Ad Aprilia 24 nuove corse attive su 9 linee e gestite da Astral
Trasporto pubblico
Hanno preso il via lunedì 18 gennaio le nuove corse del Trasporto Pubblico Locale, implementate grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio per consentire un ulteriore decongestionamento del servizio, in concomitanza con la ripartenza delle lezioni in presenza per le scuole superiori.
Ad Aprilia le nuove corse sono ben 24, attive su 9 linee e gestite direttamente da ASTRAL, che nelle scorse settimane ha curato le gare d’appalto e provvederà al monitoraggio.
“Questo potenziamento – spiega l’assessora ai trasporti Luana Caporaso – ha carattere sperimentale. Le nuove corse saranno costantemente monitorate e potranno subire variazioni, proprio per poter rispondere in maniera tempestiva ai bisogni dei ragazzi e dei cittadini. Il potenziamento è frutto di numerosi incontri tenuti nelle scorse settimane e coordinati dal Prefetto di Latina, che mi sento di ringraziare per la disponibilità e l’attenzione mostrata a questo tema, in un momento sicuramente delicato. Abbiamo lavorato di concerto con gli istituti superiori per poter garantire il trasporto ai ragazzi, in concomitanza con gli orari di ingresso ed uscita”.
La sperimentazione al momento è prevista per due settimane. L’Astral si riserva la possibilità di prolungare o meno il servizio, sulla base della reale fruizione da parte dei cittadini.
A.P.
Venti di crisi all’interno del Coordinamento dei consorzi. La replica di Mulas
“Mulas è troppo morbido”
Il vento di crisi all’interno del Coordinamento dei consorzi, paventato da alcuni componenti attraverso recenti articoli di stampa, ha lasciato intendere addirittura che, anche solo per un momento, l’associazione che raccoglie le borgate di Aprilia- presente da decenni e impegnato nel risanamento igienico sanitario del territorio – abbia pensato addirittura di tirare i remi in barca, mettendo addirittura in discussione la figura di Giancarlo Mulas per una linea troppo morbida nei confronti dell’amministrazione comunale. Una voce di protesta “anonima” contro cui si scaglia il presidente del coordinamento dei consorzi Giancarlo Mulas attraverso una nota stampa all’interno della quale prova a difendersi dalle accuse ricevute.
“A quanto pare – scrive Mulas – il mal di pancia all’interno dei consorzi facenti parte del coordinamento, non è finito ma continua, malgrado sia stato detto e messo a verbale che tutto ciò era una mera provocazione fine a sé stessa e che la maggioranza dei consorzi (15) erano d’accordo. Sentendomi tirato in causa, devo per forza rispondere alle accuse. Doveroso far notare che nei due anni della mia presidenza del coordinamento dei consorzi, ho proseguito sulla strada tracciata dai precedenti direttivi ( De Paolis e Donzelli) e siamo stati bloccati da questa pandemia che ci impedisce di incontrarci. Tornando al punto all’ordine del giorno dell’ultima assemblea, dal quale è scaturita la discussione, ossia se questo consorzio avesse ancora ragione di esistere, questo punto si è reso necessario poiché all’interno del coordinamento ogni volta che c’era una riunione i partecipanti erano sempre 4 o 5 su 20 consorzi e mi sembrava non corretto prendere decisioni con una partecipazione minima”.
Dunque la poca partecipazione e le critiche interne avrebbero indotto la presidenza del Coordinamento a mettere in dubbio la permanenza dell’organismo, ma attraverso la nota stampa Mulas ha voluto difendersi anche dall’accusa di aver fatto troppo poco per le periferie, di essere troppo accondiscendente verso chi amministra la città, soprattutto a seguito della partecipazione indiretta al lavoro svolto dell’ufficio Urpa.
“Se vogliamo valutare i risultati conseguiti e dare la colpa al direttivo, oppure se le armi democratiche che abbiamo a disposizione non ci permettono di fare diversamente, vorrei chiedere a chi critica il mio operato, dove si trovavano quando con l’allora presidente De Paolis abbiamo indetto il sit in sotto al Comune per manifestare la nostra rabbia nei confronti dell’immobilismo dell’amministrazione riguardo ai problemi delle periferie. Dove erano i presidenti dei consorzi? Se oggi c’è una schiera di presidenti e cittadini davvero motivati, mi fa piacere, ma convintamente e senza arroganza si può partecipare attivamente alle decisione non lasciando a pochi il più arduo compito. E’ colpa di Mulas che se per colpa della burocrazia ad oggi non si può ancora scaricare in fogna?” .
Una domanda provocatoria, che sembra tradire il malcontento del presidente verso le voci contrarie.
Francesca Cavallin