Approvato dal Consiglio Regionale l’odg della Califano
Endometriosi
Un percorso formativo che coinvolta un nucleo di medici per ciascuno dei principali ospedali del Lazio con l’obiettivo di diagnosticare tempestivamente l’endometriosi e individuare le cure migliori anche grazie alle nuove tecnologie a disposizione.
Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato l’ordine del giorno a firma della consigliera Regionale del Pd Lazio, Michela Califano, già promotrice della proposta di legge ‘Disposizioni per la tutela delle donne affette da endometriosi e promozione di tecnologie innovative. Endometriosi 4.0’.
“L’endometriosi – spiega Michela Califano – continua a essere una patologia ginecologica invalidante molto diffusa ma ancora poco conosciuta, che coinvolge, dati sottostimati, oltre 3.5 milioni di donne in Italia.
Uno dei problemi fondamentali è la diagnosi tardiva, circa 10 anni dalla prima comparsa dei sintomi, che pregiudica in molti casi la qualità della vita di chi ne è affetto.
La formazione specifica del personale del servizio sanitario è il primo elemento per riuscire a diagnosticare tempestivamente la malattia e a individuare le migliori terapie possibili. Per questo è importante incrementare la consapevolezza medica e infermieristica nell’assistenza.
Questo ordine del giorno – conclude la Califano – è un importante passo in avanti nel riconoscimento di questa patologia. Voglio ringraziare tutto il Consiglio Regionale per aver appoggiato questo progetto e tutti i colleghi, di tutti i colori politici, che hanno sottoscritto la mia proposta di legge che spero possa approdare in aula entro i prossimi mesi per dare dignità a tutte le donne affette da endometriosi”. E.C.
Troppo oneroso per le casse comunali con rette da capogiro per le famiglie
Asilo nido troppo caro
Troppo oneroso per le casse comunali e con rette da capogiro per le famiglie che decidono di iscrivere i propri figli presso la struttura comunale di via Giustiniano. Malgrado la pioggia di critiche e le perplessità sugli elevati costi di gestione del primo asilo nido comunale, l’amministrazione ci riprova: con i soldi messi a disposizione dal bando del PNRR, l’esecutivo vorrebbe realizzare tra le altre opere, anche un nuovo asilo comunale in via Istria, progetto destinato a prendere il posto di quello per la realizzazione della scuola per l’infanzia che, in caso il finanziamento dovesse entrare nelle casse dell’ente, verrà ubicata presso l’area comunale di via Pergolesi. Questa la principale novità emersa in commissione, dove l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso ha presentato il nuovo piano triennale delle opere pubbliche. Con un bilancio che risente di ammanchi e su cui gravano ancora spese di non poco conto, l’amministrazione sembra decisa a puntare su finanziamenti esterni per realizzare opere pubbliche concentrate soprattutto nel centro e con una particolare attenzione all’edilizia scolastica. In particolare dopo aver bucato il bando indetto dal Ministero dell’Istruzione per la realizzazione di una scuola per l’infanzia a via Istria ( l’esecutivo ha ottenuto solo il finanziamento per realizzare un centro per interventi integrati per l’infanzia in via Carano Spaccasassi), l’amministrazione non rinuncia all’idea ma sceglie di spostare l’opera in via Pergolesi, per fare spazio in via Istria ad un nuovo asilo nido comunale.
“Il bando PNRR – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso – scadrà il 28 febbraio e qualora dovessimo ottenere parte dei finanziamenti messi a disposizione, è nostra intenzione procedere con la realizzazione di un asilo nido in via Istria, dal momento che pur avendo partecipato ad un precedente bando non abbiamo avuto più notizie sul finanziamento che avevamo chiesto per la scuola per l’infanzia. In questo modo avremo due asili nido centrali ma in zone diverse della città. Vorremmo inoltre procedere con la realizzazione ex novo di una scuola per l’infanzia presso l’area comunale di via Pergolesi, dove poter trasferire l’asilo di via Da Vinci, attualmente ubicato presso una struttura in locazione. Altre risorse sono state chieste per realizzare ex novo delle mense per le scuole Deledda e Pirandello e procedere alla sistemazione delle aree esterne delle scuole Matteotti e Garibaldi”.
Tornano in ballo i marciapiedi di via Vallelata e via Fossignano, lo scorso anno rimossi dal piano triennale delle opere pubbliche in attesa dell’esito del Pinqua, che in origine includeva oltre a quello finanziato altri due progetti situati alla periferia della città. Progetti non finanziati, ma intanto già prima di conoscere l’esito del bando, l’eliminazione dei piani per i marciapiedi in periferia aveva raccolto le rimostranze degli ex di maggioranza, consiglieri della lista Piazza Civica che oggi non fa più parte della coalizione.
“A breve – assicura l’assessore ai lavori pubblici – potremmo avere importanti novità sui piani del Pinqua ammessi in graduatoria ma non finanziati. Se ciò non dovesse avvenire, le due opere verranno inserite nuovamente nel piano triennale delle opere pubbliche”.
Francesca Cavallin