LINEA SVAPO - Tutto quello che c’è da sapere su questa tecnologia
Atomizzatore per sigarette elettroniche
Cos’è un atomizzatore per sigaretta elettronica? Caratteristiche, funzioni e tipologie
L’atomizzatore è il componente principale della sigaretta elettronica. Al suo interno è presente la resistenza, composta da un filo resistivo con al suo interno del cotone. Premendo il tasto di erogazione della batteria il filo resistivo si scalderà, permettendo così al liquido assorbito dal cotone di evaporare, quindi di vaporizzarsi. Negli anni sono stati messi in commercio diversi tipi di atomizzatori per sigarette elettroniche, ad esempio con flusso d’aria dal basso o dall’alto, con ricarica dal basso o dall’alto, con il serbatoio in vetro, plastica o metallo e tanto altro. In sostanza, però, il funzionamento è lo stesso per tutti. L’atomizzatore dura circa dai 15 ai 20 giorni per una media di 180 ricariche. La batteria se viene ben conservata dà il massimo delle prestazioni in ogni momento anche se è consigliato sostituirla con cadenza mensile.
Quanti tipi di atomizzatori esistono? Come scegliere il più adatto?
Esistono due categorie di atomizzatori: gli atomizzatori per il tiro di guancia (MTL) e gli atomizzatori per il tiro di polmone (DL).
Atomizzatori per tiro di guancia: sono quelli che vi permetteranno di ottenere un tiro chiuso, simile al tiro di sigaretta tradizionale. Il vapore viene aspirato in bocca e successivamente inalato nei polmoni. Solitamente questo tipo di atomizzatore viene utilizzato da chi sta avendo un approccio iniziale al mondo del vaping. Il vapore che verrà prodotto non sarà in quantità elevate, ma favorirà una maggiore durata della batteria avendo bisogno di poca potenza.
Atomizzatori per tiro di polmone: sono anche detti da “Cloud Chasing”, ovvero, inalando il vapore direttamente nei polmoni è possibile creare i cosiddetti “nuvoloni”. Per i fumatori è una pratica innaturale ed è sconsigliata per i neo svapatori. Utilizzando questo tipo di atomizzatore ci sarà maggiore resa aromatica e quantità consistente di vapore emanato. Questo richiederà molta più potenza alla batteria.
Gli atomizzatori, inoltre, possono essere a testina o rigenerabili.
Gli atomizzatori a testina sono i più diffusi, poichè estremamente facili da utilizzare e da mantenere. La testina è anche detta “coil” (in inglese: “spira”, perchè spesso contiene spire di kanthal appunto). Per cambiare la testina basta sostituirla!
Gli atomizzatori rigenerabili non presentano la testina, bensì hanno una sede dove montare coil e predisporre artigianalmente del cotone a seconda del gusto personale.
Per realizzare questo tipo di atomizzatori è necessario essere in possesso di kit per la rigenerazione (tronchesine, coiling tool, forbici, pinze con punta in ceramica ecc.). Nonostante è indispensabile acquistare un minimo di attrezzatura, è comunque una soluzione più economica rispetto all’utilizzo degli atomizzatori a testina. Gli atomizzatori rigenerabili possono essere sia per tiro di guancia, che per tiro polmonare, a seconda dei modelli.
Una volta conosciute tutte le caratteristiche degli atomizzatori, non ti resta che scegliere quello che preferisci ed iniziare a svapare!
NB: questo tipo di dispositivi è rivolto solamente agli adulti che vogliono smettere di fumare. SE NON FUMI O NON SVAPI NON INIZIARE.
Il degrado dell’unico spazio verde attrezzato
Parco della Crocetta
A quando un progetto con la volontà di fare manutenzione a questo luogo di sfogo della nostra città?
Le riprese fotografiche non sono per nulla incoraggianti, in quanto sono state fatte nella parte “buona” del parco della Crocetta.
La manutenzione di un luogo come questo, non può essere ridotta al semplice taglio del metro di verde a ridosso del camminamento! E tutto il resto?
I fatti parlano chiaro! Completo abbandono e degrado, con strutture fatiscenti e/o assenti.
Sicuramente gli occasionali vandali hanno fatto il loro “dovere”, ma quando centinaia di metri di protezione risultano danneggiati e/o mancanti; gazebo in area relax fortemente inclinato in quanto sovrastato da rampicanti; ponticello in legno gravemente danneggiato ed invaso da insetti infestanti che stanno contribuendo al suo degrado; sicuramente la causa principale riguarda una mancanza di prospettiva.
Giustamente, i più attenti diranno: “FB non è il luogo adatto per fare segnalazioni, esistono i canali ufficiali istituzionali”!
Giusto, ma quando più persone hanno usato, più volte, lo strumento istituzionale senza aver avuto, dopo diversi mesi, nessun riscontro, cosa si può fare?
Si è costretti a fare un ulteriore tentativo cercando di richiamare l’attenzione delle istituzioni in modi differenti... chissà magari preferiscono questi canali ed ascolteranno!
Non è ben chiaro se esista un programma di gestione del Parco della Crocetta, ma è ormai ben evidente essere affetto da innumerevoli carenze.
Dispiace vedere un potenziale del nostro territorio, molto apprezzato dai cittadini, lasciato alla sua sorte, soprattutto quando le mancanze più importanti riguardano la sicurezza degli utilizzatori più piccoli.
Non è mia intenzione innescare una polemica, ma vuole essere una sollecitazione alle coscienze dei nostri amministratori, che tra le tante cose da fare, magari, hanno dimenticato questo angolo della città.
Dal sito facebook di Ugo Mancini