Raccolte 1036 firme per il nuovo istituto superiore
Terzo polo scolastico
Una giusta causa trasversale e condivisa, quella per la realizzazione del terzo polo scolastico per dare una boccata di ossigeno agli istituti superiori apriliani, che ormai da anni vivono drammaticamente la crescita della popolazione studentesca a fronte di spazi ormai insufficienti. Un argomento sviscerato, in occasione del primo tavolo di lavoro sulla realizzazione del terzo istituto superiore ad Aprilia, al quale hanno partecipato oltre ai dirigenti scolastici degli istituti Antonio Meucci e Carlo e Nello Rosselli, anche i rappresentanti di Comune e Provincia. Negli anni infatti la carenza di spazi da un lato ha costretto i dirigenti scolastici a non accogliere le domande in esubero, ma proprio la ferma volontà di non escludere nessuno ha fatto sì che l’esclusione fosse limitata a persone non residenti nel Comune di Aprilia, tamponando l’emergenza a costo di sacrifici e trasformando in aule spazi che in origine erano destinati a palestra oppure ai laboratori. Politiche che, se da un lato hanno permesso di limitare le esclusioni, dall’altro hanno inevitabilmente ridotto per gli studenti la possibilità di fruire di quegli spazi. Proprio la consapevolezza che creare nuovi spazi e mantenere i requisiti di sicurezza è diventata una sfida impossibile, ha spinto la scuola e gli enti – Comune e Provincia – a remare tutti dalla stessa parte, impegnandosi per la creazione di un terzo polo possibilmente da destinare a indirizzi ancora assenti in città e il più possibile destinati alla formazione in quei settori strategici che permetterebbero di rispondere alle reali richieste del mondo del lavoro, a partire dall’ambito locale. Se le istituzioni hanno deciso di dare una prima risposta, non si ferma la spinta “dal basso”, proveniente da cittadini che convintamente hanno deciso di offrire il proprio contributo alla battaglia. Ha raggiunto ormai 1036 firme, la petizione lanciata due settimane fa sul sito change.org, da Gianluca Fanucci e rivolta alla Provincia di Latina, alla Regione Lazio e al Comune di Aprilia proprio per chiedere a breve la realizzazione del terzo istituto superiore. Moltissime le adesioni raccolte in poche ore, che continuano a crescere giorno dopo giorno, a confermare una volontà ferma e condivisa.
Francesca Cavallin
Bonifica del canale in via Francesco Baracca grazie all’iniziativa di un privato
Discarica a cielo aperto
Una montagna di bottiglie di plastica, ma anche vecchie batterie di autovetture e cumuli di escrementi umani, riversati all’interno del fosso che confluisce nel fosso Carrocettello, nel cuore del quartiere Borgata Agip. A popolare quell’ambiente malsano, posto a ridosso delle abitazioni, topi di grandi dimensioni. Una situazione di degrado estremo, quella emersa l’8 maggio scorso in via Francesco Baracca, quando un privato cittadino a sue spese ha deciso di assoldare una squadra composta da quattro operai e da mezzi idonei allo svolgimento dell’intervento, per la pulizia del canale e per rendere più vivibile il quartiere. Ciò che è emerso durante l’intervento di pulizia, ha lasciato senza parole gli operatori e i residenti, perché in buona sostanza da anni il canale è stato trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto, una bomba ecologica nel cuore di un quartiere residenziale che gli enti preposti hanno fatto finita di non vedere per troppo tempo e presumibilmente la situazione sarebbe rimasta invariata, senza l’intervento del privato, spinto a sostenere i costi dell’opera di pulizia che non gli compete solo dalla volontà di rendere più vivibile il posto in cui vive. Ieri mattina muniti di guanti e mascherine, al seguito dell’escavatore, i quattro operai hanno raggiunto il canaletto di via Francesco Baracca. Il mezzo ha provveduto alla rimozione della vegetazione spontanea cresciuta rigogliosa negli anni e dei rifiuti che da anni vengono riversati all’interno del fosso: c’erano centinaia di bottiglie di plastica, lattine, oggetti di uso quotidiano ma anche rifiuti speciali di ogni tipo. Un primo intervento per la separazione dei rifiuti ritrovati è stata effettuata sul posto e si è già provveduto a prendere contatti con la Progetto Ambiente per la rimozione della gran parte di quei materiali.
L’intervento però sembra aver confermato quanto i residenti di Borgata Agip denunciano da anni: l’area, posta in prossimità di un magazzino Euro Spin, è luogo di sosta di mezzi pesanti, che utilizzano proprio quel fosso per riversare i propri escrementi, alimentando uno stato di degrado che i residenti non sembrano più disposti a tollerare. A completare lo scenario infernale, la presenza di topi di grandi dimensioni, che si aggirano in quello che almeno per loro sembra l’habitat ideale.
“Solo grazie al privato che ne ha sostenuto le spese – sottolineano i residenti – è stato possibile operare un primo intervento di pulizia del fosso e rimuovere il materiale che si accumula lì da anni. Ci sono batterie di vecchi mezzi, topi grandi come gatti e quintali di bottiglie... per non dire il resto. Tutti rifiuti che si riversano ne Carrocetello e da lì verso il mare”.
Francesca Cavallin