Il Litorale • 9/2019
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ANNO XIX - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2019 Il Litorale Pag. 9
E’ stata la motivazione che ha
fatto mobilitare le associazioni ed
ha fatto nascere Comitati: il pro-
getto proposto dalla ditta Green
Future per la produzione di Bio-
gas in via Amedeo Nazzari a Pa-
diglioni. E’ una vittoria di chi lo
ha contrastato sempre e che ci ha
creduto fino in fondo quando ci
viene comunicato, dalla Direzio-
ne Valutazione di Impatto Am-
bientale, che La Regione Lazio
dice NO all’impianto proposto
dalla Green Future in via Amedeo
Nazzari. Ed avrebbe detto no an-
che a quello di via della Spedella-
ta se l’Assessore, che andò a rap-
presentare il Comune di Anzio ed
il suo dirigente, avessero dato il
loro motivato parere negativo.
Ora c’è la corsa alla ricerca ipo-
crita a millantare meriti da parte
di chi non ha fatto niente e non
intende fare niente per difendere
l’ambiente di Anzio. Ora si leggo-
no comunicati di partiti che do-
vrebbero, per definizione, essere
alla guida di progetti e di batta-
glie ambientali e che si dichiarano
contro la biogas da sempre ma
che stanno permettendo, senza
colpo ferire, che si costruisca la
centrale biogas di via della Spa-
dellata. Nonostante le “grida di
dolore” da parte delle associazio-
ni e dei cittadini, anche l’opposi-
zione politica di Anzio è ormai
omologata ad affiancare chi eser-
cita il potere; limitando la pro-
pria azione a qualche sterile co-
municato stampa piu o meno in-
dignato o a fare un inutile gazebo
in piazza Pia. C’è
scritto nel documento
trasmesso alla ditta
Green Future, la Re-
gione ha detto no per
le motivazioni che
continuiamo ad urlare
da sempre: l’impianto
di Via Amedeo Naz-
zari non rispetta le
distanze minime di si-
curezza da obiettivi
sensibili, previste a
500 metri dal regola-
mento regionale e
1000 metri da quello
comunale. L’impianto
di via della Spadellata
è nelle stesse condi-
zioni e forse qualche
metro piu vicino a
quegli stessi obiettivi
sensibili: ed è in cor-
so di realizzazione.
Qualcuno dovrà spie-
garci perchè è stato
autorizzato. Qualcuno
dovrà spiegarci per-
chè fu data l’autoriz-
zazione da parte del
Comune di Anzio.
Qualcuno dovrà spie-
garci perchè il Sinda-
co di Anzio ed il suo
Assessore hanno de-
ciso di non informare
gli abitanti della zona. Perche?
Forse sono quesiti ingenui ma
qualcuno ne deve rispondere e
non sarà il fatto che la centrale di
via della Spadellata sia in corso
di ultimazione a far desistere la
Rifondazione Comunista di Anzio
esprime soddisfazione per la boc-
ciatura della seconda biogas alla
Sacida. Anni di lotte popolari a
cui il nostro partito ha dato un
contributo importante hanno pro-
dotto un risultato che sembrava
insperato. Il centro destra che
aveva promosso per mano del suo
ex assessore già agli arresti ora in
attesa di giudizio, Placidi, la co-
struzione di due centrali a biogas
e del centro di stoccaggio rifiuti
vicino alla scuola Spalviera è sta-
to sconfitto. Come è stata sconfit-
ta per il momento e solo parzial-
mente si badi, la politica basata
sull’affarismo e sul collateralismo
ai grandi interessi economici che
divorano il territorio. Ricordo che
molti che oggi esultano davano
per inevitabile la trasformazione
di questo territorio in una discari-
ca. Grazie alle lotte gli abbiamo
fatto cambiare idea. Grande fu la
manifestazione organizzata dal
comitato no biogas nel 2016 sotto
il sole di luglio e grande fu il con-
tributo organizzativo del Prc a
quella iniziativa. Peccato che una
delle due centrali è quasi ultima-
ta, ma non rassegniamoci: una ge-
stione del ciclo dei rifiuti pubbli-
ca, sottratta al profitto privato, so-
cialmente ed ecologicamente so-
stenibile è possibile; e se i cittadi-
ni vigileranno e continueranno a
mobilitarsi, anche quell’obbrobrio
potrà essere fermato. Bisogna co-
struire le condizioni politiche per
fare sì che ciò avvenga. Per ora ci
uniamo alle lacrime di gioia delle
mamme della Sacida.
Umberto Spallotta
Segretario Prc di Anzio
Ufficio stampa e comunicazione
PRC-FdS “E. Che Guevara” -
Anzio
La Regione dice No alla Biogas di Padiglioni. Una vittoria di Uniti per l’Ambiente. Non è esclusa la possibilità di bloccare anche quello di via della Spadellata
Rotto il triangolo della vergogna
Stop alla Biogas
gente e spero anche la Magistra-
tura dal fare luce sulle responsa-
bilità e dal fermare un impianto
nato in un luogo in cui rappresen-
ta un potenziale pericolo per gli
abitanti. Perchè la centrale di Via
Amedeo Nazzari è stata fermata?
Perchè i cittadini hanno fatto sen-
tire il proprio peso ed hanno mes-
so in evidenza quelle ragioni le-
gali che non furono utilizzate per
la centrale delle Spadellata: per-
chè, in quella occasione, i cittadi-
ni non furono informati e non fu
data loro la possibilità di fare sen-
tire la propria voce. La centrale di
Via Amedeo Nazzari fu fermata
dalla norma e dalla pressione dei
cittadini che Uniti Per l’Ambiente
portò in Regione per far valere i
diritti degli abitanti. Ricordo, do-
po l’ultima sessione della Confe-
renza dei Servizi in cui Uniti Per
l’Ambiente partecipò facendo un
doppio intervento, la riunione
che organizzammo con i titolari
della ditta Green Future al bar
della Regione Lazio. Ricordo il
serrato dialogo con l’ing Vesselli,
tecnico e factotum operativo della
Società, ricordo il perentorio
“non vi faremo fare nessun im-
pianto biogas a Padiglioni”. Ri-
cordo le reazioni rinunciatarie
della rappresentante legale della
Società. Crediamo che questo
progetto debba essere considerato
ormai senza futuro, almeno nella
zona in cui fu proposto. La Regio-
ne aveva anche dato parere globa-
le negativo per l’impianto propo-
sto dalla Ditta Eco-transport per
le stesse motivazioni. Ora tocca al
Sindaco di Anzio portare in Re-
gione Lazio l’esito delle verifiche
del Dossier Libralato e chiedere la
riapertura della Conferenza dei
Servizi del progetto di via della
Spadellata.
Ora c’è una ragione in più per in-
tervenire, una ragione inconfuta-
bile. Se quel progetto era perico-
loso per la gente e se è stato ubi-
cato in un posizione inaccettabile
il fatto che esso sia in corso di ul-
timazione non sposta di un centi-
metro il fatto che esso resti peri-
coloso ed inaccettabile e quindi
debba essere fermato. Il Sindaco
di Anzio, promise che avrebbe
portato il caso fino alle Nazioni
Unite, ora sollevi il problema
semplicemente presso l’Ente che
ora nega quello che allora permi-
se. Chiami in causa coloro che
questo scempio avallarono. Fac-
cia quell’azione di verità e di le-
galità che ci promise in campagna
elettorale.
Uniti Per l’Ambiente
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