Forte imbarazzo del sindaco De Angelis dopo la manifestazione di intolleranza dell’ex assessore alla visita di controllo della Polizia Locale alla sua palestra
L’assessore Giuseppe Ranucci si dimette
“In riferimento ai fatti accaduti lunedì scorso, al culmine di un anno complesso e stressante, a causa della crisi economica incombente, che ha pesantemente condizionato le attività imprenditoriali sul territorio, esasperando chi a fine mese deve onorare l’impegno con i dipendenti e le loro famiglie, con le scadenze, le bollette e ogni altro pagamento, sono dispiaciuto per i miei toni eccessivi e per la mia dura presa di posizione pubblica. Chi mi conosce sa che sono sempre stato dalla parte di chi lavora, a cominciare dagli agenti della Polizia Locale, dal loro Comandante e da tutte le Forze dell’Ordine, al servizio di noi cittadini, in condizioni di carenza di personale e di risorse. Mi scuso con il mio Sindaco, con le attività commerciali e con chiunque si sia sentito offeso dalle mie esternazioni. A tal proposito, anche per tutelare la mia salute e la serenità della mia famiglia, annuncio le dimissioni da Assessore del Comune di Anzio”.
Lo ha dichiarato l’Assessore alle politiche ambientali, Giuseppe Ranucci, che ha annunciato le sue dimissioni dall’incarico all’interno dell’Amministrazione De Angelis.
Comune di Anzio
“Accolgo le dimissioni dell’Assessore alle politiche ambientali, Giuseppe Ranucci, che ringrazio per il grande lavoro svolto e per l’impegno profuso. Nel prendere le distanze dalle sue esternazioni pubbliche, pur comprendendo l’esasperazione e lo stress di tanti imprenditori, rinnovo la mia solidarietà, come ho già fatto personalmente, a tutto il Corpo della Polizia Locale ed in particolar modo al Comandante, Antonio Arancio, che, nel momento più difficile della nostra storia recente, sono attivi, con il loro fondamentale operato, sul territorio comunale”.
Lo ha affermato il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, in riferimento alle dimissioni di Giuseppe Ranucci, da Assessore alle politiche ambientali.
Comune di Anzio
“La sceneggiata che l’Assessore all’ambiente di Anzio Giuseppe Ranucci ha fatto nei giorni scorsi ha messo in serio imbarazzo l’intera città. Può un rappresentante delle Istituzioni comportarsi così? La Lega vuole amministrare Roma credendosi pronta all’impresa ma farebbe meglio a riconsiderare le sue giunte comunali che in provincia fanno vergognare i propri cittadini”.
Così in un post su Facebook la Consigliera della Regione Lazio del Movimento 5 Stelle Valentina Corrado. “Voglio esprimere la mia solidarietà alla Polizia Municipale di Anzio per l’aggressione verbale subita. Un comportamento assolutamente inaccettabile da parte di un rappresentante delle istituzioni che necessita di una netta presa di posizione e che non può rimanere impunito.” - e prosegue - “Chiedo al Sindaco di Anzio Candido De Angelis di prendere provvedimenti immediati e di rimuovere l’Assessore per questo indegno episodio da condannare. Essere un membro della Giunta e, di conseguenza, essere al Governo di una città richiede serietà e responsabilità nei confronti dei cittadini ma anche rispetto per le forze dell’ordine che quotidianamente sono al servizio della comunità per proteggerci e per far rispettare regole e disposizioni. Mi auguro che il Sindaco si sia pubblicamente scusato con i lavoratori della Polizia Municipale, umiliati con bestemmie e parole altamente spregevoli mentre svolgevano il proprio dovere”. - conclude Valentina Corrado.
Edoardo Siliquini
Responsabile comunicazioni e relazioni esterne Regione Lazio
Quello che ha combinato ieri l’Assessore Ranucci di Anzio è inqualificabile.
Ormai siamo alla farsa: un membro della giunta che inscena una plateale protesta perché i vigili della città di cui è amministratore stanno effettuando dei regolari controlli nella palestra di sua proprietà, minacciando e dichiarandosi vittima di chissà quali complotti. Questo è il livello a cui è arrivata l’ignoranza e l’arroganza di chi governa Anzio da 25 anni. Una triste pantomima in cui il potere si finge vittima di un caos di cui è lui stesso artefice, secondo il più vieto copione populista. Nel frattempo, la nostra città è sempre più egemonizzata da forze di destra estrema, più o meno mascherate, che strizzano l’occhio ai negazionisti mentre da giorni sembrano ignorare la terribile emergenza che stiamo vivendo: il comune infatti non comunica più i casi positivi al covid-19, forse per non intralciare chi evidentemente da questa emergenza sta traendo profitti, mentre l’Ospedale è ormai al collasso.
Ranucci e compagnia se ne vadano a casa: dimissioni!
Ufficio stampa e comunicazione
PRC-FdS “E. Che Guevara” - Anzio
La FP CGIL Roma Sud Pomezia Castelli, la CISL FP Roma Capitale e Rieti e la UIL FPL Roma e Lazio stigmatizzano con forza quanto accaduto questa notte a seguito di un intervento della Polizia Locale nel quale un rappresentante politico dell’istituzione del Comune di Anzio, come riportato dalla stampa nazionale e pubblicato sui social, avrebbe avuto un comportamento, a nostro giudizio, altamente disdicevole nei confronti di lavoratori che da marzo di quest’anno continuano incessantemente a svolgere la propria attività, a rischio anche della propria incolumità e salute, a favore della cittadinanza al fine di limitare la diffusione del contagio da COVID-10 tra i cittadini, cercando di fare rispettare tutte le misure adottate dal Governo, dalla Regione Lazio e dal proprio Comune, a salvaguardia della salute pubblica. Un cittadino ma soprattutto un rappresentante delle istituzioni non può in alcun modo permettersi di avere comportamenti di questo tipo che minano, a nostro parere, la convivenza civile e per questo attendiamo un autorevole intervento del Sindaco di Anzio, a cui chiediamo inoltre che il Comune di Anzio si costituisca parte civile negli eventuali processi intentati a carico dei responsabili di tali comportamenti.
FP CGIL – CISL FP – UIL FPL
Il video postato ieri dall’assessore Giuseppe Ranucci non lascia alcuno spazio di interpretazione: un tale atteggiamento è assolutamente inaccettabile, soprattutto se si ricopre una carica pubblica. Ci auguriamo che la Polizia sporga denuncia.
Non è possibile minacciare dei pubblici ufficiali, il Comandante della Polizia Locale e il Sindaco stesso e pensare che si tratti “solamente” di un difetto caratteriale come fatto credere in passato. È inoltre assurdo che a protestare, per giunta con modi inqualificabili, contro le mancanze di un’Amministrazione comunale sia un componente della Giunta stessa. La responsabilità è anche sua. Qualsiasi siano le motivazioni (e non si capisce dove sia il problema in un controllo se l’attività è realmente chiusa come stabilito dalle attuali disposizioni) Ranucci deve andare a casa e con lui tutta la maggioranza.
Il Direttivo di
Alternativa per Anzio
Le dimissioni di Giuseppe Ranucci erano un atto dovuto. Guai però a pensare che abbiano risolto ogni problema e che adesso sia tutto a posto. Nelle ultime settimane il clima politico ad Anzio è diventato più irrespirabile che mai. Questa vicenda è avvolta nel silenzio più totale delle autorità cittadine tirate in ballo dall’ex-assessore, Sindaco in testa, e segue di pochi giorni le altrettanto pesanti dichiarazioni del Sindaco stesso sulle “infinite vie della politica” che avrebbero impedito il sacrosanto invio di una Commissione d’accesso ad Anzio. Parole di una gravità incredibile che rendono evidente ancora una volta quanto Anzio abbia bisogno di interventi decisi da parte delle autorità competenti. Per questo abbiamo chiesto alla Senatrice Loredana De Petris di presentare un’interrogazione al Ministro degli Interni per fare chiarezza su quella vicenda. Le insinuazioni del Sindaco, le accuse scomposte dell’ex-assessore, i voltafaccia, le interminabili lotte fra bande per questa o quella poltrona sono tutti sintomi di una crisi politica che si trascina avanti da decenni e che non permette alla Città di vivere come meriterebbe e che in questi giorni difficili diventa ancora più pesante da sopportare. Siamo ancora convinti che sia assolutamente necessario fare luce e scavare su quanto avvenuto a Villa Sarsina e dintorni negli ultimi anni. Speriamo che la Prefettura e le altre autorità competenti se ne accorgano ed agiscano di conseguenza.
Il Direttivo di
Alternativa per Anzio