Il Pontino Aprilia • 6/2019
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Pag. 4 IL PONTINO APRILIA Cronaca di Aprilia ANNO XXX - N° 6 - 22 MARZO/9 APRILE 2019
Il prossimo marzo si svol-
geranno le elezioni per il
rinnovo del Consiglio
Provinciale attraverso la
consultazione indiretta
dei consigli comunali del-
la provincia. L’ente nei
prossimi anni sarà chia-
mata a compiere scelte
importanti per tutta la no-
stra collettività, in settori
strategici quali il servizio
idrico, la gestione del ci-
clo dei rifiuti, la manuten-
zione stradale e l’edilizia
scolastica. Proprio la por-
tata delle decisioni da as-
sumere nei prossimi anni
richiede da parte delle li-
ste in campo una chiarez-
za e una radicalità pro-
grammatiche.
“Molte le tematiche di
competenza della Provincia – spiega Lo-
renzo Lauretani di MOVAP - che hanno
forti ripercussioni sulla città di Aprilia. In
primis, non possiamo dimenticare che da
tempo è in campo un percorso che dovreb-
be portare alla ri-publicizzazione del ser-
vizio idrico con la definitiva uscita dell’a-
zionista privato dalla società Acqualatina
S.p.A.. È fondamentale, in questo senso,
che il percorso venga portato a compimen-
to, dando seguito e attuazione alla volontà
espressa in occasione del referendum del
2011 dai cittadini pontini. Sul nostro terri-
torio comunale è presente il più grande
impianto di Tmb della Regione Lazio e la
cui autorizzazione ambientale è in scaden-
za e tra breve si dovranno avviare le pro-
cedure per il rinnovo alla luce anche della
recente decisione della Regione di supera-
re la tecnologia a base degli attuali TMB.
Pertanto importante il ruolo che giocherà
la Provincia su questo fronte e il riflesso
sulla nostra città. Ancora sul fronte della
gestione dei rifiuti, dovrà essere avviato
l’iter di costituzione dell’ATO unico e la
conseguente individuazione del gestore
unico su tutto il territorio provinciale: una
scelta di fondamentale importanza per evi-
tare di compiere gli stessi errori commessi
quando fu circoscritto l’ambito territoriale
ottimale per il servizio idrico e si optò per
un soggetto economico, unico gestore, a
capitale misto pubblico-privato. Ancora
nel settore dei rifiuti si dovranno definire
le linee guida per la chiusura del ciclo a
livello provinciale anche alla luce di quel-
le recentemente adottate dalla regione La-
zio. Altrettanto determinante sarà la ge-
stione e lo sviluppo dell’edilizia scolasti-
ca, estremamente carente ad Aprilia, e la
definizione di un piano organico e plurien-
nale di manutenzione stradale, alla luce
Per Movap le elezioni sono molto importanti per Aprilia
L’importanza della Provincia
Il terzo Centro è stato individuato in via del Tufello per 35 persone
Un altro Cas ad Aprilia
dei maggiori stanziamenti previsti in un
territorio che vede una carenza di strutture
scolastiche secondarie e gravi ritardi sul
fronte infrastrutturali e viarie. Senza que-
sti strumenti previsionali la crisi di questi
comparti continuerà a essere una consue-
tudine a cui appellarsi per concedere ap-
palti di riparazione non solo sempre circo-
scritti e palliativi di una situazione sempre
sull’orlo del collasso, ma anche un’occa-
sione per facili connivenze. Infine, il setto-
re della Formazione Professionale e lo svi-
luppo di una strategia territorialmente
condivisa di rilancio dell’occupazione e
del tessuto economico locale. La società
Latina Formazione, chiamata a preparare
i giovani pontini e i lavoratori espulsi dal
mercato del lavoro, dovrà passare da una
precisa rilevazione del fabbisogno forma-
tivo per rispondere puntualmente alle esi-
genze delle aziende pontine per poi passa-
re all’effettiva erogazione della formazio-
ne in aula e on the job. L’Agenzia dovrà
assumere anche il compito di guidare le
imprese e i lavoratori verso un adegua-
mento e un ammodernamento delle compe-
tenze distintive del tessuto produttivo pon-
tino, così da renderlo competitivo e attrat-
tivo per nuove iniziative imprenditoriali”.
“Per tutti noi di MOVAP - conclude Lo-
renzo Lauretani - le prossime elezioni pro-
vinciali non possono essere la semplice
costruzione di coalizioni elettorali disomo-
genee al fine solo di conquistare un posto
in consiglio provinciale, ma al contrario
devono essere l’occasione per la definizio-
ne di un programma elettorale in grado di
rilanciare le competenze dell’ente di area
vasta in attesa di una sua complessiva ri-
forma così come previsto a livello di go-
verno”.
Alessandro Piazzolla
Proprio il Comune che aveva duramente
criticato i Cas e chiesto di accedere al fon-
do nazionale per l’istituzione del Servizio
Centrale del sistema di protezione per i ri-
chiedenti asilo, si ritrova a dover ospitare
un altro Centro di Assistenza straordinario,
il terzo sul territorio dopo l’accorpamento
di quelli dislocati in diverse zone periferi-
che della città e l’apertura di due centri che
ospitano ciascuno 50 richiedenti presso le
due strutture dismesse di via Pontina, nei
pressi del quartiere Frassineto e di Casello
45. Sono 35 stranieri, richiedenti asilo pro-
venienti da diversi paesi, il 18 marzo scor-
so sono stati alloggiati presso un agrituri-
smo di via del Tufello, zona Apriliana, una
struttura individuata dalla cooperativa pu-
gliese che ha vinto il bando indetto dalla
Prefettura di Latina per la gestione dei Cas
provinciali. A differenza di quanto accadu-
to in passato l’amministrazione era stata in-
formata dell’ipotetico arrivo degli stranieri,
poi però per problemi organizzativi tutto
sembrava rinviato. Lunedì invece con un
fax l’amministrazione è stata messa a co-
noscenza dell’arrivo di 35 persone, allog-
giate nel caseggiato isolato alla periferia
nord, posto in una zona che vanta pochi
collegamenti con il centro. Una notizia che
da subito ha destato allarme tra i residenti,
mentre il direttivo locale della Lega ha
stigmatizzato l’atteggiamento dell’ammini-
strazione comunale, accusata di non aver
informato per tempo la cittadinanza.
“Altri 35 richiedenti asilo sono stati stati
ospitati ad Aprilia, zona via Apriliana –
tuona il direttivo della Lega di Aprilia – e
non possiamo non restare basiti della su-
perficialità con cui l’amministrazione con-
tinua a gestire un tema tanto delicato. Ogni
parte politica sui temi dell’accoglienza
conservi pure le proprie posizioni, ma lo
faccia a viso aperto e assumendosi delle
responsabilità: ma riteniamo assurdo e po-
co trasparente la circostanza che un sinda-
co non ritenga opportuno informare la cit-
tadinanza dell’arrivo di un nuovo Cas, il
terzo nella nostra città. Pressappochismo,
opacità e disattenzione che sono marchi di
fabbrica del progetto civico facente capo al
sindaco Antonio Terra”.
Il sindaco: “Noi, a favore degli Sprar” Dal
canto suo il sindaco respinge ogni accusa,
ricordando che è ferma volontà del gover-
no guidato da Lega e M5S tenere in vita i
Cas, mentre l’adesione a nuovi Sprar da
parte dei comuni è un’ipotesi al momento
congelata. Su di un tema che continua a di-
videre, netta pare la presa di posizione del
leader della coalizione civica.
“Dieci giorni fa ci avevano annunciato l’a-
pertura del Cas – ha confermato il sindaco
Antonio Terra – il terzo per il nostro terri-
torio dopo quelli allestiti presso le ex RSU
lungo la Pontina in zona Frassineto e di
Casello 45, poi però ci era stata comunica-
ta la sospensione di questa attività e solo
ieri siamo stati informato dell’arrivo di
questi ragazzi.
Tre centri di accoglienza sul nostro territo-
rio, ma il numero di persone accolte si ri-
duce: ne restano 50 a Casello 45, 50 nella
struttura lungo la Pontina e le 35 persone
appena arrivate, oltre ai 35 profughi siria-
ni accolti a Campoleone attraverso il cor-
ridoio umanitario ma in parte trasferiti al-
trove. A stabilire la prosecuzione dei Cas è
stato proprio il governo, che ha sospeso le
nuove richieste per gli Sprar e i progetti di
inclusione a questi legati, ai quali avevamo
chiesto di aderire. Non siamo preoccupati
per l’arrivo di queste persone, ma ritenia-
mo inopportuna la scelta dei luoghi dove i
centri di accoglienza sono stati ubicati:
queste persone così sono condannate all’i-
solamento, non potranno raggiungere il
centro, o potrebbero farlo a rischio della
vita percorrendo a piedi una strada ad alto
scorrimento come la Pontina. Gli Sprar
avrebbero garantito all’amministrazione
una gestione diretta e previsto risorse per
portare avanti progetti di inclusione e inte-
grazione per adulti e bambini, attraverso
corsi di italiano e corsi di formazione. Non
abbiamo potere decisionale su queste vi-
cende, chi è contrario non deve rivolgere a
noi le proprie rimostranze”.
Francesca Cavallin
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