Il Litorale • 15/2019
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Pag. 40 Il Litorale ANNO XIX - N° 15 - 1/15 SETTEMBRE 2019
“La definizione semantica della
Pace è “Convivenza di indivi-
dualità”.”
Il primo passo verso la pace è
“uscire da sé per immedesimarsi
nell’altro”. Nei primi anni del
‘900 era considerata un ideale
etico-religioso. Qualche decen-
nio dopo è diventata un proble-
ma di grandissime dimensioni; è
stata sentita anche come compito
educativo di primaria importan-
za. Oggi tutti siamo convinti che
la pace va costruita giorno per
giorno, inculcata nell’animo dei
piccoli affinchè non resti una
semplice aspirazione, ma si tra-
duca in” una molla propulsiva”
di iniziative concrete fin dall’in-
fanzia.
Un impegno questo che cade per
grandissima parte sulla scuola.
Dopo gli orrori della seconda
guerra mondiale, il presidente
degli Stati Uniti W. Wilson, trat-
teggiò per primo le linee di una
nuova diplomazia capace di gui-
dare il mondo alla pace.
Il problema della pace viene con-
cretamente ripreso da Papa Gio-
vanni XXIII, il quale seppe co-
gliere il segno dei tempi, identi-
ficando la pace con le vicende
umane e contrapponendo, attra-
verso la grande assise del Conci-
lio Vaticano Il, all’equilibrio del
terrore, la necessità di una pace
stabile e duratura.
Contemporaneamente l’ONU
rappresentava questo problema
come esigenza di un “Tavolo pe-
renne di pace e di sicurezza In-
ternazionali”, l’ONU lavorò per
due anni alla dichiarazione Uni-
versale dei Diritti dell’uomo che
fu approvata il 10 dicembre
1948, tradotta in 15 lingue e fir-
mata da 48 paesi aderenti all’O-
NU. Un notevole piano globale
di pace è stato tratteggiato nel
1988 anche da M. Corbaciov, in-
signito nel 1990 del premio No-
bel per la pace. In un discorso te-
nuto all’ONU il 7 dicembre
1988, delineò una Europa della
pace e della Collaborazione.
Questo discorso, che riprendeva
le idee del Presidente Wilson, gli
costò gli arresti domiciliari in
Crimea con l’accusa di aver mes-
so a rischio la libertà dell’Unione
Sovietica.
Ma colui che più di ogni altro
esaltò la pace nel mondo, fu Pa-
pa Giovanni Paolo Il. Lui, ad As-
sisi, presso la tomba di S. Fran-
cesco, quando ci fu l’incontro
dei vari leader religiosi,
definì la pace “un dono di Dio e,
al tempo stesso, un progetto da
realizzare, anche se mai definiti-
vamente compiuto”.
Anche Papa Benedetto XVI
nell’ottobre del 2011 ha voluto
rinnovare, ad Assisi, l’impegno
dei credenti di ogni religione a
vivere la loro religiosità come
servizio rivolto alla pace.
Papa Francesco non ha scritto
Encicliche né lettere pastorali ri-
guardanti specificamente la pace.
Però, nelle catechesi, ha sempre
fatto riferimento alla pace dei
popoli e, nei rapporti con le oltre
religioni monoteiste, ha sempre
sottolineato che le religioni si de-
vono fare promotrici della pace
tra i popoli.
Presento, qui di seguito, afori-
smi, citazioni, e le più belle frasi
Sulla pace:
- Pace non è solo contrario di
guerra, non è solo spazio tempo-
rale tra due guerre... Pace è di
più. E’ la legge della vita. E’
quando noi agiamo in modo giu-
sto e quando tra ogni singolo es-
sere regna la giustizia. (Prover-
bio degli indiani in America)
Se i popoli della terra, coralmen-
te potessero esprimersi, al di so-
pra di ogni differenza ideologica,
politica, di ogni razza, al di sopra
di ogni credo e di ogni differenza
di credo religioso, tutti i popoli
della terra si pronuncerebbero
per la pace contro la guerra.
(Sandro Pertini)
La pace nasce dalla coerenza,
dalla legalità, dal rispetto dell’al-
tro, dal far proprie le speranze e
le esigenze degli altri. La pace
nasce dalla fatica di dire no
quando è necessario. (Sergio
Mattarella)
La pace non è il lavoro di un uo-
mo solo, di un partito, di una Na-
zione. Non c’è una pace delle na-
zioni grandi o piccole, la Pace è
il frutto della cooperazione di
tutto il mondo. (Barak Obama)
L’edificio della pace esige, anzi-
tutto, la pace dei popoli con Dio.
(Giorgio La Pira)
L’umanità deve porre fine alla
guerra, o la guerra porrà fine
all’umanità. (Jonn F. Kennedj)
Il famoso “si vis pacem para bel-
lum” non è che un gioco di paro-
le da oracolo di Delfo. Torniamo,
signori, al senso comune che di-
ce: Si vis pacem para pacem.
(Filippo Turati)
La pace non può regnare tra gli
uomini se prima non regna nel
cuore di ciascuno di noi. (Papa
Giovanni Paolo Il)
La pace inizia con un sorriso.
Sorridi cinque volte al giorno a
una persona a cui non vuoi sorri-
dere: fallo per amore della pace.
(Madre Teresa di Calcutta)
Immettiamoci nel difficile sen-
tiero della pace, il solo sentiero
che si adatti alla dignità umana.
(Papa Giovanni Paolo Il)
La pace significa armonia: armo-
nia dell’uomo con Dio, dell’uo-
mo con il suo prossimo, e del-
l’uomo con le terre. (Carlo Ma-
ria Martini)
Cerchiamo di vivere in pace,
qualunque sia la nostra origine,
la nostra fede, il colore della no-
stra pelle, la nostra lingua e le
nostre tradizioni. Impariamo a
tollerare e ad apprezzare le diffe-
renze. Rigettiamo con forza ogni
forma di violenza, di sopraffa-
zione, la peggiore delle quali è la
guerra. (Margherita Hack)
Non vi può essere pace vera se
ciascuno di noi e la misura di se
stesso, se ciascuno può rivendi-
care sempre e solo il proprio di-
ritto, senza curarsi allo stesso
tempo del bene degli altri, di tut-
to, a partire dalla natura che ac-
comuna ogni essere umano su
questa terra. (Papa Francesco)
Pace sia alla terra e gli spazi ete-
rei! Pace ai cieli, pace alle acque,
pace alle erbe e pace agli alberi!
Possano gli Dei concedermi pa-
ce! Con questa invocazione di
pace, possa la pace diffondersi!
Con questa invocazione di pace,
possa la pace portare pace
(Atharvaveda Samhita)
Non è sufficiente parlare di pace.
Bisogna crederci. E non basta
crederci. Bisogna lavorarci so-
pra. (Eleanor Roosevelt)
Nessun altro piacere è più grande
della pace. (Buddha)
In pace sono i figli che seppelli-
scono i padri, mentre in guerra
sono i padri che seppelliscono i
figli. (Erodoto)
Beati gli operatori di pace, per-
ché saranno chiamati figli di
Dio. (Gesù di Nazaret, in van.
Secondo Matteo)
Guglielmo Di Dionisio
La 15ª edizione in ricordo di Silvio Colantuono si è svolta in piazza Lavinia
Torneo di scacchi Boccione
Il professor Guglielmo Di Dionisio ci propone le più belle frasi
Aforismi sulla pace
dopo aver riflettuto sull’eventua-
le mossa dell’avversario, svilup-
pa l’intelligenza, la ponderatez-
za, l’intuito: proprio ciò che vie-
ne raccomandato dalla’Unione
Europea che sottolinea di pro-
muovere lo sviluppo dell’intelli-
genza dei concorrenti. Invece og-
gi i mass media esaltano tutt’al-
tro, ossia la competizione ad ogni
costo calpestando l’avversario.
L’evento, che è stato un succes-
so, si è concluso con l’arrivederci
degli organizzatori alla prossima
edizione, la XVI.
Rita Cerasani
Per ricordare il consigliere co-
munale di Anzio Silvio Colan-
tuono, soprannominato dagli
amici ‘Boccione’, ogni anno dal-
la sua morte, l’Ass. ‘Quattro Tor-
ri’, insieme alla famiglia, orga-
nizza un torneo di Scacchi (an-
che di dama) per ricordarne la
memoria. Quest’anno è stata or-
ganizzata la quindicesima edizio-
ne proprio il giorno della sua
morte avvenuta l’11 agosto, in
Piazza Lavinia, dalle ore 14:30
fino alle 20:00. Vi hanno potuto
partecipare grandi e piccoli divi-
si in squadre. Silvio Colantuono
era un grande amante del gioco
degli scacchi e soprattutto cerca-
va di avvicinarvi i giovani inse-
gnando loro le varie mosse.
L’evento è stato patrocinato
dall’UISP per quanto riguarda gli
scacchi e dalla FID relativamen-
te alla dama e ha visto la parteci-
pazione massiccia di tante perso-
ne, di tanti ragazzi sotto l’arbi-
trato di giudici a livello naziona-
le. Cimentarsi nel gioco degli
scacchi o di dama è molto impor-
tante, soprattutto per i giovani, al
giorno d’oggi fuorviati dagli
smartphone, dalla playstation,
dai vari videogiochi, che inneg-
giano tutti alla forza bruta, alla
vittoria ad ogni costo, senza il
minimo rispetto per l’avversario,
regola fondamentale di questi
due giochi. Inoltre muovere una
pedina, il re, la regina, l’alfiere,
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