Il libro del giovane e famoso economista Thomas Piketty
Le promesse tradite
Thomas Piketty, “Le promesse tradite”, Ediz. Castelvecchi, Roma 2018, pp. 38, Euro 5,00
Th. Piketty è un giovane e famoso economista (nato nel 1971), autore di diversi studi diventati poi dei best sellers di fama mondiale, come il famoso “Il Capitale nel XXI secolo”, un testo fondamentale, letto e studiato in tutto il mondo. Docente di Economia alla London School of Economy e alla Ecole des hautes études en science sociales di Parigi, è uno dei più attenti e puntuali critici dell’attuale assetto capitalistico-finanziario e delle sempre più intollerabili contraddizioni e diseguaglianze prodotte da questo assetto nelle società globalizzate.
Le promesse tradite di cui al titolo sono quelle che si sono generate a seguito delle aspettative create dalla Rivoluzione francese e dalla contestuale Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, risalenti –come sappiamo- entrambi al 1789. Speranze argomentate e codificate dal pensatore francese Condorcet: la personalità forse più rappresentativa dell’Illuminismo umanistico, che prevedeva, con la caduta dell’aristocrazia, con l’uguaglianza davanti alla legge e il rispetto della proprietà privata, il raggiungimento della totale uguaglianza (cfr. p. 10). Queste speranze –come dicevamo- di fatto non si sono mai realizzate, e già con la rivoluzione industriale e poi nel 1914 alla vigilia della guerra, dopo 120 anni, le diseguaglianze erano molto pronunciate e il grado di concentrazione delle ricchezze era come quella vigente nel 1700: l’1% della popolazione francese, e non solo francese, deteneva più del 70% delle ricchezze. Una asimmetria che si perpetua anche oggi, e “dopo tutti i traumi del XX secolo…siamo…a un livello di diseguaglianza che differisce assai poco da quelle…di duecento anni fa”(p. 13). Un ‘alleggerimento’ di questo riprovevole trend si è avuto solo nel periodo del cosiddetto ‘Trente Glorieuses’ (p.20), cioè il periodo compreso tra la fine della guerra e la seconda metà degli anni settanta (p.32).
Gran parte delle ricerche e del lavoro accademico dell’economista francese ruotano attorno a questa mancanza di equilibrio della democrazia, dell’economia e della società, e queste pagine, che costituiscono una sua relazione tenuta a Berlino ad un importante convegno, illustrano a grandi linee il disegno di questa ricerca. Un’analisi ultra decennale iniziate all’inizio della recessione mondiale del 2008, incentrata soprattutto sul costante aumentare della rendita rispetto alla distribuzione salariale, al lavoro e alla crescita di tutta la popolazione e che, come dicevamo, perdura in maniera più o meno immutata anche oggi (cfr. p. 14, 15, 16). Un fallimento epocale che, fra le altre cose, è anche alla base dell’attuale crisi che sta vivendo l’Europa unita, e dalla quale si potrà uscire solo investendo “nell’istruzione, la formazione, nell’energia pulita, nell’ambiente. Essendo queste le vere sfide del futuro”(p. 31), andando ben oltre l’interesse dei mercati, dei vincoli di bilancio e, in particolare, della tirannia del debito pubblico, il quale peraltro, come ben illustra Piketty, è stato più volte disatteso e i suoi apparentemente imprescindibili vincoli più volte violati da molti stati, anche quelli più ‘virtuosi’ (cfr. da p. 29 a 32).
Giuseppe Chitarrini
Nettuno a secco
Non accade nel cosiddetto terzo, quarto mondo, o nei tempi andati, ma proprio a casa nostra ed ai giorni nostri, precisamente a Nettuno, con una popolazione di più di 50.000 abitanti. Nella serata di venerdì 7 febbraio, senza alcun cartello affisso per avvertire i cittadini, la società che gestisce le condutture idriche, ossia Acqualatina, con un sms ha avvertito gli utenti che l’intero Comune, escluso le località Zucchetti, Cadolino, Santa Barbara, dalle 23:00 fino alle ore 8:00 dell’otto febbraio sarebbero rimaste a secco a causa del guasto alla condotta dn 600. E’ stato grande lo sconcerto, ma soprattutto la rabbia dei cittadini quando la mattina di sabato l’acqua non è tornata. Collegandosi al sito, la ripresa veniva procrastinata fino alle ore 14:00; telefonando, allungata fino alle ore 18:00; poi, dopo le 19:00 nessuno più rispondeva, mentre dell’acqua nemmeno un filo. Più arrabbiati di tutti erano i residenti agli Zucchetti, Cadolino e Santa Barbara perché non avevano fatte le provviste, essendo sicuri che da loro l’acqua non sarebbe mancata. Per fortuna, per sopperire ai disguidi, Acqualatina ha posizionato tre autobotti presso l’U.T.T.A.T. a Cretarossa, in Via Tre Cancelli e vicino allo stadio comunale. Poi finalmente, dopo un’altra notte senza acqua corrente, senza acqua calda, senza riscaldamento perché la pressione delle caldaie, scendendo, ha impedito la loro accensione, finalmente l’acqua è tornata, dapprima scarsa, poi quasi regolare. Poiché, come da contratto, la società dovrebbe mantenere in buono stato le condutture ed anche provvedere alla pulitura delle condotte fognarie (che non avviene mai per cui gli allagamenti, quando piove sono assicurati), ai Nettunesi spetterebbero i risarcimenti da parte di Acqualatina, esosa nel pagamento dell’acqua ed inadempiente in quanto a guasti ed ostruzione delle fognature. Un appello al Sindaco Ing. Alessandro Coppola: “Si faccia portavoce delle giuste istanze dei suoi concittadini”.
R.C.
Elogi e applausi da parte del sindaco Alessandro Coppola al Teatro Studio 8
Insieme Andos e Liberi Teatranti
Ancora tante emozioni al Teatro Studio 8 di Nettuno. La felice scelta delle due associazioni - i “Liberi Teatranti” e l’ANDOS - Sezione di Anzio/Nettuno, di dedicare parte del loro tempo alla formazione artistica delle attrici impegnate nella commedia “orario di visita” di Stefania De Ruvo, continua a stupire. Questa volta, tra l’attento pubblico era presente il Sindaco di Nettuno – Alessandro Coppola e con lui l’assessore Maddalena Noce che non hanno fatto mancare la loro vicinanza personale e istituzionale all’ANDOS, quest’ultima rappresentata dalla Presidente Carla Magliocchetti.
Per la quinta volta in scena, come nelle previsioni, l’attesissima commedia diretta dal regista Giampiero Bonomo e dal direttore artistico Francesco Ruggirello, ha fatto registrare ancora una volta il sold out dimostrando che questo inedito filone, unico nel suo genere nel panorama nazionale, ha un valore morale di notevole impatto sociale. L’intensa e commovente interpretazione di donne che fanno parte dell’ANDOS (associazione nazionale donne operate al seno), porta tutti con la mente verso le tante volontarie che svolgono in silenzio un ruolo fondamentale verso persone che attraversano un momento di difficoltà della loro vita. Donne che diventano attrici, eroine dei nostri giorni, portatrici di esempi positivi per come affrontano l’ignoto della condizione umana e il peso della loro sofferenza e dei propri cari che le assistono, per dimostrare, con l’esempio, come nella vita si possa vincere il male e affrontare il futuro con serenità.
Momenti di pura commozione, ma anche di apprezzamento per il loro impegno e bravura, che sono stati suggellati dal pubblico con gli applausi e il sincero trasporto decretando così la perfetta interpretazione delle attrici sul palco. La stupenda canzone di Fiorella Mannoia, … il peso del coraggio, interpretata dalla cantante Carmela Testini, mentre in contemporanea le altre attrici si muovevano in movimenti scenici di alto impatto visivo, ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico e lo stesso Sindaco Coppola non ha fatto mancare gli elogi alle donne ANDOS e alla loro Presidente, manifestando il proprio apprezzamento per una realtà che ha avuto modo di conoscere sin dall’atto del proprio insediamento a Comune di Nettuno. La stessa Carla Magliocchetti ha poi voluto, nel suo intervento finale, porre enfasi e formulare il proprio personale ringraziamento a quante si adoperano su base volontaria per dare assistenza nel Centro a chi ne ha bisogno.
Ovviamente i saluti finali sono stati celebrati da Giampiero Bonomo, soddisfatto della sua regia e delle performance delle interpreti, e per questo, come segno di ringraziamento al Sindaco e al pubblico presente ha voluto regalare nuovamente, attraverso la voce della cantante del gruppo teatrale, la canzone “non je ne regrette rien” della indimenticabile Edith Piaf, che è stato anche il brano conclusivo della serata finale del Primo concorso teatrale città di Nettuno e Anzio 2019/2020.
In queste occasioni i Liberi Teatranti, con i proventi delle rappresentazioni teatrali, sosterranno progetti legati al mondo della solidarietà e di volontariato, come già avvenuto in tutti gli anni della loro attività.
Per le rassegne e per i Corsi teatrali la Prenotazione è obbligatoria al n.351 8599212 oppure recandosi di persona presso il Centro Polivalente “TEATRO STUDIO 8” via Nettuno Velletri, n°8
Siti web: https://www.facebook.com/teatro.studio8/
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