Il Pontino Aprilia • 6/2019
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Pag. 6 IL PONTINO APRILIA Cronaca di Aprilia ANNO XXX - N° 6 - 22 MARZO/9 APRILE 2019
L’incremento delle tariffe d’ac-
cesso presso gli impianti di smal-
timento dell’indifferenziato, l’a-
deguamento Istat delle stesse e il
conguaglio chiesto dalla Progetto
Ambiente per i maggiori conferi-
menti effettuati nel 2018, si tra-
ducono in un aumento lineare
della tassa dei rifiuti, non immu-
ne però anche dalle sostanziose
spese effettuate dalla partecipata
per affidamenti diretti milionari
per somministrazione del perso-
nale interinale e per il noleggio
dei mezzi necessari ad effettuare
il servizio di raccolta porta a por-
ta.
Aumenti di quota fissa e variabile
che riguarderanno tanto le utenze
domestiche quanto quelle non do-
mestiche e variabili da pochi euro
a qualche decina d’euro.
Una mini stangata per gli utenti,
quella prevista da un Comune che
ha migliorato le performance sul-
l’accertamento dell’evaso ma an-
cora in difficoltà con la riscossio-
ne di un tributo che cresce mal-
grado l’effetto positivo della ridu-
zione dell’addizionale provinciale
dal 3 all’1% grazie all’aumento
delle percentuali della raccolta
differenziata.
L’ipotesi delle tariffe modificate
rispetto alla delibera approvata a
fine dicembre dal consiglio co-
munale, passerà al vaglio della
commissione giovedì 21 marzo.
Rispetto alle previsioni iniziali, il
Comune dovrà assicurare alla
Progetto Ambiente per la gestione
del servizio, 127 mila 808 euro
mila euro in più per effetto degli
incrementi contrattualizzati delle
tariffe di smaltimento per il 2019,
altre 113 mila 704 euro per gli in-
crementi Istat e 344 mila 310 eu-
ro dovuti al conguaglio degli one-
ri di smaltimento del 2018, por-
tando il budget della partecipata
dai 14 milioni 358 mila euro sti-
mati alla fine dell’anno a 14 mi-
lioni 944 mila euro.
Costi che ora l’amministrazione
vorrebbe ripartire tra gli utenti e
che determineranno aumenti in
bolletta per tutti.
Per esempio, se sulla base delle
vecchie tariffe approvate in consi-
glio a dicembre, una famiglia
composta da 4 persone e residente
in un appartamento di 100 mq
avrebbe dovuto pagare per la Tari
454,80 euro, qualora le nuove ta-
riffe ipotizzate dovessero passare
il vaglio della commissione po-
trebbe ritrovarsi a pagare circa
473,51 euro, con un incremento
in bolletta di circa 20 euro. Im-
porti che variano a seconda del
numero di componenti a parità di
superficie, da un minimo di 9 eu-
ro (per i nuclei composti da un
solo componente) ad un massimo
di circa 25 euro (per i nuclei com-
posti da più di sei persone).
Un piccolo salasso che non ri-
sparmierà neanche le utenze non
domestiche, interessate da au-
menti contenuti di pochi centesi-
mi fino ad un massimo di un euro
al metro quadrato.
E se le ipotesi di risparmio per la
Progetto Ambiente viaggiano a
passo di lumaca, gli aumenti cor-
rono di pari passo all’incremento
dei costi di conferimento.
“Quella che passerà al vaglio
della commissione – precisa però
il sindaco Antonio Terra - è solo
una ipotesi, ma proprio in queste
ore abbiamo dato mandato agli
uffici di valutare, sulla base dei
dati riguardanti la lotta all’eva-
sione fiscale, un modo per cerca-
re di mitigare gli effetti dell’au-
mento dei costi di smaltimento”.
L’aumento delle tariffe della Tari
per utenze domestiche e non, se-
condo il sindaco Antonio Terra
non è ancora cosa fatta, sebbene
l’ente sia chiamato a recuperare
circa 700 mila euro in più rispetto
all’ipotesi iniziale, c’è ancora la
speranza di riuscire ad abbattere
gli aumenti in bolletta grazie al
maggior numero di utenti iscritti
al ruolo.
Stanando gli evasori i costi fini-
rebbero per essere ripartiti su un
maggiore bacino di utenza.
“Sono tariffe ipotetiche – assicura
il Sindaco – su cui stiamo ragio-
nando.
A determinare questa modifica
sono stati tre elementi: l’aumento
delle tariffe determinato dalla Re-
gione, la rivalutazione Istat dei
costi di smaltimento e i maggiori
costi di conferimento per il 2018.
Più tonnellate non solo di indiffe-
renziato, ma anche della frazione
organica.
L’assessore alle finanze sta cer-
cando di capire se il maggior nu-
mero di utenti iscritti a ruolo per
maggiori accertamenti, riuscirà a
mitigare gli effetti dei costi in au-
mento e in quale misura”.
Ci vorrà invece ancora del tempo
perchè la Progetto Ambiente pos-
sa risparmiare su altre voci di
spesa elevate.
“La gara per il noleggio dei mez-
zi è quasi pronta, e a breve dovre-
mo risolvere anche la questione
legata al personale, oggi sommi-
nistrato dall’agenzia interinale”.
Francesca Cavallin
Istat, aumento delle tariffe di smaltimento e il conguaglio chiesto dalla Progetto Ambiente le cause dell’aumento
In arrivo la stangata Tari
Ad Aprilia cresce l’impegno dei
cittadini per una buona raccolta
differenziata, ma gli stessi non
vengono ricompensati con sgravi
fiscali. Anzi, la bolletta della
spazzatura costa sempre di più e a
fine anno è prevista un’autentica
stangata.
Nei Comuni vicini, succede l’e-
satto contrario. Come sembra
normale, all’incremento della dif-
ferenziata corrisponde un rispar-
mio per le tasche dei contribuenti.
È il caso del Comune di Cori, la
cui gestione dei rifiuti se confron-
tata con la realtà apriliana, mette
in risalto l’evidente paradosso di
quest’ultima. Mentre la Città di
Aprilia, nonostante il “porta a
porta”, è costretto ad alzare la ta-
riffa (+1,3% in acconto, ma si
parla di un aumento del 20% del
saldo), nel vicino paese lepino la
pressione fiscale diminuisce sen-
sibilmente.
È lo stesso sindaco di Cori, Mau-
ro De Lillis, non nascondendo
soddisfazione per l’operato della
sua amministrazione, ad annun-
ciare sul suo profilo Facebook,
l’abbattimento della Tari per la
sua comunità.
La tassa locale per la gestione dei
rifiuti e dell’igiene urbana scende
a Cori dell’11% per tutte le cate-
gorie. Così ha stabilito il Consi-
glio Comunale corese in sede di
approvazione del bilancio preven-
tivo 2019 soltanto pochi giorni fa.
Un così sostanzioso alleggeri-
mento della pressione fiscale,
“che - chiarire il sindaco De Lil-
lis - interesserà sia le utenze do-
mestiche che le utenze commer-
ciali”, assume un valore specifico
ancora superiore se paragonato ad
altre realtà vicine, come quella
della Città di Aprilia. Qui, non-
ostante gli eccellenti risultati del-
la raccolta differenziata porta a
porta, servizio ormai consolidato
su tutto il territorio comunale, i
costi di gestione non scendono e
con essi neanche il tributo locale
spettante ai cittadini. Anzi, loro
malgrado, sale di poco la tariffa,
dato che nella stessa occasione
dell’approvazione del bilancio
preventivo, anziché diminuire il
Consiglio Comunale apriliano è
stato costretto ad aumentare
(dell’1,3%) la Tari. Era dicembre
quando i cittadini di Aprilia tro-
varono sotto l’albero di Natale
questa piccola “sorpresa”, ma a
breve si riunirà la commissione
Finanze perché i conti non torna-
no e l’amministrazione dovrà
chiedere nuovi sacrifici ai contri-
buenti. La Commissione Finanze,
tra l’altro, di recente si è occupata
(e il discorso non è ancora con-
cluso) della gestione della Proget-
to Ambiente e di alcune presunte
spese fuori controllo, come il no-
leggio degli automezzi di servizio
o la quota del personale assunto
tramite agenzia interinale. Intan-
to, negli altri Comuni del nord
pontino le cose vanno meglio e la
comunità si ritrova a pagare bol-
lette più leggere.
Diego Croma
Il sindaco di Cori Mauro De Lillis
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