Incontro tra Comune, Ministero della Difesa, Soprintendenza e Università
Tutela di Torre Astura
Si svolto il 21 aprile l’incontro in video conferenza con il Ministero della Difesa, Soprintendenza dei Beni Culturali e Università di Tor Vergata per il progetto di tutela di Torre Astura che prevede il restauro e valorizzazione non solo del Castello, ma anche di tutta l’area annessa. Assente, se pur invitata la Regione Lazio. Durante l’incontro si è discusso della bozza di protocollo d’intesa che prevede, oltre che la fruibilità dell’area, anche della partecipazione della facoltà di Biologia Marina dell’Università di Tor Vergata. Il Ministero, con l’appoggio della Soprintendenza, ha ribadito che la proprietà rimarrà alla Difesa, confermando, al contempo, ampia apertura sulla fruibilità. Il Ministero della Difesa convocherà a brevissimo un tavolo a cui parteciperanno esperti di alto livello delle discipline coinvolte a cui è stato invitato anche il Comune di Nettuno, a garanzia del rispetto di quanto descritto negli obiettivi iniziali. Si è ribadita la necessità improrogabile che venga da subito rivista la fruibilità dell’ area durante tutto l’anno, seppure con tutti i vincoli che l’attività militare necessita. Oltremodo importante e fondamentale la partecipazione dell’università di Tor Vergata per la costituzione del laboratorio di biologia marina che possa studiare il patrimonio naturalistico presente nell’area. Il Comune si è offerto come capofila nelle possibili attività afferenti al PNRR per quanto riguarda il reperimento di fondi che possano sostenere questo importante progetto di riqualificazione e valorizzazione del territorio.
“E’ stato un incontro proficuo nel quale è stata confermata la piena unità di intenti di tutte le parti in causa – ha commentato il Sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola – la piena fruizione dell’area e la creazione di un polo universitario della facoltà di Biologia Marina, oltre che al recupero del Castello, sono gli obiettivi che abbiamo fissato perché tutta l’area di Torre Astura possa tornare ad essere pienamente fruibile dai nettunesi e dai turisti. Continuiamo a fare importanti passi in avanti e procediamo verso la fase più operativa del progetto che rimane una priorità per questa amministrazione”.
Comune di Nettuno
Episodio di bullismo
In merito al gravissimo episodio di bullismo verificatosi in una scuola del nostro territorio, dinanzi ad un fenomeno epocale e generazionale (il bullismo) le cui cause sono molteplici, complesse e trasversali volentieri condividiamo le riflessioni di un insegnante del territorio. Da parte di tutti noi, in primis di chi occupa ruoli istituzionali, sarebbe auspicabile l’impegno ad abbassare i toni del confronto per evitare che passi il messaggio che se alzi la voce, se deridi, se fai il prepotente, allora riesci a sottomettere o sminuire l’altro. La politica in tal senso ha una grossa responsabilità e non sempre offre buon esempio. Alla ragazzina aggredita va la nostra solidarietà e gli auguri di pronta guarigione, ai ragazzi che da quanto si legge, sembrerebbe abbiano agito in branco, l’auspicio per il loro bene che acquisiscano quanto prima gli strumenti per comprendere la gravità del loro gesto.
“Leggo sgomenta dell’ennesimo atto di incomprensibile violenza effettuata da un gruppo (Branco?) di ragazzini verso una compagna, per di più avvenuta all’interno di una scuola.
Leggo… e mi sento in colpa. Come docente, come genitore… come adulto.
Rifletto sulla mia esperienza di docente, sull’aggressività verbale, sullo scherno, con cui spesso i ragazzi, con disarmante inconsapevolezza, si rivolgono l’un l’altro. Spesso li fermo, li faccio riflettere, a volte mi ascoltano, perché io per prima li ascolto, cercando di non accusarli, ma di capire.
Ho tra le mani il libro che un’insegnante/terapeuta di una scuola Superiore di zona ha recentemente scritto: “Culpa in educando, culpa in vigilando”.
Penso anche io che la “colpa” è della comunità educante in toto e tra questi metto la società in cui viviamo.
E mi riferisco all’aggressività, allo scontro, all’umiliazione dell’altro che contraddistinguono molti dei nostri rapporti tra adulti: i talk show, la politica, i commenti sulle chat, le relazioni tra automobilisti, le diatribe in strada, …
Di fronte a tutta questa bassezza, li abbiamo lasciati soli, anzi, li abbiamo lasciati soli con in mano un cellulare con cui navigare inconsapevoli ed affrontare, senza strumenti, il mondo.
Non siamo stati in grado di educare, ed è indubbio che la prima fase dell’educazione e dell’ascolto deve avvenire in famiglia, poi c’è la scuola, che spesso si limita ad istruire, perché, come ci ricorda U. Galimberti “per ragioni oggettive e per ragioni soggettive, non è in grado di educare”.
Ricorro ancora alle riflessioni e alle parole di chi ne sa più di me (sempre Galimberti): le emozioni non sono innate, e l’educazione ha il compito di percorrere quel tragitto che dalle pulsioni, naturali ed istintive, conduce alle EMOZIONI, “che consentono ai nostri ragazzi di acquisire quella risonanza emotiva che permette loro di “sentire” immediatamente, prima ancora di riflettere, la differenza tra il bene e il male, tra ciò che è grave e ciò che grave non è. Questo tragitto educativo si conclude con il passaggio dalle emozioni ai sentimenti, che non sono un fatto naturale, ma culturale. I sentimenti si imparano”… e noi glieli abbiamo insegnati?
E’ chiaro che di fronte ad un atto violento, la scuola, gli adulti debbano segnalare e punire, ma non penso che questa sia la strada per aiutare veramente i nostri figli, vittime o bulli che siano”.
Alessandra Fantacone
La donna che si mette al servizio della puerpera
La figura della Doula
Sono oggi con Valentina e con lei andiamo a scoprire chi è la Doula.
- Ciao Valentina, puoi raccontarci di questa professione, come ne sei venuta a conoscenza, e cosa fa nel concreto per la società la figura della doula?
“Ho conosciuto la figura della Doula durante i miei nove mesi di gravidanza. In quel periodo mi sentivo molto sola e cercavo sostegno su Facebook. Cercavo donne che come me stavano affrontando il cambiamento del corpo, quello psicologico e tutte le paure che una gravidanza ti porta davanti a un grande cambiamento come questo. Navigando su internet scopro questa figura.
La Doula è colei che letteralmente “si prende cura” non solo della mamma durante la gravidanza ma anche dopo. In greco significa “serva”, quindi la Doula è quella donna che si mette a servizio della puerpera prima, durante e dopo il parto. Le gravidanze delle nostre nonne e delle nostre bis nonne sono state gravidanze totalmente diverse rispetto a quelle che viviamo noi oggi.
Oggi si diventa madri quando si è raggiunto un bagaglio di vita importante ed è un vero peccato che nella media dei parti ospedalieri la donna venga relegata al ruolo di paziente, quando tutte le evidenze scientifiche dimostrano che un momento così trasformativo vissuto da protagonista, consapevole delle proprie risorse e rispettata nelle sue volontà, influisca positivamente non solo sull’esperienza di parto stessa ma anche nel bonding con il bambino e nell’allattamento. Manca il godersi quei nove mesi, manca assaporare quella trasformazione del corpo, quel prendersi cura di se stesse come donna e in futuro come mamma.
La Doula aiuta la futura mamma e il futuro papà a prendere consapevolezza di questo cambiamento senza essere invadente, ma curando, coccolando, abbracciando entrambi ed accompagnarli in questo viaggio. Si prende cura di loro pulendo magari la loro cosa, andando a fare la spesa, preparando loro da mangiare, sostenendo la mamma nel riposo, nell’allattamento e supporta il lavoro dei professionisti sanitari. Questa figura che, come dicevo, ho scoperto l’esistenza durante la mia gravidanza, mi ha talmente risuonato che ho deciso di diventarlo anche io.
Mi sono formata con Mondo Doula e ho avuto la fortuna di seguire alcune mamme privatamente sia prima che dopo il parto. Purtroppo qui ad Anzio mancano i corsi pre parto ed io sono riuscita a creare un piccolo cerchio dove oggi, alcune mamme, vengono con me in passeggiata e possono condividere le loro paure senza paura di essere giudicate. Ho avuto la fortuna di far parte a un progetto importante presso lo Studio 13 di Anzio dove insieme ad una ostetrica, una nutrizionista, una insegnante di Pilates, una psicologa e ad un osteopata, partiranno una serie di incontri dedicati proprio alla nascita.
Andare fuori con le mamme e le loro pance significa per me far conoscere a chi ha bar, ristoranti, la realtà di una donna che ha tutti i diritti di portare il neonato con lei e di cambiarlo su un fasciatoio e devo dire che sono davvero poche le strutture che offrono questo servizio. Diventare Doula mi ha cambiato come Donna e come mamma. Mi piace sostenere le mie mamme in attesa, incoraggiarle e aiutarle. E sono grata all’Universo di avermi fatto attraversare un momento di buio durante la mia gestazione perché ho avuto modo di scoprire questo fantastico mondo e decidere di entrarci a 360 gradi”.
Grazie mille Valentina, grazie di cuore per averci parlato di questa realtà e averla condivisa con noi.
Barbara Balestrieri
Villa Adele
Parco di Villa Adele: in corso le opere di riqualificazione dell’area verde, lavori in corso anche per la ristrutturazione del Museo Archeologico e per l’istituzione della nuova sede del Museo dello Sbarco
“Nelle prossime ore sarà ultimato l’intervento di riqualificazione del Parco di Villa Adele, con le opere di manutenzione dei giardini e con la cura della nuova area giochi, istituita dall’Amministrazione”.
Lo comunica il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, in riferimento ai lavori in corso al Parco di Villa Adele, con l’edificio storico del Museo Archeologico e con la nuova sede istituzionale del Museo dello Sbarco oggetto di un importante intervento di ristrutturazione.
Comune di Anzio