Entro fine anno inizio dei lavori per 100mila euro
Parco via Pergolesi
Dopo il taglio del nastro per le due nuove piazze pubbliche realizzate presso piazza delle Erbe e presso la ex buca della zona 167, l’amministrazione si prepara a porre in essere nuovi interventi, finalizzati ad accrescere le aree pubbliche a disposizione della città. E’ stato approvato con la determinazione 78 del 30 aprile scorso, a firma del dirigente del settore lavori pubblici il progetto definitivo ed esecutivo per la creazione di un parco presso il terreno di via Pergolesi, posto all’angolo con via Scarlatti e via Monteverdi. Una volta approvato l’elaborato tecnico ed espletate le altre procedure burocratiche, entro la fine dell’anno potranno partire i lavori per incrementare gli spazi verdi in una città che continua a crescere ma dove spesso la realizzazione di opere compensative e in particolare di giardini e aiuole resta in sospeso.
Il progetto preliminare dell’intervento, che avrà un costo stimato intorno alle 100 mila euro, era stato approvato dalla Giunta con la delibera 159 del 26 novembre e realizzato dal tecnico esterno, l’ingegnere Gianluigi Bianchini. In sostanza il piano, inserito anche nella programmazione delle opere pubbliche del triennio in corso, prevedeva di riqualificare un’area verde ad oggi abbandonata, rispondendo al tempo stesso all’esigenza di donare al quartiere Primo un nuovo punto di aggregazione. L’idea progettuale prevede di unificare i percorsi utilizzabili dall’utenza per i collegamenti tra i parcheggi e la vicina area commerciale sede anche del mercato settimanale, realizzando nuovi ambiti di sosta e creando un’area gioco. Verrà data anche la possibilità alle residenze che hanno accesso diretto all’area pubblica di accedere al parco attraverso aree pavimentate opportunamente predisposte. Il parco inoltre verrà dotato di un nuovo impianto di illuminazione fatto di punti luce al passo regolare e le aree verdi dotate di impianto di irrigazione. Il primo lotto di interventi previsti in progetto, riguarderà proprio la riqualificazione del tratto attualmente meno curato, precedendo l’eliminazione di infestanti, ceppaie e la potatura delle alberature ammalorate, ma anche la ridefinizione altimetrica del terreno, la realizzazione della viabilità pedonale, delle sedute e la definizione di quella che poi diventerà l’area giochi. Un piano grazie al quale si potrà finalmente riqualificare un lotto rimasto incolto per anni.
Francesca Cavallin
Inaugurata il 25 aprile la nuova versione dello spazio al centro di Aprilia
Restaurata piazza delle Erbe
La prima piazza pubblica inaugurata dopo piazza Roma, progettata oltre 40 anni dall’architetto Roberto Nardinocchi. Il 25 aprile scorso, in occasione della Festa della Liberazione e dell’85° anniversario dalla fondazione della città di Aprilia, l’amministrazione Terra ha inaugurato piazza delle Erbe, restituendo alla città le opere del primo stralcio dell’intervento progettato dall’architetto Otello Lazzari.
All’evento inaugurale, hanno preso parte anche il sindaco Antonio Terra e l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso, ma è stato proprio il progettista a sottolineare la portata rivoluzionaria della piazza, che con la quinta che ha la funzione di separare lo spazio privato occupato dalle palazzine da quello pubblico e a uso del mercato coperto, riporta a nudo le strutture in cemento armato che il regime cercava di tenere celato sotto volte e archi. Proprio il muro mosaicato con i suoi 17 fori, richiamo alla guerra e ai bombardamenti subiti da Aprilia, rappresenta anche un omaggio ai gruppi di progettisti che nel 1936 presero parte al concorso di idee. Persino la scelta dell’ubicazione della scultura, baricentrica rispetto alla strada, è stata tutto tranne che casuale.
“Si tratta della prima nuova piazza progettata ad Aprilia dopo piazza Roma, ideata da Roberto Nardinocchi – sottolinea Lazzari – una sfida che l’amministrazione ha voluto affrontare per poter giungere alla riqualificazione di uno spazio da destinare alla cultura e al tempo stesso per favorire la rinascita del mercato coperto, aperto allo street food. Auspico che sia il primo di una serie di interventi di riqualificazione sostanziali che contribuiscano ad accrescere l’interesse per la città anche rispetto ai comuni limotrofi”.
Francesca Cavallin