Intervista a tutto campo con il consigliere comunale della Lega Roberto Boi sull’operato dell’amministrazione civica apriliana
“Il civismo per governare deve sempre prostituirsi”
Intervista al consigliere comunale Roberto Boi, voce critica tra le fila della minoranza di centro destra.
- Boi come giudica l’operato dell’amministrazione comunale di questi anni?
“Negativa su diversi fronti, ritengo il civismo l’effetto del fallimento della buona politica, ultima ratio per il cittadino… per poter ottenere dei risultati tale civismo deve sempre prostituirsi con i partiti che occupano i diversi gangli del potere, questa maggioranza non fa eccezione e purtroppo questo metodo non ha portato Aprilia fuori dall’assoggettamento di personaggi extrapriliani. L’unica attenuante per questa maggioranza è che i partiti così come li conosciamo oggi sono lontani anni luce dal modo di fare politica dei partiti di una volta”.
- Quali gli errori più grandi del governo civico?
“a- Non aver mai veramente pensato alla grande, ossia portare Aprilia ad avere il ruolo di quinta città del Lazio, come detto non attraverso l’asservimento occultato ad alcuni partiti (da dx a sx) ma creando invece una classe politica forte, coesa e fedele al territorio ed ai cittadini.
b- Aver permesso ad alcuni imprenditori (in particolar modo nel settore ambientale) di poter pensare che l’interesse privato prevalga su quello pubblico.
c- Troppi NO disattesi, in particolare NO Acqualatina e NO Turbogas che invece sono vive e vegete sul territorio.
d- Gestire la cosa pubblica non con le procedure di legge ma come cosa propria con regole diverse, ad esempio l’elargimento dell’asfalto elettorale su cui indaga la Procura di Latina (questione VIAM srl), oppure eludere le soglie per l’affidamento diretto di appalti senza la dovuta gara, tipo l’affitto dei mezzi della Progetto Ambiente, i mastelli e l’assunzione di personale interinale… Anche in questo caso con indagine in corso da parte della Procura di Latina… ed il tutto con pauroso incremento della TARI (mentre all’epoca promettevano che sarebbe drasticamente calata), oppure ancora l’allegro utilizzo dello strumento della transazione sulle controversie (tipo Salini) fuorviando i consiglieri di maggioranza con lo spauracchio del commissariamento del bilancio… mentendo circa l’impossibilità del privato nel pignorare le somme iscritte in bilancio”.
- Crede ci sia stata un’opposizione all’altezza dell’attuale fase politica?
“Che domanda! Posso mai dire, io oste che il mio vino non sia il migliore?? Innanzitutto bisogna sottolineare che la “maggioranza della minoranza” è composta da giovani leve che si trovano nella fase di apprendistato ma che collaborano attivamente con noi più “vecchi”, supportandoci in ogni questione. Con questa maggioranza, l’opposizione più incisiva non è quella mediatica (che sembra non tangerli più di tanto), bensì quella giudiziaria… brutto a dirsi ma a volte necessaria (ed i primi ad aver inserito questo modus operandi sono proprio in questa coalizione civica); troppe volte abbiamo fatto interrogazioni a risposta sia orale che scritta, troppe volte la risposta non è arrivata o è stata elusa!! Quando una coalizione si comporta in tal modo, esercitante la forza bulgara dei suoi numeri……numeri a volte di assoluta e miope fedeltà quasi religiosa (anche se tale fede comincia a crinarsi), e le risposte non sono soddisfacenti o per nulla date, e spesso l’azione mediatica non ottiene risultato, esiste la sola strada della verifica giudiziale! Lenta ma inesorabile……il tempo è sempre galantuomo”.
- Come sta il centro-destra? Qual’è la sua attuale posizione ?
“La domanda difficile sempre all’ultimo! Risponderei ironicamente che di solito sta, dal centro alla destra del presidente dell’emiciclo! Nel caso apriliano invece sta un po’ dappertutto, egualmente al centrosinistra, e qui ritorniamo a quanto affermato all’inizio.
I due orientamenti, da queste parti, li distingui solo esclusivamente su eventuali rari casi che interessino le ideologie di base… per il resto si sono omologati. Se proprio debbo etichettarmi posso risponderti quali sono i miei valori ed al lettore starà la scelta se proprio gliene cale: Ho basato il mio stile di vita e la politica su ciò che intimamente mi sta più a cuore, in primis la famiglia naturale composta da un padre e da una madre, ma rispetto e riconosco pienamente il diritto naturale delle unioni civili in quanto esseri umani con identiche opportunità; Il riconoscimento ad ogni individuo di ogni orientamento culturale, politico, etnico, sessuale o religioso, al diritto naturale del raggiungimento del benessere e della felicità, rispettando però i diritti e la libertà del prossimo ed assumendo, oltre ai diritti, in egual misura i doveri civici.
Il diritto al lavoro ed alla salute (anche psichica) per ogni individuo, che deve essere garantito da uno stato che ponga innanzi tutto l’interesse dello stesso e della collettività e ripudi le ingerenze di gruppi oligarchici, del grande capitale speculativo, delle lobby e cartelli vari. Il diritto-dovere alla difesa estrema della patria, tutelando chi ne fa parte e chi aspira a farne parte anche volendo cambiarla purché in meglio. La difesa del territorio, dell’ambiente, della cultura e della storia ad essi legate, anche attraverso una politica di sviluppo ed integrazione che sia veramente sostenibile e non di mero sfruttamento. In quanto ateo, la tolleranza verso tutte le religioni purché non radicali, purché non imposte, ma sentite dall’individuo come esigenza propria. Quindi direi di centrodestra tendente al moderato. Ciò detto, per la collocazione locale, nel centrodestra sino al 2023 ed all’opposizione di codesta maggioranza civica”.
- Ritorniamo a bomba sul problema: i gangli del potere sono occupati dai partiti (di qualsiasi schieramento), compresi quelli per l’elargizione dei fondi necessari ai servizi...
“Chi occupa questi posti è, o è stato posto da chi ha preso i voti su un determinato territorio ed è li che normalmente spende i fondi a disposizione...”.
- Abbiamo apriliani che rivestono queste cariche? Tipo consiglieri regionali, parlamentari o altro?
“Purtroppo no e dunque è sempre più difficile ottenerli. Non voglio cantare anch’io la solita cantilena preelettorale, ma considerando che il 2023 è ancora lontano, posso dire che abbiamo bisogno in particolare nelle borgate dei servizi primari (acqua, fogne, illuminazione, marciapiedi), tutelare l’uso del territorio in veste sostenibile allontanando lo spauracchio di discariche, tmb, biogas etc; ottimizzare le risorse disponibili ed attenuare gli sprechi per diminuire il peso fiscale (TARI, IMU, IRPEF etc.); tutelare la cultura e l’istruzione locale attraverso cui è possibile trasmettere ai giovani dei veri valori che sembrano di questi tempi difficili da inculcare…… ma tanto altro ancora”.
p.n.