Il Litorale • 15/2019
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Pag. 36 Il Litorale ANNO XIX - N° 15 - 1/15 SETTEMBRE 2019
Anche quest’anno all’Aquila, si è
rinnovata la ‘Festa della Perdo-
nanza’ con una settimana di even-
ti eccezionali davanti alla Basili-
ca di Santa Maria di Collemag-
gio, sita appena fuori le mura del-
la città, la cui consolidazione do-
po il sisma è terminata nel 2017.
La Basilica è stata fondata da Pie-
tro da Morrone, ivi incoronato
Papa col nome di Celestino V il
29 agosto 1294, che esattamente
un mese dopo vi istituì il primo
Giubileo annuale con la Bolla del
Perdono, nota come ‘Perdonanza
Celestiniana’. Per ricordarlo, du-
rante la Festa che dura una setti-
mana, tanti artisti famosi in ogni
campo vi convergono quali ospiti.
Quest’anno la ‘Festa della Perdo-
nanza’ è iniziata il 23 agosto con
una serata che ha riscosso un suc-
cesso inaspettato. Era infatti pre-
vista la partecipazione di Gianni
Morandi e il gruppo di ‘Morandi-
ne’, provenienti dal litorale e din-
torni, da Roma e da tutto il Lazio,
si è organizzato per cantare anco-
ra una volta insieme al suo idolo
e ciò, nonostante le previsioni
meteo non promettessero nulla di
buono. Infatti, già nell’attesa che
aprissero le transenne è comincia-
to a piovere insistentemente ed è
poi continuato quando ci si è po-
sizionati sulle sedie ricolme d’ac-
qua. Ma le ‘Morandine’ erano fi-
duciose, armate di ombrelli ed
impermeabili, hanno atteso che
spiovesse e così dopo tre ore è
stato. La serata, presentata da Lo-
rena Bianchetti, ormai al suo se-
condo anno di conduzione, ha vi-
sto la partecipazione dell’Orche-
stra Nazionale dei Conservatori
d’Italia e del Coro del Gran Sasso
che tra l’altro ha cantato, facendo
emozionare il pubblico, “L’Aqui-
la bella mè, te vojio revetè”, com-
posta dopo il terribile terremoto
del 2009. L’orchestra è stata ma-
gistralmente diretta dal M° Leo-
nardo de Amicis che ha ideato lo
spettacolo intitolato: “L’Aquila,
la terra, le radici, la Rinascita”.
Sul palco, dopo l’accensione del
fuoco del Morrone sul tripode
della Pace, gli interventi delle
Autorità e della bambina che è
nata esattamente la notte del ter-
remoto, si sono alternati: Paolo
Vallesi (La forza della vita),
Giancarlo Giannini, il premio
Oscar Vanessa Redgrave e Franco
Nero che hanno recitato argo-
menti in tema con la rinascita, la
cantautrice aquilana Simona Mo-
linari, il tenore Piero Mazzoc-
chetti e la soprano Vittoriana De
Amicis, il noto sassofonista Ste-
fano Di Battista che ha omaggia-
no Ennio Morricone (collegato
con un video alla piazza), la sem-
pre brava Amii Stewart e natural-
mente Gianni Morandi che ha
duettato con lei ‘Grazie perché’.
Al suo apparire le fans si sono
scatenate negli applausi, dimo-
strando il loro affetto con gridoli-
ni ed urla di gioia. Il nostro Gian-
ni nazionale non si è risparmiato
interpretando: ‘Uno su mille ce la
fa’, ‘C’era un ragazzo che come
me amava i Beatles e i Rolling
Stones’, ‘Un mondo d’amore’ e
‘Si può dare di più’ con gli altri
artisti, durante una standing ova-
tion che ha fatto alzare dalle sedie
tutto il pubblico, entusiasta della
serata che rimarrà indimenticabi-
le nei cuori di chi ha potuto assi-
stervi.
Rita Cerasani
Come si suol dire: “NON C’E’
DUE SENZA TRE!”. Dopo la
torre faro installata nel 2006 nel
piazzale Conad del quartiere Zo-
diaco (poi risultata installata abu-
sivamente e bloccata dal Comune
di Anzio) e dopo la torre faro in-
stallata nel marzo 2019 di fianco
alla stazione ferroviaria di Lido
di Lavinio (poi risultata installata
abusivamente e bloccata dal Co-
mune di Anzio) e dopo che il Co-
mune stesso di Anzio ha stilato fi-
nalmente un regolamento di come
e dove installare le torri faro di
telefonia mobile nel territorio an-
ziate, nel tempo di meno di 48
ore (nei giorni del 30 e 31 luglio)
è stata installata un’altra torre fa-
ro in cima ad un palazzo del cen-
tro residenziale di Lavinio Stazio-
ne. Solo che questa volta con
un’estrema fretta a velocità, sono
riusciti a montarci in cima anche i
pannelli irradianti di onde elettro-
magnetiche (per ora non sappia-
mo se questa torre faro effettiva-
mente già irradia). Comunque se-
condo il nuovo regolamento co-
munale sembra che anche questa
sia stata installata abusivamente.
Ecco il nuovo regolamento per la
disciplina delle stazioni radiobase
per la telefonia mobile sul territo-
rio anziate: “queste le fasce di ri-
spetto da punti sensibili, come
scuole, ospedali, case di cura,
parchi ed impianti sportivi, con
una distanza minima di cento me-
tri dagli impianti”.
E rispetto a questo nuovo regola-
mento, la nuova torre faro intacca
le dovute distanze da un centro
sportivo comprendente una pale-
stra di pugilato ed altri sport da
interno, oltre al campo di calcetto
ed una pista di skate park. Inoltre
la palazzina su cui è stata installa-
ta confina con un immenso par-
co/giardino comunale continua-
mente frequentato da adulti e
moltissimi bambini.
Battiamoci tutti per fermare que-
st’ennesima torre faro che irradie-
rà energia elettromagnetica ad al-
ta frequenza, mettendo a rischio
tumorale, tutti i bambini e tutte le
persone che frequentano, lavora-
no ed operano nel circondario di
questa stupenda torre faro piena
di pannelli irradianti... energia
elettromagnetica e morte per tut-
ti.
Pasquale Longo
Le fan di Gianni Morandi del litorale si sono recate a L’Aquila
Le morandine alla Festa della Perdonanza
Illegittima secondo il nuovo regolamento comunale
Torre faro a Lavinio
Il Comune di Nettuno vicino a
Daniele Terenzi. Il giovane nettu-
nese di 30 anni ha avviato una
raccolta fondi per acquistare una
protesi di ultima generazione do-
po aver perso la gamba sinistra a
seguito di un incidente stradale,
mentre tornava a casa dal suo la-
voro di infermiere della Croce
Blu, sulla via Palombarese nel
comune di Guidonia Montecelio .
L’Amministrazione ha voluto
ospitarlo sul palco prima del con-
certo di Anna Tatangelo lo scorso
14 agosto davanti ad una Piazza
Mazzini gremita.
L’obiettivo è raggiungere la cifra
di 82mila euro per acquistare la
protesi trasformale definitiva Gi-
nium X3 che possa permettere a
Daniele, che ha ricevuto il soste-
gno dell’ufficio servizi sociali
guidato dall’assessore Maddalena
Noce, di tornare a camminare in
maniera ottimale.
“L’Amministrazione comunale
tutta è vicina a questo ragazzo
nettunese – dichiara il vicesinda-
co Alessandro Mauro – che con
forza sta lottando per tornare a
camminare in maniera ottimale.
Un appello lo rivolgo a tutta la
città di Nettuno, ai ristoratori, al-
le associazioni, ai commercianti e
ai privati cittadini per sostenere
Daniele nel suo percorso di riabi-
litazione. Una persona che ha
speso tutta la sua vita per aiutare
gli altri e oggi chiedo alla sua
città di aiutare lui”.
Chi volesse effettuare una dona-
zione può farlo tramite bonifico
bancario all’IBAN
IT90T0329601000067229859 in-
testato a: Associazione Italiana
Rianimazione Traumatologia
Emergenza (AIRTE).
Città di Nettuno
Vicini a Daniele
Centro Ecumenico
Da moltissimi anni al Centro Ecu-
menico di Lavinio-Anzio si fe-
steggia, il 15 agosto, l’Assunzio-
ne della Beata Vergine. Il Centro
è la parrocchia dei S.S. Anna e
Gioacchino, garantisce la possibi-
lità di incontri per tutte le confes-
sioni religiose e cristiane. Dopo la
Santa messa delle 19, i fedeli si
riuniscono per gustare (da decen-
ni) la cosi-detta “SANGRIA”,
preparata con cura e maestria da
don Angelo e don Alfonso (di ori-
gine spagnola), così composta
(vino rosso, pesche, limone, aran-
ce, lamponi, cannella e chiodi di
garofani), cui hanno fatto seguito
musica e balli. Al termine vi è sta-
ta la nota folcloristica dei fuochi
d’artificio. Un caloroso applauso
è stato indirizzato a Don Gianni e
don Angelo per i loro 40 anni di
permanenza a Lavinio, i quali
hanno contribuito, con sacrifici,
alla superba costruzione. La pri-
ma pietra fu posta il 5 gennaio
1980 dall’On. Andreotti e dagli
Ambasciatori di Inghilterra e Ger-
mania e da Monsignore Bonicelli,
da don Gianni Pizzorno e don Jo-
sè Angel Mozola. La fantasia è
stata quella dell’Architetto Leo-
poldo Mastrella che ha cercato di
creare uno spazio per raccogliere
gli uomini e disporli al colloquio
con il proprio Dio. Un ringrazia-
mento particolare a questi due in-
stancabili sacerdoti.
Eduardo Belcastro
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