Il Pontino Nuovo • 16/2019
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Città Giardino in contrasto con la
deforestazione mondiale, incre-
mentata dagli incendi di questa
estate in Africa, Siberia e Amaz-
zonia, ha deciso di contribuire in
senso positivo con azioni concre-
te rivolte alla salvaguardia degli
alberi. Vorremmo condividere
con tutte le persone sensibili i no-
stri intenti, che non sono altro che
la declinazione in obiettivi con-
creti dell’amore che proviamo per
gli alberi.
Gli alberi vanno accuditi e rispet-
tati con innaffiature regolari e po-
tature corrette. Non devono più
essere tagliati, né sradicati, per
cementare, asfaltare, consumare
suolo.
Occorre piantare tanti nuovi albe-
ri, ovunque sia possibile. E che
siano piante autoctone.
Sono i nostri alleati da sempre.
Producono ossigeno e distruggo-
no l’anidride carbonica, al contra-
rio di noi che di anidride carboni-
ca né produciamo tanta, troppa,
soffocando l’atmosfera, causando
l’innalzamento climatico globale.
Ad agosto, nonostante i dubbi e
l’incredulità di molti, siamo an-
dati ad innaffiare gli alberi già
piantati negli anni precedenti dal
Comune.
E’ stato un gesto fortemente sim-
bolico, qualche alberello ne ha
beneficiato, ma soprattutto qual-
che cosa abbiamo smosso. Perché
giorni dopo la ditta che innaffia si
è presentata più di frequente agli
innaffiamenti, così come ci hanno
segnalato molte persone.
Molti alberi sono molto secchi.
Molti sono morti. Altri sopravvi-
vono, ma hanno ancora un urgen-
te bisogno di acqua, come quelli
in Via A. Imperatore e Via Coper-
nico. Che il Comune intervenga
al più presto con una cisterna
d’acqua per innaffiature costanti,
almeno una volta a settimana.
Che le tante persone che vivono
proprio di fronte a questi nuovi
parchi controllino, segnalino e
perché no, innaffino. Bastano so-
lo due bottiglie a pianta!
Il 7 settembre abbiamo poi rispo-
sto all’appello dello scrittore cile-
no Alejandro Jodorowsky, che
sollecitava ognuno di noi a pian-
tare un albero per riequilibrare la
tragedia nella foresta amazzonica.
Donati al Comune di Pomezia 30
lecci, l’azione di piantumazione è
divenuta ufficiale.
Tre i luoghi prescelti: Via Coper-
nico (lecci piccoli e medi in sosti-
tuzione degli alberi secchi); Via
Catullo (3 lecci grandi nelle aiuo-
le vuote, che cureranno i com-
mercianti); Giardino Petrucci,
lungo il vialetto sul lato Via della
Tecnica (lecci medi e altre piante
offerte dai singoli cittadini).
E per percepire le belle sensazio-
ni della mattinata del 7 settembre,
un pò di cronaca dal Giardino Pe-
trucci.
“Questa mattina insieme a noi
tante persone. Quelle che da anni
mettono passione e impegno per
migliorare la qualità della vita
nella nostra città: Carla, “Casa
dell’Albero”; Emanuele, “Villag-
gio Preistorico Monte D’Oro”;
Salvatore e Paolo, “Comitato
Pontina Parchi e Sistemi Natura-
li”. Poi le persone che aderisco-
no sempre. Di cui si diventa ami-
ci. E questa volta anche alcuni
ragazzi con la loro Prof.
Con noi anche Stefano, il “dona-
tore sano” di 30 alberi. Una pas-
sione per i lecci e per le querce,
che da quindici anni pianta e cu-
ra nel terreno di casa, trasfor-
mandolo in poco tempo da campo
per coltivazione di cereali a bo-
sco ombroso. La squadra di lavo-
ro si è subito organizzata. Prese
le distanze tra gli alberi con la
canna di bambù, i vasi sono stati
collocati al posto giusto. Poi
grande lavoro di pale e i picconi
per fare le buche. Le donne por-
tatrici d’acqua hanno fatto la
spola tra la fontana e gli alberi.
E non è mancata la solita pulizia
del posto: plastiche, cartacce e
altri rifiuti hanno riempito pur-
troppo una busta grande.
Le persone che frequentano abi-
tualmente il giardino con i cani,
entusiaste, hanno subito dato la
loro disponibilità ad innaffiare.
E’ scesa dal palazzo affianco una
signora anziana con due piantine
e il cuore carico di gioia. Anche
il guardiano dei bagni pubblici
ha promesso che gli darà un’oc-
chiata.
Si è lavorato tutti per quasi due
ore, ma alla fine con grande sod-
disfazione ulivi, allori, lecci, cor-
bezzoli, mimosa, e cipresso arric-
chivano il rinnovato vialetto.
Tutti abbiamo promesso solenne-
mente di innaffiare e curare gli
alberi, almeno per due mesi, pri-
ma che arrivi la stagione delle
piogge e anche dopo, quando tor-
nerà la prossima torrida estate.
Ogni nuovo albero piantato ha
ora anche un nome, scelto per lui
dalla persona che lo ha adotta-
to”.
Un commento sul post di Città
Giardino sintetizza tutta l’emo-
L’Associazione Città Giardino vuole contribuire in senso positivo con azioni concrete rivolte alla salvaguardia degli alberi
Perchè piantiamo e curiamo gli alberi
Pag. 16 IL PONTINO NUOVO Cronaca di Pomezia ANNO XXXIV - N° 16 - 16/30 SETTEMBRE 2019
zione del momento: “È stato dav-
vero bello alzare lo sguardo e ve-
dere attorno a me un piccolo bo-
schetto venuto su all’improvviso,
è stato anche terapeutico, una
bella sensazione di fiducia verso
gli altri, grazie”.
Sul profilo fb di “Città Giardino
Pomezia” trovate immagini, vi-
deo e commenti della giornata.
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