Presto verranno pubblicati i bandi sulla Gazzetta
Nuove assunzioni
Nuovi concorsi per fronteggiare la carenza di personale del Comune di Ardea. I concorsi si avvicinano. È una buona notizia, anzi buonissima. Se si considera che la carenza di personale del Comune di Ardea, negli anni passati non consentiva neanche la possibilità di svolgere il minimo indispensabile di quell’attività burocratica che contraddistingue l’attività propria di un’amministrazione comunale. Le varie crisi economiche, la stabilità di bilancio, le dichiarazioni di dissesto finanziario ed altro, non avevano consentito di fare un passo in avanti. Se un dipendente andava in pensione se ne perdevano per strada altri due. Nessuno è stato mai rimpiazzato in questi anni. Una pianta organica che rispetto alla popolazione residente, si può configurare come quella di un piccolo paese con una popolazione che si avvicina alle diecimila unità alla stregua di quando Ardea, diventò comune autonomo staccandosi da Pomezia agli inizi degli anni ’70.
“Diversi giorni fa, avevo condiviso come la carenza di personale negli uffici rappresenti una delle motivazioni dell’inefficienza del nostro Comune – ha detto l’assessore Alessandro Possidoni -: il numero attuale di dipendenti del comune di Ardea ammonta a circa 100 persone, per un fabbisogno che dovrebbe essere almeno il doppio. Sono contento di comunicarvi che abbiamo pubblicato sull’albo pretorio lo schema di delibera dei primi bandi di concorso. A breve verranno pubblicati anche sulla Gazzetta Ufficiale e, da quel momento, sarà possibile iniziare a raccogliere le domande di partecipazione dei candidati, attraverso una procedura che descriveremo sul sito del comune di Ardea.
Verranno assunti nuovi istruttori contabili e amministrativi, istruttori direttivi oltre a nuove persone che andranno a supportare la polizia locale per un totale di circa 16 nuove risorse. Mi hanno detto che erano molti anni che non venivano svolti concorsi pubblici ad Ardea: spero che questo possa essere l’inizio di una buona abitudine, da cui sia i cittadini, sia l’Amministrazione potranno trarre reciproco beneficio. Non posso non ringraziare il dirigente e i suoi collaboratori per il supporto e la celerità con cui hanno messo in piedi la procedura concorsuale”.
Sabatino Mele
La Regione Lazio sponsorizza la valorizzazione del sito archeologico
Valorizzazione di Castrum Inui
La valorizzazione del sito archeologico di “Castrum Inui“ che, grazie alla Regione Lazio, diventa patrimonio naturale. In questo modo l’ente regionale approva, infatti. il progetto del Comune di Ardea. Si tratta di una importante notizia per il settore archeologico-paesaggistico del territorio comunale di Ardea. La salvaguarda della storia millenaria della città dovrà essere una delle prerogative che le amministrazioni comunali, attuali e future, dovranno tenere sempre ben presente nei loro programmi amministrativi. Non si può lasciare nel degrado i reperti che hanno segnato la tradizione e la passione per l’arte di un territorio.
Fino a qualche anno fa la Soprintendenza ai Beni archeologici del Lazio, aveva sviluppato una serie di interventi sul posto per salvaguardare e curare le aree scoperte negli ultimi anni. Con lo sviluppo di un lavoro certosino che aveva consentito di portare alla luce anche altre zone archeologiche che, fanno parte della storia e della tradizione di Ardea. In varie occasioni è stato sollecitato la realizzazione di un progetto per un museo di Ardea dove conservare tutte le testimonianze archeologiche venute alla luce negli anni e che oggi sono conservate nel Museo di Nemi. La sede storica del Comune di Ardea, attraverso un’adeguata ristrutturazione, potrebbe diventare sicuramente la sede di un Museo dove conservare queste testimonianze e farle visitare ai turisti che frequentano Ardea.
“La Regione Lazio approva e “sponsorizza” il progetto presentato in Europa dal Comune di Ardea volto a valorizzare il territorio e l’area archeologica del “Castrum Inui” - ha detto il sindaco, Mario Savarese. È un primo passo essenziale che ci lascia ben sperare nel favore del Parlamento europeo che valuterà in autunno il progetto presentato grazie al lavoro svolto dal consigliere comunale Fabio Nobili, e che ha trovato nella entusiastica collaborazione del consigliere Alessandro Mari un importante aiuto. Le cose buone sono buone e basta. Sono particolarmente soddisfatto di questo primo traguardo raggiunto - continua Savarese - e confido che presto l’intera area possa essere eretta a “patrimonio naturale” e valorizzata nella sua peculiarità naturalistica. La foce dell’Incastro è messa al centro di una serie di interventi di tipo conservazionistico che è rappresentato dalla prima fase del progetto che abbiamo appena inoltrato in ambito europeo, a cui seguiranno altre realizzazioni progettuali di rivalutazione naturalistica con un centro studi e un’area congressuale, in maniera da creare un centro archeologico e naturalistico aperto alle scuole locali, agli studenti, ricercatori nazionali e internazionali. Il focus è quello di far diventare quest’area un polo di attrazione di grande interesse archeologico e naturalistico, forse unico nel distretto di Roma sud, e riscattarlo dall’ingiusto degrado in cui è precipitato per effetto di una scellerata antropizzazione passata”.
Sabatino Mele