Per Pomezia e Ardea parte la rivoluzione dei servizi socio-sanitari per i cittadini fragili
Consorzio del Distretto Sanitario
Nasce il Consorzio del distretto socio-sanitario RM 6.4. per Pomezia-Ardea.
“Un traguardo importante raggiunto in piena sintonia con il partner pometino – ha detto il sindaco di Ardea, Mario Savarese -. Un progetto che guarda al futuro per garantire servizi di qualità crescente. Non abbiamo puntato all’economia del servizio, piuttosto a garantire una qualità sempre migliore aprendo anche ad ampliare il ventaglio delle prestazioni offerte che da oggi potranno includere anche servizi che non rientrano tra quelli finanziabili dalla Regione Lazio. Regione che ringrazio per averci supportato e indirizzato in questa scelta tanto da incentivarla con ulteriori ausili. Ringrazio i colleghi del comune di Pomezia, i sindacati e le commissioni consiliari dei rispettivi comuni per averci aiutato nel mettere a punto il progetto”.
Il Consorzio nasce per la gestione degli interventi e dei servizi sociali del Distretto socio-sanitario RM 6.4 tra i Comuni di Ardea e Pomezia. Uno strumento innovativo, la cui adozione consentirà di realizzare un modello di welfare complessivo e integrato di servizi alla persona garantendo una risposta concreta ai bisogni delle comunità locali.
La costituzione del Consorzio è stata approvata dai rispettivi Consigli comunali dei due Comuni coinvolti. Un risultato importante, frutto dell’attento lavoro messo in piedi dai due comuni.
“Siamo partiti dal 2019 – si legge in una nota -, quando abbiamo iniziato a ricostruire quella che era la storia confusa e disorganizzata del distretto socio-sanitario di Ardea e Pomezia. Avevamo ereditato una gestione disastrosa, fatta di servizi carenti e debiti, che abbiamo affrontato e risolto con dedizione, permettendoci di migliorare i servizi e la programmazione già da due anni. Ora siamo pronti a iniziare una nuova rivoluzione gestionale. Qualità e stabilità del servizio saranno le linee guida del neo-Consorzio, garantendo livelli occupazionali e continuità lavorativa per gli operatori e stabilità nei rapporti per gli utenti stessi. Potranno essere implementati servizi sanitari con figure professionali non previste nei singoli comuni, superando problemi legati alla scarsità di risorse, sia qualitative che quantitative. I fondi stanziati dalla Regione per il piano di zona, invece di confluire presso il Comune Capofila, andranno direttamente al Consorzio che potrà così gestire i servizi in maniera omogenea tra i due Comuni, evitando gli attuali passaggi di fondi tra Enti.
Abbiamo voluto lasciare un’impronta importante per i prossimi 20 anni, applicando una vera rivoluzione nella gestione di quelli che sono i servizi essenziali per i cittadini più fragili. Ringraziamo i sindaci Mario Savarese e Adriano Zuccalà, gli assessori di Ardea e Pomezia che hanno collaborato nella stesura del progetto, i Consigli comunali di Ardea e Pomezia che hanno approvato la costituzione del Consorzio, gli uffici comunali e tutte le persone che hanno lavorato a questo progetto con l’obiettivo di migliorare i servizi a chi ne ha più bisogno”.
S.Me.
“Ardea di nuovo annessa a Pomezia”
“Nei giorni scorsi in Aula si è discusso della volontà da parte della giunta comunale di costituire un consorzio sociale, tra Ardea e Pomezia. Ad oggi, la gestione dei servizi sociali viene effettuata dal Comune, dove si lavora in sinergia con la Asl competente e i piani di zona.
Ora, però, la regione indica i consorzi sociali come strumento ottimale. Bisogna precisare che quello della regione non è un obbligo, non siamo vincolati a dar vita ad un consorzio. Però, è necessario fare alcune precisazioni sull’argomento.
I servizi sociali rappresentano un settore molto delicato, per un comune come il nostro di circa 50mila abitanti. Siamo consapevoli che è fondamentale migliorare il servizio, soprattutto in termini di personale, che è molto carente, tant’è che nel nostro comune ci sono solo due assistenti sociali. Allo stesso tempo, siamo totalmente in disaccordo sul metodo utilizzato dalla giunta Savarese.
Non siamo contrari all’idea del consorzio sociale, ma non condividiamo le modalità utilizzate dal comune. Innanzitutto perché, come opposizione, abbiamo avuto pochissime possibilità di presentare le nostre proposte. Infatti, il provvedimento, prima di essere portato in consiglio comunale, è stato discusso nella commissione comunale competente, in un’unica seduta.
In commissione, ci siamo trovati di fronti ad un pacchetto già confezionato, limitando il nostro ruolo ad una sorta di presa d’atto di una decisione, della quale avremmo invece voluto discutere in modo più concreto fin dalla nascita della proposta.
Infatti, avremmo voluto chiedere la possibilità di svolgere uno studio di fattibilità, per verificare i risultati che questi consorzi hanno prodotto negli altri comuni, dove già esistono.
Onestamente, siamo contrari a dover approvare una scelta al buio. Anche perché, per partire con la struttura del consorzio, i costi iniziali sono di 120 mila euro, ripartiti a metà tra il comune di Pomezia e Ardea. Inoltre, questo consorzio ci impegna fino al 2040.
Quindi, per quasi venti anni. Inoltre, in questa nuova struttura, per il comune di Ardea siederà soltanto il sindaco. E viene escluso il ruolo del consiglio comunale. Perciò, il sindaco porterà in quella sede le sue proposte, senza un minimo contraddittorio con i consiglieri, soprattutto con le forze di opposizione.
Inoltre, nel consorzio ogni sindaco avrà un proprio peso specifico sulla base degli abitanti del proprio comune, ed essendo Ardea inferiore in termini di popolazione rispetto a Pomezia, il rischio è che il nostro comune possa avere un ruolo meno determinante, con un peso minore.
Perciò, ribadiamo che non siamo contrari a prescindere all’istituzione del consorzio, ma siamo totalmente in disaccordo sul metodo utilizzato.
E onestamente, visto che si parla anche di risorse pubbliche, dunque dei cittadini, avremmo voluto quantomeno esprimere le nostre idee.
Per esempio, avremmo anche voluto valutare l’ipotesi di poter destinare alcune risorse per assumere nuovo personale, nell’ambito dei servizi sociali. Invece, ci siamo dovuti limitare ad una presa d’atto, su una decisione calata dall’alto.
Tra l’altro, anche in consiglio la discussione è stata alquanto singolare, visto che mancava l’assessore ai servizi sociali. Un paradosso: è come se durante la discussione sul bilancio, non fosse presente l’assessore competente.
Un’assenza, quella del responsabile ai servizi sociali, molto pesante, poiché quella sarebbe stata l’occasione per spiegare in maniera dettagliata un provvedimento, che per certi versi riforma il settore dei servizi sociali. E in quella sede avrebbe potuto dissipare ogni dubbio e fare chiarezza, visto che, a quanto sembra, proprio l’assessore avrebbe avuto dei dubbi sull’istituzione del consorzio sociale.
Perciò, in consiglio si sarebbe potuto discutere con trasparenza e in tutta onestà sull’argomento, affrontando le problematiche e rispondendo a tutte le domande e ai quesiti che tutti noi abbiamo su tale delicata tematica.
Noi lo ripetiamo: sia in commissione che in consiglio è stata persa una importante occasione, dove potersi confrontare in modo costruttivo e propositivo su un atto così importante, in una materia molto complessa.
E per noi, sarebbe stato necessario - ribadiamo - effettuare uno studio di fattibilità, prima della costituzione del consorzio.
Il nostro obiettivo resta sempre quello di migliorare i servizi. Invece, a quanto pare, il sindaco ha preferito agire diversamente.
E noi non condividiamo questo atteggiamento: i consiglieri non possono limitarsi ad una presa d’atto di scelte calate dall’alto, che riguardano i nostri cittadini”.
Gruppo consiliare
Fratelli d’Italia
Dal primo ottobre gli uffici sono aperti il martedì e il giovedì
Anagrafe Tor San Lorenzo
A partire dal 1° ottobre 2021, infatti, l’anagrafe sarà aperta a Tor San Lorenzo il martedì ed il giovedì. Ad annunciarlo l’assessore Alessandro Possidoni.
“Come vi avevo anticipato qualche giorno fa – ha detto Possidoni -, abbiamo intenzione di mettere a disposizione dei cittadini anche la nuova delegazione di Tor San Lorenzo per il servizio anagrafico.
La nostra programmazione era di dare il via a questa operazione con il nuovo anno. Invece, siamo riusciti ad anticipare i tempi e vi confermo che a partire dal 1 ottobre 2021, l’anagrafe sarà aperta a Tor San Lorenzo il martedì ed il giovedì. Tutti i cittadini che avevano già preso appuntamento dovranno recarsi, quindi, alla nuova delegazione e non a via Salvo D’Acquisto, rispettando l’orario indicato sulla propria prenotazione. Come avrete notato, sul TuPassi sono comparsi due nuovi bottoni per prenotarsi all’anagrafe (“Carte identità e certificati Via Salvo D’Acquisto” e “Carte identità e certificati Tor San Lorenzo”): in questo modo i cittadini potranno scegliere dove recarsi, in base alla vicinanza”.
S.Me.
Bagno pubblico
Un residente del Comune di Ardea ci ha inviato una foto di una delle tante situazioni di degrado che persiste nel comune rutulo. In questo caso siamo in presenza di una tazza del bagno che staziona da giorni in viale Nuova Florida altezza tra via Assisi e via Pisa. Probabilmente qualche incivile ha pensato bene, nel cambiare la tazza del bagno di abbandonare sulla pubblica via quella dismessa. Sicuramente un grave gesto di inciviltà che andrebbe gravemente sanzionato, nel frattempo però perché non provvedere a rimuovere quello schifo?
Perché poi non mettere le telecamere?
In altri Comuni vedi Pomezia hanno funzionato, d’altronde è l’unico modo per contrastare efficacemente questi atti incivili.
T.R.