La fissazione a breve della trattazione nel merito fa presagire un giudizio favorevole al ricorso dell’Associazione Latium Vetus
Ex Tacconi: nel 2022 la sentenza del Tar
Entra nel vivo la battaglia civica contro l’affaire ‘ex Tacconi’. La sezione Seconda IV del TAR Lazio si è infatti pronunciata, con l’ordinanza n. 3386 del 16.06.2021, sul ricorso presentato, tra gli altri, dall’Associazione Latium Vetus, che ha impugnato la Delibera n. 47 del 27.10.2020, con la quale il Consiglio Comunale di Pomezia aveva dato il proprio assenso alla rimodulazione della lottizzazione dell’ex stabilimento industriale, proposta dalla Petromarine Italia S.r.l., impresa fuoriuscita dal patrimonio societario del patron dei rifiuti, Manlio Cerroni.
Ai sensi dell’art. 55 co. 10 del C.p.a., i giudici amministrativi hanno ritenuto favorevolmente apprezzabili le esigenze dei ricorrenti ed hanno proceduto alla fissazione immediata, il prossimo 15 febbraio 2022, dell’udienza pubblica per la trattazione di merito. Tempistiche molto celeri rispetto a quelle ben note della giustizia italiana.
Piena soddisfazione è stata espressa da Associazione Latium Vetus, che ha contestualmente invitato i cittadini ai banchetti dell’associazione, presso il mercato settimanale di Pomezia, per la sottoscrizione delle firme a sostegno della richiesta presentata il 10 febbraio scorso alla Regione Lazio di istituzione del Monumento naturale sull’area dell’ex stabilimento industriale a contrasto della gigantesca lottizzazione da 140.000 metri cubi (pari ad oltre 600 appartamenti da 70 metri quadri l’uno!), la cui convenzione urbanistica è stata siglata dall’ente locale e dalla società privata, nel dicembre 2020, ad un solo mese e mezzo dal voto del Consiglio Comunale.
Diametralmente opposta, invece, la dichiarazione, rilasciata durante la conferenza per i tre anni di mandato, del sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, il quale si è riferito alla variante urbanistica, come di una “riqualificazione molto importante...”. La questione, sempre secondo il sindaco, sebbene abbia “fatto discutere qualcuno”, “viene pubblicizzata un po’ in malafede” a suo dire “rispetto a quello che è l’intervento relativo, perché qui si parte da una rimodulazione di un progetto esistente che prevedeva la realizzazione di diversi edifici su quella che è la costa dei laghetti che attualmente rappresentano un geosito molto importante nel nostro territorio”.
Di seguito la replica di Giacomo Castro, Presidente di Ass. Latium Vetus: “Si tratta del solito gioco intorno al termine ‘riqualificazione’. Ma non va dimenticato che questo è un programma immobiliare gigantesco che punta ad insediare oltre 1.700 nuovi abitanti in località Campo Selva, su terreni agricoli attualmente inedificati e, si badi bene, inedificabili per la previsione del piano regolatore generale della Città. Mi domando chi sia in malafede. Infatti, il Sindaco non ha riportato che il progetto bollato come ‘esistente’, era stato definitivamente annullato nel 2016 con voto del consiglio comunale e recentemente resuscitato proprio da questa amministrazione con la delibera num. 47/2020, da noi impugnata. Anche il Consiglio di Stato aveva confermato nel 2016 la procedura di annullamento dopo una lunga battaglia giudiziaria, pagata con i soldi dei cittadini”.
Secondo il Sindaco - continua Giacomo Castro - l’intervento di recupero ‘porterà un impatto importantissimo sul nostro territorio perché saranno 6 milioni di euro, le opere pubbliche che verranno realizzate’. Tuttavia, non è stato precisato, che i 6 milioni di euro sono gli oneri di urbanizzazione dovuti al Comune, non una regalia, che però, grazie all’accordo siglato dalle parti, il costruttore non corrisponderà subito ma a scomputo tramite la realizzazione, negli anni, di una scuola e – forse – della strada che nelle previsioni dovrebbe collegare la via del Mare con via Giovanni Gronchi.
Il ‘forse’ però è d’obbligo perché - altra cosa omessa dal sindaco - la strada sarà realizzata solo al termine dei lunghi interventi che porteranno all’edificazione del nuovo quartiere (insomma prima vengono le case e poi le infrastrutture), ma – come riportato nella Convenzione Edilizia siglata dall’amministrazione – per il “completamento finale della nuova viabilità le parti si riservano la facoltà di procedere di comune accordo alla individuazione e realizzazione di un intervento viario alternativo a quello già definito in sede di progetto”. Mettono già le mani avanti al mancato completamento dell’asse viario tanto sbandierato.
Conclude Castro: “Associazione Latium Vetus invita il Sindaco di Pomezia ad un confronto pubblico davanti ai cittadini in merito alla rimodulazione della lottizzazione ‘ex Tacconi’, in modo da far emergere pubblicamente la verità e smascherare chi è in malafede, e chiede a tutti i cittadini di Pomezia di sostenere la raccolta firme, e di recarsi presso i banchetti dell’Associazione, nelle prossime settimane al mercato di Pomezia”.
Associazione Latium Vetus