Priorità al depuratore e fogne per Campo di Carne
Opere primarie
Per la realizzazione delle reti fognarie, i residenti di via Sacida dovranno attendere. L’amministrazione infatti, in accordo con Ato 4 e Regione ha deciso di concentrare le risorse a disposizione per concludere l’intervento su Campo di Carne, che prevede la realizzazione di un depuratore e il completamento delle reti fognarie.
Una scelta obbligata, come spiegato martedì in commissione lavori pubblici da Luana Caporaso, dal momento che solo completando l’intervento su Campo di Carne ci sarà in futuro la possibilità di sbloccare le risorse previste dai finanziamenti della legge 6.
“Avevamo previsto di richiedere due finanziamenti alla Regione Lazio per la legge 6 - ha spiegato la delegata ai lavori pubblici - purtroppo per un problema legato anche alla carenza di personale e al lavoro che gli uffici hanno dovuto svolgere per accedere ai finanziamenti, siamo arrivati in ritardo. Per non perdere il finanziamento, su proposta della Regione Lazio, abbiamo sostituto l’intervento previsto su Sacida con il depuratore di Campo di Carne, andando così a chiudere quel quadrante sbloccando in futuro la possibilità di accedere ad altri finanziamenti”.
L’amministrazione tuttavia non dimentica Campoverde.
“Il depuratore di Campoverde - rimarca Luana Caporaso - è inserito nei Piani di Rigenerazione Urbana per un finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro”.
Brutte notizie per gli amanti dello sport. Purtroppo i due progetti che avevano partecipato al bando “Sport e periferie” indetto dal Ministero dell’Interno - quello per la ristrutturazione della Rari Nantes e quello presentato dalla Virtus Basket per la realizzazione del nuovo palazzetto - sono stati esclusi per ora dalla graduatoria dei progetti finanziati.
“Resteranno nel piano triennale delle opere pubbliche - ha assicurato l’assessore - per agevolare la partecipazione a futuri bandi, nella speranza che vengano finanziati”.
Francesca Cavallin
Importanti misure preventive per tornare a scuola e fare lezioni in presenza
Il piano antiCovid del Meucci
Lezioni in presenza, il piano anticovid del Meucci. Diverse entrate, orari scaglionati, mascherine e distanziamento.
Tornare a scuola dopo un anno di didattica a distanza è una sfida importante. Il 9 settembre scorso il liceo Meucci di Aprilia ha riaperto i cancelli con l’accoglienza riservata a tutte le classi prime dell’istituto scolastico. Poi gradualmente sono rientrate anche le altre classi fino alle quinte. Si torna a lezione in classe, finalmente.
Lo spauracchio rappresentato dal Coronavirus aleggerà purtroppo anche quest’anno.
Ma, rispetto al recente passato, si può contare su una popolazione scolastica, tra studenti, professori e operatori, in larghissima parte vaccinata. La dirigenza scolastica ha comunque improntato un piano per ridurre i rischi. O almeno cosi si spera.
Le entrate nella struttura, per esempio, sono diverse cosi come i percorsi da seguire a seconda della classe e della sezione di appartenenza. Come lo scorso anno gli orari di entrata e di uscita saranno scaglionati.
Niente più grandi ammucchiate, niente più assembramenti all’ingresso principale, questo l’obiettivo. E poi mascherine e ancora distanziamento dove è necessario. Con la speranza, di tutti, che il peggio sia passato. Ma le novità non sono finite. La dirigenza scolastica ha infatti ufficializzato il nuovo orario scolastico. Il sabato i ragazzi rimarranno a casa, non sono previste lezioni. Le ore verranno recuperate durante la settimana.
La prima ora partirà alle 8 e si uscirà alle 13,40. Questo al triennio. Per quanto riguarda i bienni la prima campanella suonerà sempre alle 8 ma sono previsti tre giorni con uscita alle 12,50. Al classico è invece prevista, una volta a settimana, anche la settima ora. Gli studenti usciranno alle 14,30.
Alessandro Piazzolla