Nel 2020 il Comune di Aprilia ha speso solo 20mila 424 euro di gettoni di presenza
Presenze in Consiglio
C’è chi non si perde neppure una seduta, chi invece per un motivo o per l’altro fa fatica a seguire costantemente i lavori. Parliamo dei consiglieri comunali, chiamati nello svolgimento delle proprie funzioni a presenziare alle sedute dei consigli comunali e delle commissioni, un’incombenza per la quale in un anno l’ente di piazza Roma ha speso appena 20 mila 424 euro, cifra necessaria per il pagamento di 12 mesi di gettoni di presenza per gli amministratori comunali, che per ogni seduta percepiscono poco più di 30 euro.
Quello appena trascorso è stato un anno particolarmente difficile, anche per il corretto funzionamento della macchina amministrativa.
L’emergenza generata dal Covid 19, dal lockdown e dagli obblighi derivanti dal distanziamento sociale, ha avuto ripercussioni anche sullo svolgimento delle funzioni dei consiglieri. Le sedute sono state svolte esclusivamente a distanza, l’aula di piazza Roma è rimasta vuota e il dibattito si è svolto solo in rete. Una modalità che inizialmente ha creato qualche difficoltà e rallentamento nell’attività amministrativa ma che in breve è diventata consuetudine. E il numero di convocazioni per commissioni e consigli, meno ridotto di quanto ci si possa aspettare, resta a testimoniarlo.
Quanto all’assegnazione dei gettoni di presenza, il criterio è sempre lo stesso: vengono assegnati in genere con cadenza trimestrale e l’importo più elevato dipende dal numero di presenze collezionate in consiglio o in commissione, che permette a sua volta di stilare una classifica dei consiglieri più o meno presenti. Una classifica che, se da un lato può servire a valutare il grado il grado di partecipazione alla vita pubblica, non deve trarre in inganno perché questa dipende anche dal numero di commissioni delle quali ogni singolo consigliere è componente – che dipendono dal ruolo in maggioranza e opposizione e seguono una divisione meramente politica – e che in ogni caso nulla hanno a che vedere con la qualità del lavoro svolto in aula, che spesso conta più della quantità. Ancora una volta è Alessandra Lombardi ad avere collezionato il maggior numero di presenze (35), seguita da Vittorio Marchitti (34), Domenico Vulcano (33), Maria Grazia Vittoriano e Vincenzo Giovannini (32). Con 31 presenze tra i più presenzialisti figura la consigliera Francesca Renzi, seguita da Davide Zingaretti e Mauro Fioratti Spallacci (29), Ilaria Iacoangeli (27), Massimo Bortolameotti (24), Vincenzo La Pegna (23), Federico Cola, Giorgio Giusfredi e Marco Moroni (22). A seguire con 21 presenze, Fausto Lazzarini e Matteo Grammatico, Angelo Zanlucchi, Fabio Di Leonardo e Fiorella Diamanti (20), Giuseppe Petito (19), Roberto Boi (13) e Bruno Di Marcantonio ( solo 10 le presenze per il consigliere di Aprilia Domani, che però ha scelto di non far parte di nessuna commissione ma di partecipare solo in consiglio). La meno presente con 4 sedute all’attivo, non per sua scelta, la consigliera Iulian Mariana della lista Terra, subentrata dopo che a luglio Omar Ruberti è stato nominato assessore (e che fino a luglio da consigliere era stato presente a 23 sedute).
Francesca Cavallin
PD: intitolare una via o un parco per il centenario della nascita
Per Nilde Jotti
“Lo scorso luglio il Partito Democratico di Aprilia aveva proposto all’amministrazione comunale di intitolare un parco o una via cittadina a Nilde Iotti nel centenario della nascita. Da un lato la pandemia, che ha sicuramente rallentato molte decisione di tutte le amministrazioni italiane, dall’altro problemi amministrativi, come la non irrilevante questione che ad Aprilia per anni non è stata attiva la commissione toponomastica, ha fatto in modo che la nostra proposta non sia stata finora accolta - scrive Alessandro Cosmi – Segretario Partito Democratico di Aprilia - non intendiamo fare inutili polemiche, ma vogliamo rilanciare la nostra proposta. Proprio in questo 2021, il prossimo 2 giugno, ricorrono i 75 anni della nascita della nostra Repubblica, siamo certi che l’amministrazione vorrà in qualche modo ricordare questo importante anniversario. Noi crediamo che, nell’ambito delle iniziative che l’amministrazione comunale dovrà mettere in campo, ricordare una figura dello spessore di Nilde Iottidarebbe lustro alla nostra città e ci metterebbe al pari con le tante città italiane che hanno già commemoratoquesta straordinaria donna. Nilde Iotti partecipò alla Resistenza svolgendo la funzione di staffetta porta-ordini ed in seguito aderì ai Gruppi di difesa della donna, formazione antifascista del Partito Comunista Italiano, diventandone in breve tempo un personaggio di primo piano, poi nell’immediato dopoguerra venne eletta Presidente dell’Unione Donne Italiane di Reggio Emilia, e successivamente entrò nel consiglio comunale della città di Reggio Emilia nelle fila del Pci, aderendo poco dopo ad esso. Nel giugno del 1946 venne candidata ed eletta membro dell’Assemblea Costituente.
Nell’Assemblea Costituente fece parte della Commissione dei 75 della Camera dei deputati, dove fu incaricata della stesura della Costituzione. Rieletta nel 1948 alla Camera, sedette tra i banchi di Montecitorio per oltre cinquant’anni sino al 1999. Nel 1956 entrò a far parte del comitato centrale del Pci e nel 1962 ne assunse la direzione nazionale. Nel 1963 fu membro alla Camera dei deputati della Commissione Affari Costituzionali, incentrando i suoi sforzi sull’eman-cipazione femminile nel mondo del lavoro. Successivamente si impegnò a lungo su riforme delle norme civili, quali l’introduzione del divorzio. Nel 1979, all’apertura della VIII legislatura,fu eletta Presidente della Camera al primo scrutinio con 433 voti favorevoli su 615 votanti, divenendo così la prima donna a ricoprire tale incarico. Nel suo discorso di insediamento pose al centro la figura della donna nella società e l’imparzialità politica. Rimase Presidente della Camera per tre legislature, sino al 1992. Un mandato lungo ben 13 anni, mai eguagliato da nessun altro Presidente. Nel 1992 fu la candidata di sinistra alla Presidenza della Repubblica.
Tra i tanti prestigiosi incarichi ricoperti negli ultimi anni vi furono la Presidenza della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali (1993 – 1994), e la Presidenza della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (1996 – 1999). Una figura di questo spessore che ha lasciato il segno nella storia italiana del Novecento, deve essere ricordata e celebrata anche nella nostra città, Il Partito Democratico si impegnerà affinché questo avvenga”.
P.N.