Firmato il protocollo d’intesa tra la Prefettura ed il Comune di Latina
Legalità e prevenzione antimafia
Il 29 marzo scorso presso la Prefettura, il Prefetto Maurizio Falco e il Sindaco Damiano Coletta hanno sottoscritto, alla presenza del Questore e dei Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Protocollo di legalità e prevenzione antimafia tra Prefettura e Comune di Latina. Obiettivo dell’intesa è quello di un enforcement degli strumenti di prevenzione antimafia, soprattutto nel delicato contesto contingente, segnato dalla ripresa dall’emergenza Covid, durante il quale sussiste ancor di più il rischio di possibili infiltrazioni di associazioni criminali nell’ambito dell’economia legale. Per ciò che concerne gli appalti pubblici, le concessioni di lavori e di servizi e forniture, il Protocollo prevede, innanzitutto, un abbassamento delle soglie per l’assoggettamento di tali contratti all’informazione antimafia. Con riferimento ai cosiddetti “settori sensibili” (trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento di rifiuti per conto di terzi ecc.) l’Intesa prevede una disciplina specifica che garantisca la sussistenza del presupposto dell’iscrizione dell‘impresa appaltatrice nella white list, ai fini del rilascio della documentazione antimafia liberatoria. In merito al settore dell’edilizia e dell’urbanistica, le fattispecie da sottoporre a controllo sono state limitate alle convenzioni di lottizzazione (mediante le quali soggetti privati cedono al Comune aree del territorio da destinare ad uso pubblico, dopo avervi realizzato opere di urbanizzazione primaria e secondaria, il cui valore viene defalcato dagli oneri che i medesimi privati sono tenuti a corrispondere al Comune per il rilascio dei permessi a costruire), che possono rappresentare, in considerazione degli interessi che vengono in gioco e della potenziale incidenza sul tessuto urbano, un adeguato terreno di infiltrazioni criminali.
Un ulteriore campo di indubbio interesse delle organizzazioni criminali è rappresentato dalle attività commerciali. A tale riguardo, sono stati individuati alcuni settori di intervento ritenuti maggiormente “a rischio”, quali le attività di ristorazione, le attività ricettive, quelle relative alla balneazione, gli esercizi di pubblico spettacolo, le sale gioco e le sale scommesse, per i quali il Comune comunicherà all’impresa richiedente, all’atto della presentazione della SCIA o di altra istanza autorizzatoria, la sottoposizione alle verifiche antimafia Il Sindaco Damiano Coletta ha spiegato: “L’intesa che abbiamo sottoscritto oggi è un ulteriore elemento di garanzia, direi anche innovativo, di cui Prefettura e Comune hanno scelto di dotarsi per prevenire in maniera sinergica qualsiasi tentativo di infiltrazione mafiosa nell’economia del nostro territorio. Ringrazio il Signor Prefetto per questa opportunità e come Sindaco sono onorato e orgoglioso di prendere parte alla costruzione di percorsi di legalità cristallini, che siano in grado di fornire garanzie e certezze per la nostra comunità”.
“Questo strumento pattizio – ha affermato il Prefetto – consente di estendere le verifiche antimafia a quei settori dell’economia maggiormente permeabili ad ingerenze da parte di associazioni mafiose e nei quali potrebbero annidarsi interessi economici rilevanti. In particolare, la crisi di liquidità potrebbe aprire spazio all’ingresso di capitali provenienti da attività illegali nei settori dei lavori pubblici, dell’edilizia e dell’urbanistica, nonché in quello turistico e delle attività ricettive in genere, comprese quelle di ristorazione e di intrattenimento. È questa la ragione per la quale abbiamo deciso, in stretta sinergia con il Sindaco, di rafforzare e rendere ancora più incisiva l’attività di prevenzione dei tentativi di infiltrazione nell’economia legale”.
Alessandro Piazzolla
Utilizzare in modo efficiente le tecnologie rinnovabili
Comunità energetiche
La tragedia della guerra in corso in Ucraina ha reso esponenziale le difficoltà economiche già avvertite per colpa del covid dal nostro tessuto produttivo locale oltrechè dalle famiglie. Le imprese apriliane in questi giorni stanno facendo i conti con gli aumenti straordinari del costo dell’energia e del gas che sommate alla carenza di molte materie prime, hanno messo a rischio la già fragile ripresa economica registrata a fine anno.
Così interviene Alessandro Mammucari presidente di Movap.
“In silenzio il nostro tessuto produttivo continua a produrre e a salvaguardare i livelli occupazionali, tuttavia è opportuno riflettere, nei limiti delle competenze comunali, come sostenere questi sforzi.
Crediamo che da questa crisi può nascere un’opportunità per accellerare quel processo di transazione ecologica in materia energetica, utilizzando in maniera efficiente le tecnologie rinnovabili. Il Comune può essere parta attiva promuovendo la costituzione di una “Comunità Energetica” introdotta e regolamentata dal D.M. 15 settembre 2020 da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Lo strumento della Comunità Energetica consente di condividere l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili fra le abitazioni e/o le imprese localizzate nel territorio apriliano mediante un accordo che consente la fornitura di energia a prezzi ridotti rispetto a quelli di mercato.
In sostanza, i cittadini e le imprese si associano e, da fruitori passivi dell’energia diventano soggetti attivi capaci di auto produrre parte del fabbisogno, scambiandolo all’interno della comunità energetica locale.
Il ruolo del Comune è di duplice importanza in quanto oltre a poter promuovere la costituzione della Comunità Energetica può essere uno dei player principali in qualità di titolare di vari impianti di produzione di energia rinnovabile sempre più diffusi nei nostri edifici comunali.
La Comunità Energetica consentirebbe al Comune di Aprilia un utilizzo sinergico con il territorio di questi impianti ma più in generale promuovere un sistema di autoconsumo dell’energica pulita in grado di alleviare le attuali difficoltà del nostro sistema produttivo in un ottica di sostenibilità ambientale”.
P.N.