Il Comune di Aprilia deve dotarsi di strumenti di pianificazione e programmazione per evitare l’utilizzo di aree agricole di pregio
Pioggia di richieste per il fotovoltaico
Dopo la pioggia di richieste per la realizzazione di impianti fotovoltaici nel territorio periferico della città di Aprilia, l’amministrazione si prepara a predisporre gli strumenti necessari per discernere i procedimenti necessari da quelli che invece non possono essere realizzati, in quanto andrebbero a provocare il consumo di suolo, soprattutto se contestualizzati in corrispondenza di aree agricole di pregio o zone di interesse archeologico. Pur non essendosi mai dichiarata contraria alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’amministrazione ha deciso di prevedere una stretta e una più attenta analisi dei progetti, ma soprattutto sembra decisa a prevenire l’iniziativa dei privati individuando quanto prima, sulla base della nuova legge regionale, le aree ritenute non idonee alla realizzazione di questo genere di impianti. L’occasione per discutere un tema sentito in città proprio in concomitanza della crescita esponenziale delle richieste, è stata offerta dalla commissione congiunta urbanistica e ambiente, convocata il 14 gennaio scorso in vista delle conferenze dei servizi per gli ultimi progetti presentati in Regione e in attesa di Via: i due impianti fotovoltaici da 60 mila e 46 mila kwp presentati dalla Ica One srl da realizzare a La Gogna ad Aprilia e Ardea e proprio per questo denominati Aprilia Solar Plus e Ardea Solar Plus. Una terza proposta progettuale riguarda via Genio Civile ed è stata presentata a settembre dalla società New Solar 1 Srl, che vorrebbe realizzare un impianto solare fotovoltaico da 27 mila 895 Kwp in via Genio Civile, collegando la produzione di energia pulita con un piano agronomico per l’utilizzo a scopi agricoli dell’area. In quella sede l’assessore all’urbanistica Omar Ruberti ha potuto esporre una strategia valida indipendentemente dalle proposte progettuali.
“Non siamo contrari in assoluto alla realizzazione di impianti fotovoltaici e solari – sottolinea l’assessore all’urbanistica Omar Ruberti – ma riteniamo sia necessario che l’amministrazione predisponga anche in questo caso gli strumenti di pianificazione e programmazione necessari, che oltre a consentire la valutazione dei singoli progetti, permettano di stabilire criteri razionali e sempre validi per dare un giudizio sui piani. In città infatti esistono aree agricole di diversa tipologia e qualità, ma anche aree che potrebbero avere un particolare interesse dal punto di vista archeologico. Logicamente il giudizio dell’ente deve cambiare, non può essere positivo se chi propone la realizzazione degli impianti vorrebbe contestualizzare il progetto su un’area agricola di pregio. La recente modifica della normativa regionale di riferimento contenente norme in materia ambientale e di fonti rinnovabili, viene in nostro soccorso. Spetterà a noi lavorare per individuare le aree non idonee a questo scopo e dove non sarà più possibile ubicare questo tipo di impianti. Necessario inoltre che anche per questo settore si prevedano maggiori controlli sulle imprese di investitori e garanzie per gli enti locali e polizze fideiussorie adeguate”.
Strumenti che, insieme al piano energetico comunale, al piano archeologico e alla variante di salvaguardia – ai quali gli uffici dell’ente stanno lavorando – permetteranno di regolamentare in maniera più rigida la futura ubicazione di nuovi impianti. Solo considerando il fotovoltaico del resto, anche Aprilia è stata bersagliata da una pioggia di richieste, almeno dieci negli ultimi anni. Tra i più consistenti la proposta ora sospesa in attesa del giudizio del Tar della STN1, che dalla regione aveva ottenuto l’ok alla realizzazione di un impianto da 40 Mwp a Le Scalette e quello della E Contaminazioni srl, da 5,99 Mwp da realizzare in zona via del Tufello.
Francesca Cavallin
Una proposta di delibera da rivedere, perché adottata così come presentata alla commissione finirebbe per contrastare con la normativa regionale e nazionale di riferimento, esponendo l’ente di piazza Roma a possibili nuovi contenziosi. Non è chiaro se sul giudizio impietoso delle liste di maggioranza Unione Civica e Forum per Aprilia nei confronti della bozza di delibera con cui l’assessore all’urbanistica Omar Ruberti puntava a difendere il territorio dall’eccessivo proliferare di impianti fotovoltaici, possa avere avuto un peso la crisi che ha attraversato la maggioranza, divisa sul caso della ex Salini. Di sicuro il 14 gennaio scorso in occasione della commissione congiunta urbanistica e ambiente, proprio in seno alla maggioranza sono emerse due visioni contrastanti rispetto al modo in cui l’amministrazione dovrebbe gestire la pioggia di richieste per la realizzazione di altrettanti impianti fotovoltaici. Da un lato l’assessore Ruberti che, pur non dicendosi contrario in assoluto alla realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, ha sottolineato l’esigenza di usare a proprio vantaggio la nuova legge regionale in materia, che permette di individuare le aree non idonee, oltre che adottare tutta una serie di strumenti di programmazione (una linea che ha incontrato anche il sostegno dell’opposizione come espresso in aula dai consiglieri Roberto Boi e Giorgio Giusfredi. Dall’altra una parte le due liste di maggioranza che hanno considerato la delibera così come formulata impossibile da adottare.
“Non vogliamo bloccare tutti gli impianti fotovoltaici – ha chiarito in aula l’assessore – ma se il quadro normativo è confuso e sovrapposto, dovremo correre dei rischi per poter difendere il nostro territorio, indicando anche aree idonee e non idonee. Ce lo consente la legge ed è giusto cercare una soluzione di tipo mitigatorio, come è giusto adottare – come stiamo facendo – strumenti urbanistici di salvaguardia. Non diciamo no a prescindere, ma è necessario ad esempio capire dove gli impianti possono essere realizzati difendendo le aree agricole di pregio. Credo sia inaccettabile che sia il mercato a determinare le scelte politiche”.
Una linea che pare aver convinto i consiglieri di opposizione Giorgio Giusfredi e Roberto Boi, ma stroncata prima dall’esponente di Forum per Aprilia Fabio Di Leonardo, poi anche dal consigliere di Unione Civica Marco Moroni.
“Tutti siamo d’accordo a salvaguardare il territorio – ha dichiarato Di Leonardo – ma non possiamo sostituirci alla normativa nazionale e regionale, che peraltro non stabilisce che i terreni agricoli non siano idonei a questo tipo di insediamento, ma parla invece di pubblico interesse e pubblica utilità. Questa proposta di delibera fissando categorie generalistiche e totalizzanti è in disaccordo con la normativa vigente e in nessun caso il comune può sostituirsi alla Regione nel valutare la fattibilità dei progetti. Sarebbe più utile invece monitorare in maniera costante i terreni già usati a questo scopo e lavorare affinché vengano riconosciute compensazioni idonee”.
“Questa delibera – ha aggiunto Moroni – rischia di esporci a tutta una serie di ricorsi, l’esito dei quali è facilmente intuibile. In questi giorni ho letto numerose sentenze del Tar e del Consiglio di Stato e nella maggior parte dei casi gli enti pubblici non hanno la meglio. Spesso nell’ambito dell’autorizzazione regionale, il parere dei comuni non vengono presi in considerazione”.
Più costruttivo è parso l’intervento della consigliera della Rete dei Cittadini Alessandra Lombardi, che ha dato consigli sulle modifiche al testo della bozza, che probabilmente dovrà essere ritoccato prima del voto.
“Esprimo un parere favorevole – ha sottolineato la consigliera Lombardi - all’iter necessario a dotare la nostra città di uno strumento di salvaguardia del territorio agricolo dalla richiesta di fotovoltaico su terreni, chiedo anche di dotarci di un regolamento da applicare nel caso in cui la Regione autorizzi impianti nel nostro territorio e che indichi come devono essere realizzati, con particolare attenzione alle fasce alberate perimetrali a salvaguardia dell’impatto visivo (e del riverbero per le strade confinanti), compresi i piani di concimazione e gli impianti di irrigazione per prevenire la desertificazione del terreno sottostante i pannelli, nonché di assicurare garanzie economiche per gestire le fasi di dismissione degli impianti alla fine del lungo periodo di produttività”.
Francesca Cavallin
Direttivo del PD
Si è svolta l’11 gennaio scorsa da remoto, tramite la piattaforma Google Meet, la prima riunione del Comitato Direttivo del Partito Democratico di Aprilia, eletto dal congresso cittadino dello scorso 19 dicembre. Su proposta del segretario è stato eletto all’unanimità Ezio Massotti come nuovo tesoriere del partito.
La nuova segreteria è composta da 6 persone: Andrea Fantoni che sarà coordinatore della segreteria, responsabile dell’organizzazione e si occuperà dei rapporti con le minoranze che vivono nella nostra città, da Emilia Ciorra che si occuperà di sanità e politiche sociali da Marco Luigi Muzi nuovo responsabile lavoro e sviluppo economico, da Margaret Fuoco che sarà la responsabile ambiente e innovazione da Nando Bucci si occuperà di legalità, giustizia, sicurezza e periferie e da Matteo Ferrera avrà responsabilità delle politiche giovanili, europa e sport. Oltre al tesoriere saranno invitati permanenti per funzione Giuseppe Cantone che avrà la delega alla scuola e alla cultura e Archimede Poppi che seguirà urbanistica e mobilità. I componenti della nuova segreteria del PD avranno il compito di attivare e coordinare dei tavoli tematici di confronto con gli iscritti e simpatizzanti del partito, con le forze associative, economiche e culturali presenti ad Aprilia e saranno protagonisti degli incontri che il Partito Democratico ha in cantiere con le altre forze politiche del centrosinistra.
“I primi incontri - spiega il segretario Alessandro Cosmi – sono stati con una delegazione di Aprilia in Azione e di Europa Verde di Aprilia, a breve anche una riunione anche con i rappresentanti locali di Italia viva. Seguiranno incontri con altre forze politiche, con associazioni di categoria e con i comitati di quartiere della nostra città”.
Alessandro Piazzolla