Un gruppo di cittadini attivi ha ripulito l’area verde
Pulizia del Boschetto
Cittadini attivi alla Nuova Florida. Nei giorni scorsi si sono messi all’opera per pulire l’area del Boschetto, un’area verde che tutti i residenti conoscono bene, ed amano soprattutto, in quanto è una delle zone che per il passato è stata sempre frequentata da bambini, nonni e genitori alla ricerca di un po’ di fresco e di tranquillità. Il Boschetto della Nuova Florida è una delle zone verdi del quartiere. Tutti hanno interesse a salvaguardarla e soprattutto chi ha trascorso lunghe giornate all’insegna del divertimento e della spensieratezza.
“La cosa bella di queste giornate – hanno raccontato alcuni volontari che si sono impegnati a ripulire il Boschetto – è che nonostante la fatica, la cosa non pesa perché si fa con la passione e l’amore verso un’area che ha segnato la nostra infanzia e la nostra gioventù. Siamo orgogliosi di questo e ce ne vantiamo. Questo è solo un piccolo passo per andare avanti anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, per garantire la pulizia e soprattutto aiutare quanti hanno intenzione di trascorre qualche ora di tranquillità e di gioia”.
S.Me.
Tentativo di usucapire un lotto di terreno sul lungomare
Documenti falsi
Terra di conquista, Il Far West di Ardea, l’abusivismo edilizio come forma di sviluppo economico. Sono queste alcune allocuzioni che potrebbero essere sviluppate per descrivere quello che accade ad Ardea. Non da qualche settima a questa parte, ma bensì dai precedenti cinquant’anni di storia che ha caratterizzato uno sviluppo edilizio del territorio, che non ha precedenti. Una storia dell’abusivismo che aveva decretato il Comune di Ardea, con una percentuale che lo poneva ai vertici nazionali di questa singolare classifica. Un vanto che sicuramente non si poteva esternare al grande pubblico, ma che con il passare del tempo è maturato ed ha portato alla luce quello che di più grave sia successo ad Ardea. Una storia di illegalità che ancora oggi mostra la faccia più spregiudicata di un ambiente che non ha saputo scrollarsi di dosso una storia di abusivismo e di degrado che ne ha letteralmente compromesso lo sviluppo e la crescita. A queste vicende si aggiunge anche la cronaca di questi giorni che, grazie al lavoro della Polizia Locale, guidata dal comandante Sergio Ierace, ha scoperto che tre persone, poi denunciate dalla Polizia Locale di Ardea per aver tentato di usucapire illegalmente un terreno posizionato all’interno del consorzio di Tor San Lorenzo, a ridosso del mare, si erano rese protagonisti di questo ennesimo atto illegale. Ma vediamo con ordine lo sviluppo della vicenda. Tutto inizia nel maggio di quest’anno, quando la Polizia Locale interviene nel terreno in questione (situato sul lungomare delle Regioni intersezione via Liguria) per la segnalazione del posizionamento di un’abitazione prefabbricata in legno, tipo cottage, di oltre 30 metri quadri. Immediato l’intervento degli uomini in divisa della Locale di via Laurentina che, dopo averne individuato il responsabile, lo invitano all’immediata rimozione, stante l’accertata assenza di qualsiasi certificato per l’installazione della piccola casa prefabbricata in argomento in zona sottoposta a vincolo poiché posizionata a ridosso della spiaggia, nelle immediate vicinanze della litorale dello stabilimento “Torre Marina”.
L’uomo in questione, dopo la rimozione, rivendicando la proprietà del lotto, faceva giungere documentazione che a suo dire avrebbe dovuto attestare la proprietà del terreno da lui pretesa. La Polizia Locale decideva quindi di coinvolgere l’Ufficio Tecnico del Comune di Ardea il cui dirigente, l’ingegner Emanuele Calcagni, tramite gli uffici da lui coordinati, procedeva nell’esame del terreno in questione, scoprendo che in realtà il terreno era il proseguimento della sede stradale del lungomare delle Regioni. Nel contempo gli agenti che esaminavano gli altri documenti presentati dai sedicenti proprietari, autocertificazioni attestanti che dal 1990 sino al 2010 su tale terreno fossero stati eseguiti a loro dire lavori di manutenzione finalizzate ad usucapire il predetto terreno, scoprivano che tali atti presentavano timbri difformi rispetto a quelli originali dell’Amministrazione di Ardea, accertando inoltre altre difformità sulla registrazione degli stessi.
Da lì l’intervento di sequestro, dopo che giungeva una nuova segnalazione per la sostituzione, sul terreno su cui si stavano facendo gli accertamenti del caso, del recinto preesistente in rete metallica plastificata e pali, con un recinto in rete metallica del tipo elettrosaldata, fatto che non lasciava dubbi circa la commissione di un altro abuso su area sottoposta a vincolo. L’area risultava così ora totalmente chiusa. Gli agenti della Polizia Locale di Ardea, con il comandante Sergio Ierace, al fine di eseguire gli atti chiamano sul posto coloro che avevano posizionato il recinto in questione e chiuso l’area, per procedere al sequestro della stessa. Ciò avveniva in un orario in cui diversi turisti erano di transito sul viale posto a ridosso del terreno in questione, per entrare ed uscire dall’arenile, che hanno assistito all’attività con grande stupore, anche in considerazione delle urla che uno dei tre uomini, individuati dalla Polizia Locale come falsi proprietari dell’area, emetteva dimenandosi e rappresentando animatamente che quanto detto dalla Locale non corrispondesse al vero.
Sono stati così apposti i sigilli sull’area in questione, non con poche difficoltà proprio a causa della forte tensione che in quel momento si era venuta a creare. Non è la prima volta che la Polizia Locale di Ardea sequestra terreni sottratti alla collettività da persone che con meccanismi fraudolenti tentano di raggirare le leggi.
S.Me.