La Giannino denuncia i pericoli sulle due riviere
Un minuto di silenzio
Ti fanno sentire stupido quando ti guardano con quel sorrisetto sardonico mentre, in Consiglio comunale, esponi un problema del paese. Ti senti inadeguato mentre gli ricordi ininterrottamente che uno dei nostri fiori all’occhiello (Riviera Zanardelli o di Levante) giace in uno stato di abbandono incredibile. Sorridono sornioni, quando denunci i marciapiedi sconnessi, la pericolosità degli stessi e il degrado in termini di sicurezza, sporcizia e abbandono in cui giace uno dei punti più belli di Anzio. Sorridono quando dici loro che lo spiazzo dell’acqua dello Spezia le fa schifo fino a che oggi l’incidente è avvenuto: perché mentre loro sorridono una signora è caduta sul marciapiede davanti al cantiere Gallinari ferendosi seriamente con un ferro messo lì da qualche genio per salvaguardare i passanti. La corsa al PS, numerosi punti di sutura e, sicuramente una richiesta di risarcimento danni che pagheremo a nostre spese. Ma porca la miseria chiudetelo questo paese, ammainate le bandiere blu e verdi, alzatevi in CC e osservate un minuto di silenzio per come lo avete ridotto.
Lina Giannino PD
Riunione delle ex compagne di scuola dell’istituto Santa Lucia Filippini
Poche ma buone e toste
Dopo la pandemia, si spera finalmente agli sgoccioli, ecco che la compagna di classe dell’Istituto Santa Lucia Filippini di Nettuno Coreandoli Gabriella, è riuscita, dopo due anni, a riorganizzare il tradizionale pranzo conviviale a cui hanno aderito solo altre sette ex allieve, le più ‘toste’.
Sono tornate a rivedersi, con due anni in più, ma con tanto piacere di rincontrarsi: Letizia Lepore, Maria Becherelli, Gianna Uleri, Laura Monaco, Nucci Capogrossi, Betty Mangili, Rita Cerasani e naturalmente Gabriella Coreandoli. Come le ‘assenti’, queste ‘ragazze’ (alcune già nonne), si sono diplomate nel lontano 1967. Il 27 maggio scorso, dopo un periodo abbastanza difficile, hanno trascorso alcune ore in spensieratezza. La pandemia ha insegnato loro a vivere la vita giorno per giorno, modificando le loro abitudini e guardando gli altri con occhi diversi, con timore e sospetto. Si sono abituate ad usare nuovi termini come: Covid-19, Omicron, Delta, Lock Down, distanziamento sociale, vaccino booster, saturimetro, termoscanner, mascherine chirurgiche, FFP2, Dad, Smart Working. Durante il pranzo la mente è tornata indietro nel tempo, ad oltre 55 anni fa ricordando episodi della vita scolastica che rimarranno per sempre impressi nella loro memoria, piccole marachelle, scherzi, vizi e virtù, tic delle loro insegnanti. Al termine, col sorriso sulle labbra si sono congedate, dandosi appuntamento al prossimo anno, sempre in salute e piene di allegria, magari ritrovando le assenti di questo pranzo del 2022.
Rita Cerasani