Il Pontino Nuovo • 15/2019
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ANNO XXXIV - N° 15 - 1/15 SETTEMBRE 2019 Cronaca di Pomezia IL PONTINO NUOVO Pag. 13
Ho incontrato gli organizzatori di
questa interessante manifestazio-
ne presso un chiosco della spiag-
gia di Torvaianica. Ne è scaturita
una intervista che vi ripropongo
qui.
Buonasera con chi cominciamo?
Salvatore Pignalosa mi fa cenno e
quindi la prima domanda va a lui.
- Adesso che sono calate le luci
sulla manifestazione da voi pro-
mossa, Pratica Jazz 2019, quali
risultati avete raccolto?
“Il nostro intento era di portare
più gente possibile ad ascoltare
buona musica ed i numeri ci han-
no dato grande soddisfazione.
Abbiamo distribuito dei tagliandi
numerati agli ospiti fin dall’inizio
dei concerti. Il primo giorno ne
abbiamo staccati 360, il secondo
giorno 230, ed il terzo 260, e te-
nendo conto che la navetta, di
trasferimento dal parcheggio di
Colli di Enea a Museo, ha conti-
nuato a viaggiare anche dopo l’i-
nizio penso che abbiamo supera-
to le 900 presenze”.
- Numeri importanti Pignalosa,
però mi lasci dire, l’unico obietti-
vo era spostare la gente?
“Accetto la provocazione. Siamo
partiti da una idea dominante:
portare la musica di qualità. In
primo luogo per l’amore che con-
dividiamo per questo genere di
musica e poi per rivalutare le bel-
lezze del nostro territorio. Siamo
partiti da Pratica di Mare perché
già location per rassegne musica-
li e teatrali. Il Borgo è chiuso già
da tre anni e con il nostro festival
abbiamo contribuito con una evi-
denza mediatica per una prossi-
ma apertura. Non a caso in tutte
e tre le serate è stato fatto cenno
alla location”.
- Lo scorso anno la manifestazio-
ne si è sviluppata su due serate.
Chiedo a Vito Nitto seduto al mio
fianco perché quest’anno tre sera-
te.
“La nostra è una organizzazione
informale e non strutturata. Ci
siamo incontrati un giorno, lo
scorso inverno, ed abbiamo valu-
tato la indisponibilità del prece-
dente direttore artistico della ma-
nifestazione, il maestro Alessan-
dro Borgo Caratti, al quale va
tutto il nostro affetto e ringrazia-
mento per quanto aveva fatto per
le edizioni precedenti. Avevamo
un problema ed abbiamo ricerca-
to un nuovo direttore artistico che
avesse a cuore Pomezia e il Jazz.
Dopo circa un mese una luce è
comparsa all’orizzonte: il mae-
stro Massimo Idà era interessato
al progetto. Con lui abbiamo
quindi programmato tre serate”.
- D’accordo Nitto, ma come avete
deciso di riempire queste serate,
chi ha scelto gli artisti?
“Bella domanda! L’obiettivo era
di portare nomi di chiara fama,
bravura e disponibilità. Si sa che
d’estate tanti comuni fanno a ga-
ra per prendere i migliori poi ci si
deve confrontare con le disponibi-
lità economiche ed è lì che vengo-
no le note dolenti. Come equili-
brare domanda e offerta? Le no-
stre richieste erano chiare: tre se-
rate con tre chiavi di lettura della
musica Jazz, con i soldi disponi-
bili.
Devo dire che il bravo Massimo
Idà ha ben calibrato le forze tanto
da portare una orchestra da 14
elementi, Frankie e la Little Big
Band, la prima sera, poi il quar-
tetto Movie Stars del nostro con-
cittadino il maestro Luciano Ave-
nale, e la terza sera “Antonio
Onorato New Quartet” a conclu-
dere quel che è risultato una stu-
penda manifestazione”.
- A Stefano Pozzi chiedo se è an-
data veramente tutto bene.
“Noi riteniamo che la rassegna
sia andata bene, e questo in un’u-
nica considerazione. Certo qual-
che difficoltà logistica c’è stata
che ci ha fatto perdere qualche
presenza.
La mancata disponibilità dell’a-
rea parcheggio ha costretto il
pubblico a lunghe file ai Colli di
Enea, dove tra l’altro lo spazio
era insufficiente. La platea spac-
cata su due lati ha richiesto la du-
plicazione dell’amplificazione so-
nora e delle luci. Lo spostamento
delle date programmate a causa
delle Eneidi ci ha creato qualche
difficoltà con gli artisti. Alla fine
le cose si sono aggiustate anche
grazie alla collaborazione del-
l’Amministrazione comunale, nel-
la persona di Simona Morcellini,
Assessore alla Cultura, che ha
sopperito per quanto possibile
con le risorse istituzionali. Abbia-
mo avuto la Polizia Locale pre-
sente le tre sere, gli addetti al
Museo si sono fatti in quattro per
rendere il luogo accogliente e te-
nuto il Museo aperto fino alla
mezzanotte, l’autista della navetta
non si è risparmiato nel fare in-
tensi trasferimenti”.
- Quindi Pozzi una esperienza da
riproporre anche l’anno prossimo.
“Il nostro obiettivo è che Pratica
Jazz rimanga un appuntamento
istituzionale e che possa essere di
sprono agli studenti delle scuole
di musica del territorio ed ai tanti
musicisti che sono in zona. Se po-
tessimo allargare gli spazi riusci-
remmo a organizzare degli incon-
tri formativi copiando ciò che
fanno le altre rassegne musicale
portando le eccellenze verso gli
studenti e i professionisti della
musica”.
A questo punto interviene Gian-
franco Angeli, che sottolinea: “La
promozione del territorio è stata
tenuta in conto con la presenza
della Proloco di Torvaianica che
ha curato tutti gli aspetti ammini-
strativi. Io ne faccio parte e la
scelta, la seconda serata, del Mo-
vie Stars non è stata casuale. Un
gruppo di Pomezia che ha propo-
sto le colonne sonore di film lette
in chiave Jazz. Proprio per un
contributo al rilancio di Torvaia-
nica che ha ospitato in passato
tanti bravi e belli attori. Il pubbli-
co ha apprezzato”.
Ecco che si avvicina un signore
con gli occhiali. - Sono Massimo
Idà. Ne approfitto subito per chie-
dergli qualcosa.
- Cosa l’ha spinta signor Idà ad
accettare questo incarico?
“E’ un po’ che sono a Pomezia,
sono originario di Palmi, e ho se-
guito le precedenti edizioni da
spettatore. Sono un musicista pro-
fessionista e la possibilità di or-
ganizzare una rassegna Jazz mi
ha subito attratto. Ho suonato la
prima serata con Frankie con il
quale ho una collaborazione in-
tensa che però mi lascia il tempo,
tra un concerto ed un altro, di fa-
re azioni collaterali comunque
sempre in tema musicale. L’im-
patto con questa organizzazione è
stata entusiasmante, sono stato
attorniato da un team stupendo
pieno di passione e originalità”.
- Pensa che rinnoverà l’impegno
per il prossimo anno.
“Beh, intanto credo mi verrà
chiesto dai presenti ed io valuterò
al momento. Devo però dire che
con loro ho lavorato bene e sa-
rebbe dura rinunciare”.
Mi sembra di aver raccolto tante
buone intenzioni. Vedremo cosa
ci riserverete il prossimo anno.
S.P.
La manifestazione ha proposto tanta buona musica a cui hanno risposto tanti appassionati sotto la direzione musicale del maestro Massimo Idà
Pratica Jazz sotto l’egida dell’entusiasmo
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