I VIP che hanno scelto di passare
alla sigaretta elettronica
I benefici della sigaretta elettronica hanno conquistato negli anni sempre più consumatori. Tra questi, ci sono anche molti personaggi del mondo dello spettacolo. È soprattutto sul panorama internazionale che s’incontra il maggior numero di vip svapatori. Dalle colline di Hollywood ai principali palcoscenici mediatici, sono tantissimi gli attori che hanno scelto lo svapo a scapito delle sigarette tradizionali e della dipendenza da nicotina.
Cominciamo con il grande Premio Oscar Leonardo Di Caprio, che ha dichiarato di aver tentato per anni di smettere di fumare, utilizzando diversi metodi ma senza alcun successo, fino a quando non ha scoperto la sigaretta elettronica. L’altrettanto celebre Johnny Depp, anche lui grande svapatore, è stato il protagonista della prima apparizione della sigaretta elettronica in un film americano di alto livello, “The Tourist”, nel 2010, in cui il personaggio principale abbandona le bionde in favore della e-cig. Altro nome di un grande uomo a suscitare un notevole impatto è quello di Jack Nicholson, star assoluta dei red carpet hollywoodiani. Nel 2012, l’attore è stato paparazzato con una sigaretta elettronica fuori da un ristorante, per poi apparire molte volte in pubblico tra i fan con la sua e-cig, negli anni successivi, in maniera più disinvolta.
Accanto al mondo del cinema, non mancano svapatori in rappresentanza del settore internazionale della musica. La popstar Ricky Martin, qualche anno fa, ha abbandonato il vizio del fumo e i suoi rischi in favore della sigaretta elettronica, a tutela della salute e del benessere dei suoi due figli piccoli, e allo scopo di non dar loro un cattivo esempio. Anche il leader degli U2, Bono Vox, è stato stregato dalla e-cig che gli ha fatto provare un amico e ora non riesce più a stare senza. Anche la cantante Katy Perry è stata vista svapare in tranquillità con la sua bella sigaretta elettronica.
Allo stesso modo, anche tra i nostri cantanti la sigaretta elettronica ha avuto successo.
Celebre il caso di Vasco Rossi, che è stato uno dei primi ad utilizzare le e-cig: fin dal 2011, in una delle sue brevi clip sui social network, ha rivelato di essere un assiduo utilizzatore della sigaretta elettronica, evidenziandone i principali vantaggi tra cui i benefici per la salute.
Altro vip che si è dato precocemente alla sigaretta elettronica è il cantante e personaggio televisivo Morgan. Nel 2012, in piena diretta televisiva nel programma X-Factor, è stato visto “fumare” nello studio durante l’esibizione di un concorrente. Ma non era una delle provocazioni cui il cantautore ci ha abituati: si trattava infatti di una e-cig (nello specifico, di una non meglio identificata eGo). Questo gesto involontario ha rappresentato una delle prime grandi apparizione televisive, in Italia, della sigaretta elettronica.
Tra i personaggi famosi italiani che hanno scelto la sigaretta elettronica possiamo citare l’ultimo rampollo di casa Savoia, Emanuele Filiberto. Il principe è diventato addirittura testimonial di un noto marchio di e-cig, qualche anno fa. In un’intervista ha dichiarato di aver avuto un tumore al setto nasale che l’ha spinto a smettere con le sigarette tradizionali.
Anche l’ex tronista di “Uomini e Donne” Costantino Vitagliano ci ha messo la faccia, partecipando a una pubblicità per conto di un produttore di sigarette elettroniche.
Infine, un ultimo esempio di svapatore vip, questa volta tratto dal mondo del pallone. La giovane promessa del calcio europeo, il francese Paul Pogba, è stato visto a bordo di uno yacht durante le sue vacanze a Miami, mentre svapa tranquillo la sua box. Un’abitudine salutare, che non pregiudica la salute anche per chi, grazie alle proprie prestazioni fisiche, guadagna cifre altissime ogni anno.
Questo articolo è stato riportato sul Pontino a cura dello staff di LineaSvapo, il negozio di Sigarette Elettroniche a Pomezia, Viale Manzoni 35, aperto dal Lunedì al Sabato 10:00-13:00 e 15:00-19:30, per informazioni è attiva anche l'assistenza telefonica e WhatsApp al 3880914144.
Il dramma delle famiglie che hanno dei bimbi a scuola
La scuola sotto Covid
Comincia tutto con un normale messaggio sulla chat di classe: “ciao, mio figlio è positivo”.
Da lì, da un banale messaggio, scatta la follia.
L’invio di quel messaggio è il “momento zero” della storia. Non quando la madre legge l’esito del tampone positivo del pargolo. No, quello è ancora un momento intimo e privato, gli altri genitori sono ancora ignari del delirio che li attende.
L’invio del messaggio è la scintilla.
È la palla di neve che comincia a rotolare fino a diventare valanga.
È la pallina che corre sul piano inclinato che non puoi più fermare.
A quel messaggio ne seguono altri, timidi e composti: “oh poverino! L’importante è che stia bene!”, poi qualcuno solleva la domanda delle domande: “ma quindi la classe va in quarantena?”.
Eccolo lì, il punto di non ritorno.
Sì, la classe va in quarantena.
Ma tutti?
Solo i contatti stretti?
Delle 48 ore? O delle 72?
Ma chi lo comunica?
Il genitore alla scuola e la scuola all’ATS e l’ATS alla classe?
O il genitore all’ATS e l’ATS alla scuola e la scuola alla classe?
Ma qualcuno lo comunica a qualcuno?
Ma mio figlio non era a scuola nelle 48 ore prima, è in quarantena?
Ma 48 ore prima di cosa?
Dei sintomi.
Del tampone.
Il tampone deve essere molecolare però.
Anzi, anche antigenico va bene.
Ma antigenico in farmacia, no antigenico fatto a casa.
E arriva qualcosa da ATS?
A me è arrivato.
A me no.
A me si ma è sbagliato.
A me si ma non lo riesco a scaricare.
Ma se io sono negativo e mio figlio è negativo sono in quarantena anche io?
Ma c’è il congedo parentale anche se è negativo? Si? Pagato al 50%. Ah, allora chiedo ferie.
Va beh, tanto io sono in smart working, che con i figli a casa è tutto tranne che “smart”.
Ma se non ho ferie i bambini chi me li tiene se sono in quarantena?
Poi dopo 10gg rientrano con il certificato.
Di tampone negativo.
T0.
T5.
T10.
Dell’ats.
Del pediatra.
Del farmacista.
Del portinaio.
Ah no, è appena arrivata una nuova mail della direttrice, controlliamo.
Ma dove l’hai letto?
Nella chat di classe.
Nella chat delle rappresentanti di classe.
Nella chat con le insegnanti.
Nella chat del basket.
Il tampone è gratuito.
No, è a pagamento.
Gratuito con foglio della scuola.
No, dell’ATS.
E del pediatra?
Ma anche in farmacia o solo al drive?
Ma tu sei contatto stretto?
Vaccinato si.
Vaccinato no.
Vaccinato si con 2 dosi.
Vaccinato si con 3 dosi.
Vaccinato si con 2 dosi da meno di 120 giorni.
Vaccinato si con 2 dosi e guarito da Covid.
Che fortuna all’asilo, non avete la DAD.
Alla primaria abbiamo la DAD.
Abbiamo la didattica mista.
Ma non abbiamo la connessione a scuola.
E non abbiamo l’insegnante perché ha il
Covid.
Oh, un’altra mail dalla scuola che ha come oggetto “Nuove disposizioni per il rientro...”
Ma tu sei contatto stretto negativo?
O contatto stretto positivo?
O non sei contatto stretto?
O non sei contatto stretto ma sei positivo lo stesso?
Non so, chiedo all’ATS.
No, chiedi alla scuola.
No, chiedi alla pediatra.
Ma se quando rientrano c’è un nuovo caso?
Si ritorna alla prima casella.
Scusate ma in tutto ‘sto delirio i bambini come stanno?
Bene.
E voi?
Bene.
Forse.
Ve lo dico a fine mese, se ci arrivo.
Scene ormai di ordinaria follia....
Percarità !
Cit. Una mamma
disperata come me
Elisabetta