettati i seguenti articoli sopra
citati al fine di poter rispettare
tutte le leggi in materia e la nor-
mativa vigente a salvaguardia dei
lavoratori, rispettando il contratto
di lavoro e l’orario prestabilito,
considerando le unità con rappor-
to da 1 addetto mensa fino a tren-
ta unità ed operando in spazi ade-
guati come la legge prevede, at-
trezzature e arredi come previsto
secondo la normativa vigente.
Ardea, lì 04.02.2019
Consiglieri Comunale
Dott.ssa Edelvais Ludovici
(Con la Gente per Ardea)
Maurice Montesi
(Noi con l’Italia)
esigenze primarie quali la vita
dei cittadini che rischiano tutti i
giorni su strade dissestate per
negligenza dell’amministrazione
comunale. Il fatto stesso che il
primo cittadino abbia fatto
un’ordinanza significa che è con-
sapevole e dico consapevole del-
la situazione viaria del proprio
comune e non può lavarsi le ma-
ni, con un’ordinanza. Il quadro è
ampio e preoccupante e coinvol-
ge tutte le categorie degli utenti
della strada, in modo particolare
per i motociclisti che stanno di-
ventando in assoluto la prima ca-
tegoria a rischio sulle strade, pa-
gando assurdi costi con la loro
vita, con lesioni e amputazioni.
Possibile che nessuno prenda
qualche decisione? Possibile e
folle. La situazione sta degene-
rando verso un abbattimento
qualitativo della mobilità con
conseguenze evidenti e pesanti,
eppure i cittadini pagano le tas-
se, imposte e accise pagano già
allo Stato e agli enti territoriali
locali, ai quali si aggiungono,
entrate economiche derivanti
dalle multe. Possibile che proprio
chi paga tanto non abbia un ade-
guato e decente ritorno di inve-
stimenti per la messa in sicurezza
delle strade? Sindaco non accet-
tiamo più un comportamento sen-
za responsabilità, forse è di nuo-
vo il DISSETO FINANZIARIO
che impera su Ardea? Oppure è
colpa di quelli di prima? Sinda-
co, amministratori pentastellati
di Ardea, vi ricordate quando
gridavate a squarciagola sulle
piazze del territorio, nei sit-in
sotto al comune di Ardea, il dis-
agio che oggi voi stessi, in primis
il Sindaco liquida con un’ordi-
nanza sindacale? Iniziate a lavo-
rare è necessario intervenire al
più presto. Sarà doveroso da par-
te mia, come già espresso per al-
tre situazioni del territorio, infor-
mare gli organi preposti che pos-
sano sollecitare l’amministrazio-
ne ad intervenire sull’attuale si-
tuazione”. S.Me.
Dopo Roma nasce “Silver Cohou-
sing Ardea”. Una Casa Solidale
Per Il Mutuo e Reciproco Soccor-
so. La vecchiaia è una condizione
che a molti anziani fa paura, forse
perché la visione che abbiamo è
quella in cui una persona rimane
da sola, spesso in case di cura,
trattata da malata anche quando
non lo é. Ma c’è una novità per le
persone di terza età che potrebbe
rivoluzionare il loro modo di pen-
sare e vivere questo momento
della vita. Si tratta della casa co-
mune per anziani. Nello stesso
concetto delle case degli universi-
tari che vivono insieme per farsi
compagnia e dividere le spese. In
realtà questo fenomeno non è una
vera e propria novità, infatti già
negli anni ’60 si era diffuso in
Danimarca. Viene detta anche
“silver o senior co-housing” ed è
una vera e propria comunità in cui
ogni anziano ha uno spazio tutto
per sé, che sia una camera o un
appartamento, e delle parti comu-
ni da condividere. Ma perché gli
anziani non sopportano le case di
riposo tradizionali? Lasciare la
propria casa per un luogo spesso
asettico e impersonale non fa be-
ne allo stato mentale della perso-
na. Perdono l’autonomia che ave-
vano e la loro routine deve essere
abbandonata per seguire un pro-
gramma standard. In più si ritro-
vano con “amici” forzati, compa-
gni o vicini di stanza che spesso
non hanno scelto, mangiando in
mense che in genere non badano
troppo alla qualità del cibo. Non
possiamo neanche scegliere il
personale presente e sappiamo be-
ne quanti episodi drammatici di
vere torture sono avvenute e tutto
per un costo astronomico mensile.
I vantaggi di Una Silver Cohou-
sing. 1. Privacy: non è un aspetto
da poco. Spesso uno degli aspetti
che spaventa davvero un anziano
che deve lasciare la propria casa
dopo una vita vissuta lì è proprio
non poter avere il suo spazio e
dover sottostare a programmi
giornalieri forzati. 2. Miglior qua-
lità di vita: questa comunità non è
vista come l’ultima spiaggia, ma
come un nuovo modo di godersi
la vita insieme e questo offre un
beneficio mentale non trascurabi-
le. Spesso gli anziani vengono un
po’ messi da parte dalla parte di
famiglia più “giovane” che pren-
de decisioni senza interpellarli e
non vengono più ascoltati. Invece
qui hanno accanto amici con cui
gestire gli spazi in comune in ma-
niera egualitaria.
Ogni opinione conta e per una
persona anziana è molto impor-
tante. 3. Sicurezza: sei circondato
da persone che ti conoscono bene,
che sanno le tue abitudini e che
sono pronte a venire in tuo aiuto
in ogni momento. 4. Convenien-
za: un aspetto secondario, ma non
di poco conto. Questa soluzione è
decisamente meno costosa di una
casa di cura (si versa soltanto la
propria pensione, anche minima).
Pur mantenendo lo stesso livello
di assistenza. A chi non piacereb-
be vivere conservando la propria
indipendenza con accanto i propri
amici? Questa è una soluzione
ideale. Inoltre, liberiamo case po-
polari, annulliamo le ore di assi-
stenza domiciliari a carico dei co-
muni e creiamo posti di lavoro.
Insomma una nuova frontiera per
gli anziani che tornano a vivere
da giovani.
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