Per un progetto che coinvolge ambiente, cultura e arte del Comune abruzzese
I Rotary Pomezia Lavinium e Chieti a Tollo
La testimonianza scritta più antica risale al 1067, in una pergamena in cui Tollo appare come paese in cui è prodotto vino, destinato al commercio attraverso il vicino porto di Ortona.
Al 1566 circa risale invece la presunta occupazione da parte dei Turchi, da cui è nata la tradizione della festa della Madonna del Rosario. Intorno al XVII secolo il paese passò sotto il dominio dei Borboni ed entrò a far parte del Regno delle due Sicilie. Tra il 1707 e il 1775 passò alla famiglia di Ruggero d’Altavilla.
Le alterne vicende storiche lo portarono fino all’immane distruzione avvenuta ad opera dell’esercito tedesco, piccolo centro sulla linea Bernhardt, occupato dalle truppe tedesche, durante l’ultimo conflitto mondiale. Subì, infatti, violente rappresaglie e rastrellamenti che provocarono numerose vittime civili e fu oggetto di deportazione dei propri abitanti. La ricostruzione ha fatto sì che del vecchio borgo rimangano solo poche tracce nella bella piazza centrale.
Ma nel suo DNA c’era il vino. Nacquero così due importanti cooperative, ormai note sui mercati nazionali e internazionali, che hanno restituito al paese una certa stabilità economica. In questi ultimi anni, quindi, il Comune di TOLLO si è trovato ad affrontare importanti scelte verso un ulteriore sviluppo quantitativo, o piuttosto verso una coraggiosa virata che mira alla tutela dell’ambiente e alla ricerca della qualità dei propri prodotti nonchè della vita.
Tutto ciò è stato ben spiegato dal Sindaco, rieletto, Angelo Radica.
“Abbiamo deciso di sposare definitivamente la nostra vera natura: siamo produttori di uva e questo lo dobbiamo fare sempre meglio”. Da qui la volontà di difendere la tradizionale coltura “a tendone” che si vorrebbe patrimonio dell’umanità. È una coltura, hanno spiegato al Club Rotary di Pomezia e a quello di Chieti in interclub interdistrettuale, che richiede una cura molto delegata all’uomo e poco alle macchine, ma che riesce a dare in un territorio così caratteristico dei risultati molto buoni che le nostre cantine stanno trasformando in vini eccellenti e che si stanno facendo sempre più strada in Italia e in Europa.
Per sostenere questa scelta, sono state prese decisioni importanti per il futuro, quali la riduzione del numero previsto di abitanti, il vincolo agricolo all’87% del territorio comunale, la spinta a usare dei professionisti, agronomi ed enologi, per il miglioramento delle colture e dei vini, finanziata da una riduzione dell’IMU, e ancora la spinta verso produzioni BIO e comunque a basso impatto ambientale, fino alla creazione di una nuova cantina sociale dedicata ai vino di qualità e alla sperimentazione: “Antico Feudo “ che la Presidente del Rotary di Pomezia, Daniela Pecorari, ha voluto visitare, così come le vigne tipiche di Tollo.
Prossima tappa della strategia del sindaco Radica, esperto in programmazione territoriale e consulente aziendale, è il recupero di un turismo di qualità basato sull’enogastronomia.
“Abbiamo realizzato una visita di grande interesse culturale verso un Comune che ha intrapreso una strategia precisa di gestione del proprio territorio: verso una crescita urbana volutamente più contenuta, unita a una conservazione delle migliori tradizioni di coltivazione, senza però rinunciare all’apporto delle conoscenze e della moderna tecnologia - ha detto la Presidente Pecorari - a questo abbiamo anche unito un aspetto progettuale legato all’ambiente - nuova settima area di interesse del Rotary - e al supporto a una categoria, gli artisti, che sono stati duramente colpiti dalla pandemia”. A concludere l’ultima serata nel museo enologico di Tollo, infatti, c’è stata la coinvolgente esibizione di due artisti locali, che hanno interpretato liriche di D’Annunzio su brani classici dei primi del ‘900, del compositore abruzzese Francesco Paolo Tosti.
Da qui il nome della manifestazione “Un calice con Gabriele”. Ideatore e organizzatore di questo progetto un neosocio del RC di Pomezia: l’ing. Davide Tiberio.
Consulta delle associazioni e del volontariato
Pubblicato l’avviso pubblico per aderire alla Consulta delle associazioni e del volontariato del Comune di Pomezia, istituita a maggio 2021 dopo un lungo processo partecipato che ha visto coinvolte Amministrazione comunale e realtà associative del territorio.
“Un risultato importante per la nostra Città – dichiara l’Assessore Giuseppe Raspa – che riconosce, con la costituzione della Consulta, il ruolo insostituibile delle realtà di volontariato che operano da anni sul nostro territorio, in ambito sociale, culturale, sportivo, ambientale, formativo, educativo, ricreativo e di cura dei beni pubblici. Invito tutte le associazioni ad aderire e partecipare per valorizzare le attività svolte e rafforzare la collaborazione con l’Amministrazione comunale”.
“La diretta partecipazione dei cittadini all’Amministrazione del nostro territorio è per noi un valore aggiunto irrinunciabile – aggiunge il Presidente della Commissione Affari Generali, Risorse Umane e Partecipazione Silvio Piumarta - La Consulta è un importante strumento che permetterà una maggiore coordinazione tra Amministrazione e associazioni, con benefici reciproci. Auspichiamo la massima partecipazione”.
La prima seduta della Consulta comunale delle Associazioni e del volontariato si terrà il giorno 28 ottobre 2021 alle ore 15.30, presso l’Aula Magna Selva dei Pini. Qualora non venisse raggiunto il numero legale, nella seduta di prima convocazione o venisse a mancare nel corso della stessa, la seduta di seconda convocazione si terrà il giorno 28 ottobre 2021 alle ore 16.30, presso l’Aula Magna Selva dei Pini. Potrà partecipare un solo delegato per ciascuna Associazione aderente, nel rispetto delle disposizioni e dei protocolli di sicurezza Sars-Cov2, dettati in materia di accesso agli uffici pubblici.
Tutte le informazioni: https://www.comune.pomezia.rm.it/associazioni
Teresa Di Martino
Ufficio Stampa
Città di Pomezia
I Giovani Democratici hanno preparato una mozione
Stop Tampon Tax
Noi crediamo che la tampon tax sia un’imposta ingiusta. Per questo, come Giovani Democratici di Pomezia, abbiamo lavorato ad una mozione che impegni il Comune di Pomezia ad assumere un impegno concreto per la città e per tante donne: applicare, presso le farmacie comunali, prezzi contenuti sui prodotti sanitari e igienici femminili come gli assorbenti e le coppette mestruali; verificare la possibilità di posizionare nei pressi delle scuole e dei locali comunali dei distributori di prodotti sanitari e igienici femminili a prezzi contenuti; sollecitare il governo ed il parlamento a un’immediata riduzione dell’aliquota fiscale, attualmente al 22%.
Lo spirito di questa iniziativa, in linea con le politiche di diversi paesi dell’Unione Europea, è quello di occuparsi e mettere in discussione le politiche fiscali nei confronti di un bene primario come gli assorbenti.
Bisogna considerare che il ciclo mestruale è una funzione involontaria dell’organismo femminile che richiede l’utilizzo di appositi dispositivi e che l’Italia deve necessariamente occuparsi del tema del “period poverty” o “povertà mestruale”, ovvero il disagio delle donne che si trovano in serie difficoltà economiche durante il periodo mestruale.
In Francia la tampon tax è stata ridotta dal 20% al 5,5%, in Belgio dal 21% al 6%, nei Paesi Bassi è al 6%, in Spagna è prevista una riduzione dal 10% al 7% mentre in Irlanda non viene applicata l’iva su questi beni. Crediamo che in Italia sia arrivato il momento di attuare un cambiamento e crediamo che, grazie alla nostra mozione, se verrà approvata, il Comune di Pomezia possa schierarsi dalla parte delle donne e ridurre le disuguaglianze.
Per questo chiediamo a tutte le realtà del territorio di Pomezia sottoscrivere il nostro appello, per dar voce e forza a questa richiesta che noi riteniamo possa essere un segnale concreto verso una città più attenta e sensibile.
Enrico Mangano,
segretario Giovani Democratici
Pomezia