Il Pontino Nuovo • 15/2019
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Pag. 36 IL PONTINO NUOVO Cronaca di Ardea ANNO XXXIV - N° 15 - 1/15 SETTEMBRE 2019
LE SALZARE - Abbattimenti e occupazioni abusive, ma sempre la sede del malaffare
La storia del Serpentone
Le critiche del consigliere Edelvais Ludovici
Fiumi di parole
Osteggiato. Realizzato contro na-
tura. Abbattimenti e occupazioni.
Ma soprattutto sede del malaffare.
È questa dopo oltre trent’anni l’a-
mara storia del residence Le Sal-
zare sul lungomare di Ardea, o
meglio conosciuto come il Ser-
pentone. Oggi gli occupanti delle
abitazioni si sono visti recapitare
le lettere dal Comune di Ardea,
dopo che una sentenza della Corte
dei Conti, ha richiesto il paga-
mento dei canoni di occupazione
e quindi chi vi abita deve pagare
anche gli arretrati risalenti ad ol-
tre dieci anni fa, quando la con-
cessione edilizia concessa per la
costruzione del serpentone era
stata revocata. Alla luce di quanto
deciso dalla Corte dei Conti, l’a-
rea tecnica comunale si è fatta vi-
va per chiedere i canoni di occu-
pazione abusiva, con annessi inte-
ressi, dal 2007 al 2018. Le lettere
“da intendersi quale atto interrut-
tivo della prescrizione”, si legge,
diffidano i destinatari a pagare en-
tro 60 giorni “precisando che det-
ta indennità è dovuta fino alla
cessazione della abusiva occupa-
zione”. Le motivazioni sono state
illustrate dal dirigente dell’area
tecnica. Non sono state rispettate
le direttive della sentenza di an-
nullamento della concessione edi-
lizia, e per questo motivo, il Co-
mune è legittimo proprietario de-
gli immobili. La storia delle pa-
lazzine risale all’anno 1997. In
quell’anno venne annullata la
concessione edilizia n. 382/89 ri-
lasciata alla società Lido delle
Salzare srl e alla successiva ordi-
nanza di demolizione, mai ottem-
perata se non per sole tre palazzi-
ne, fatte abbattere negli anni pas-
sati dall’Amministrazione di Car-
lo Eufemi. Tutto dunque gira in-
torno a questa ordinanza, per la
quale la magistratura era stata
molto chiara e cioè che il “Comu-
ne di Ardea è titolare della pro-
prietà”. Chi aveva acquistato un
appartamento in quelle palazzine
si era trovato subito a fare i conti
con una situazione a dir poco
grottesca e fuori da qualsiasi logi-
ca. Tutti i legittimi proprietari che
con enormi sacrifici avevano rea-
lizzato il sogno di una vita e cioè
l’acquisto di una casa, da un mo-
mento all’altro si erano visti cata-
pultare in un incubo atroce, e dal
quale non riuscivano e tuttora vi-
vono con disagio questa circo-
stanza.
Non è facile raccontare quello che
è accaduto negli anni passati.
Blitz delle forze dell’ordine che
hanno portato alla luce situazioni
di degrado e di devianza molto si-
gnificativi, evidenziati da parte di
carabinieri e polizia con racconti
e testimonianze molto forti. L’au-
spicio positivo ormai è ridotto al
lumicino. L’unica cosa che po-
trebbe accadere come in un sogno
è cioè quella della rinascita della
legalità e dello sviluppo sociale,
per far uscire da quel degrado as-
soluto, un’area residenziale che
merita certamente qualcosa di più
interessante.
S.Me.
Nel consiglio comunale del
12.08.2019 ore 9.00 erano previ-
sti all’ordine del giorno debiti
fuori bilancio, l’approvazione
della salvaguardia degli equilibri
di bilancio con l’eventuale asse-
stamento e il documento unico di
programmazione (DUP) obiettivi
da concretizzare per fine luglio.
E’ ineludibile il fatto che esista
una stretta relazione tra il DUP e
le linee programmatiche di man-
dato di cui all’art. 46 comma 3
del dlgs 18 agosto 2000 n. 267.
Dopo il dissesto finanziario vota-
to dalla maggioranza a dicembre
2017, ci troviamo in consiglio co-
munale il 12.08.2019 a votare de-
biti fuori bilancio, sempre contra-
stati alle vecchie amministrazioni
da questa maggioranza di gover-
no rappresentata dal M5S.
Noto una contraddizione tra il di-
re e il fare, anzi tanto dire e poco
fare. Tante parole, anzi fiumi di
parole, ci siamo sentiti dire e si
sono sentiti dire i cittadini in que-
sti due anni di mandato.
In riferimento al DUP mi sorgono
vari punti di perplessità, con al-
trettante zone d’ombra nei con-
fronti di un territorio e nei con-
fronti dei cittadini. Servono rispo-
ste adeguate ai bisogni emergenti
della società ardeatina e servono
per lo sviluppo di tutti i settori
che vivono anzi che sopravvivo-
no su questo territorio.
Non si vede un disegno strategi-
co, ma la riproposizione di una
maggioranza “blindata” che fa
quello che vuole.
Un giocattolino con il quale si
tenta di escludere sempre di più
la partecipazione dei consiglieri
di minoranza o di opposizione,
senza trovare nessun coinvolgi-
mento, scelta limitativa che non
valorizza la partecipazione civica
di comunità e la sua funzione in-
tegrata e di relazione con gli or-
gani istituzionali eletti dai cittadi-
ni di questa comunità.
Purtroppo nel programma del sin-
daco nell’attività amministrativa
svolta in questo tempo di manda-
to non trovo un progetto e un’i-
dea di programmazione, non tro-
vo la costruzione di una identità
chiara di questo comune, non tro-
vo una risposta politica, ammini-
strativa funzionale a scelte strate-
giche anche diverse in grado di
creare nuove concrete prospettive
su questo territorio . Nel DUP
presentato non trovo nulla di nuo-
vo e di concreto in questo senso.
Il nostro territorio é un bene col-
lettivo e tutto ciò che accade su
questo territorio e in questo co-
mune ci appartiene, appartiene a
tutti, appartiene alla collettività.
Vedo in questo documento poco
coraggio e poca visione del futu-
ro.
In consiglio comunale è stato
suggerito da un consigliere di
maggioranza di fare osservazioni
sul documento unico di program-
mazione, rispondo pubblicamente
dicendo che se le osservazioni
che faranno i consiglieri di mino-
ranza sul documento unico di
programmazione non saranno
considerate, come è già accaduto
precedentemente con gli emenda-
menti al bilancio di previsione
2019-2021, presentati il
09.04.2019 prot. 22540 ,
Dove non è stato accettato nessun
emendamento della minoranza e
dico nessuno dalla maggioranza
di governo.
Questo ci insegna l’atteggiamento
blindato e le richieste inutili che
la maggioranza fa alla minoranza,
in consiglio comunale, solo fiumi
di parole… parole… parole…
Operato poco trasparente e non
meritevole di essere accettato.
Consigliere comunale
dott.ssa Edelvais Ludovici
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